“Oggi i ragazzi che studiano per entrare nel mondo della ristorazione hanno tanta grinta, e per questo devono essere aiutati”. È così che Davide Oldani guarda al futuro del settore, scommettendo sulla formazione di quei giovani che credono profondamente in ciò che fanno, affrontando con energia e determinazione un percorso professionale, sicuramente più comunicato rispetto a un tempo, ma non per questo più facile.
Mentore per vocazione, lo chef del D’O di Cornaredo, due stelle Michelin e una stella verde, negli ultimi anni si è particolarmente speso nei confronti delle generazioni più giovani, impegnandosi attivamente all’Istituto professionale statale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Olmo, poco distante dal suo ristorante. Dal 2017, qui, Oldani riveste il ruolo di mentore, svolgendo un lavoro molto importante per l’orientamento dei ragazzi, per la loro educazione all’accoglienza, per l’avvicinamento a un mondo sognato, ma sempre con i piedi ben piantati a terra, proprio come le radici dell’olmo. Un lavoro che ora tutti possono toccare con mano (e palato) al Ristorante Didattico estivo, aperto proprio all’interno della scuola, un giorno alla settimana a pranzo, fino al 12 luglio.
I menu sono basati sulla conoscenza della stagionalità delle materie prime e sulla valutazione della freschezza del prodotto, per permettere ai ragazzi di approdare alla capacità di calcolare il food&beverage cost. Sono elaborati dallo chef e dai suoi collaboratori Alessandro Procopio, Wladimiro Nava, Davide Novati, Manuele Pirovano, Riccardo Merli, Matteo Romanò e Filippo Amodeo, e vengono realizzati dagli studenti.
I nuovi progetti dell’Istituto Olmo, ma anche il ruolo della formazione nel settore della ristorazione, i giovani e la sostenibilità umana: ecco i temi affrontati dallo chef Davide Oldani nel corso dell'intervista a FineDiningLovers.