Foto courtesy John Restaurant
Si chiama John Restaurant ed è il ristorante adiacente a Casamadre, grande boutique di specialità gastronomiche ad Afragola. Qui, in un ambiente elegante, curato e raffinato, il giovane e valido executive chef Gianluca Mangiapia propone percorsi culinari capaci di lasciare il segno. Atmosfera intima, pochi tavoli e cucina a vista fanno da cornice all’esperienza gastronomica, con portate dall’approccio moderno e creativo, che spaziano dalla terra al mare. Territorio, innovazione, equilibrio e ricerca sono le parole chiave per comprendere l’approccio del John Restaurant. Ecco allora piatti che vanno dal Manfredo ripieno di ragù napoletano, ricotta di bufala e Parmigiano stagionato 60 mesi alle Tagliatelle al doppio concentrato di acqua pazza, limone candito e gambero rosso di Mazara del Vallo, alla Quaglia alla diavola, con ‘nduja di Spilinga, spinaci e patata affumicata. Senza dubbio uno degli indirizzi da non perdere a Napoli e dintorni.
John Restaurant
Via Santa Maria la Nova 35, Afragola (NA)
Urubamba
Dove provare la cucina nikkei a Napoli? Da Urubamba, un locale che vede alla regia lo chef Keisuke Aramaki. Da marzo ha cambiato indirizzo: la nuova sede si trova in via Filangieri 16. La proposta vede protagonista l’arte culinaria che mixa abilmente il rigore delle tecniche giapponesi con l’estro, gli ingredienti e la fantasia della cucina peruviana. Il risultato è un’esperienza gastronomica giocosa e affascinante. “Sapori autentici, atmosfera unica” recita il claim di questo indirizzo che, dallo scorso anno, ha aperto una location anche a Capri, raddoppiando così la proposta. In menu ci sono piatti che spaziano dalla Causa peruviana, reinterpretata con tartare di tonno, crema di granchio e uova di quaglia, al Lollipop Shrimps, un chupa chups di gamberi, salsa sweet chili e pasta kataifi, dalle variazioni sul tema della ceviche alle tartare.
Urubamba
Via Gaetano Filangieri 16, Napoli
Da Gigione
Si chiama Da Gigione ed è un punto di riferimento per tutti gli amanti della carne a Pomigliano d'Arco e non solo. L’insegna della famiglia Cariulo, a partire dal 1986, si è evoluta: da macelleria a hamburgheria, poi street food d’avanguardia e shop online per la vendita della carne. L’ultimo step è il lato “Gourmand” di Gigione, che ha aperto nel 2015 in via Roma, diventando il secondo punto vendita dopo la Macelleria e Hamburgeria di via Passariello 65. Qui, naturalmente, si pone grande attenzione alla filiera, corta e controllata, e la materia prima è altamente selezionata: dalla marchigiana alla chianina igp, dal pollo bio allevato a terra al suino umbro. Da provare, oltre ai piatti gourmand, gli originali panini farciti “on top”, e il panino “come lo vuoi tu”, composto a piacere, dal pane agli ingredienti interni.
Da Gigione Gourmand
Via Roma 307, Pomigliano d'Arco (NA)
La Bettola del gusto
Chi fa tappa a Pompei, dopo una visita agli scavi archeologici può fermarsi qui, a La bettola del Gusto. Non lasciatevi ingannare dal nome, perché questo ristorante, dall’ambiente accogliente ed elegante, è tutt’altro che una “bettola”. Lo chef patron Fortunato Bartolomeo prende per la gola con piatti ben eseguiti e invitanti che omaggiano il territorio e i suoi sapori con tocchi di creatività. Gettonatissime le portate al base di pesce, ma il menu si divide equamente tra terra e mare, con le proposte alla brace. Non manca la possibilità di affrontare percorsi degustazione: menu da 4 corse dedicato alla tradizione e tasting menu di 6 portate . Anche alla carta si spende il giusto e si mangia bene, con un buon rapporto qualità-prezzo.
La Bettola del Gusto
Via Sacra 50, Pompei (NA)
Il Principe
Il Principe, a Pompei, è il regno dello chef e patron Gian Marco Carli. Figlio d'arte, di Marco e Pina Carli, stella Michelin per 15 anni, Gian Marco, per dare una linea di continuità a una storia trentennale di ristorazione familiare, ha voluto riaprire il suo locale con lo stesso nome dato dai genitori al ristorante di famiglia. Qui si assaporano piatti di ispirazione campana, con ingredienti del territorio, circondati da un ambiente dal design moderno. La reinterpretazione della cucina napoletana è all’insegna della creatività e della contemporaneità. Si può optare per il menu Radici, un percorso di quattro portate all'insegna della “nuova napoletanità”, oppure per Giammà fai tu, un menu che gioca sulla contaminazione gastronomica, con sei portate al buio, a scelta dello chef. Qualunque sia la scelta, qui non si sbaglia.
Il Principe
via Colle San Bartolomeo 4/8, Pompei (NA)
Roji
Chi cerca un’esperienza gastronomica filo nipponica, nel segno della fusion giapponese, deve fare tappa al ristorante Roji di Nola. Qui, istanze orientali abbracciano mood internazionale, ingredienti campani e ispirazione mediterranea. La quintessenza della contaminazione, insomma, che conquista con portate che vanno dalla Spigola in Fumo, con friarielli, noci, pomodorini del piennolo giallo confit e dashi di sedano rapa alla Tako Fresella Fusion, una fresella con polpo arrosto, edamame, maionese al miso, olive taggiasche, pomodoro secco, perlage alle acciughe, alla Tagliatella 2.0, una pasta di calamaro, con gazpacho peruviano, aceto balsamico e tarallo sbriciolato. Da provare.
Roji Japan Fusion Restaurant
Via Variante 7 Bis 186, Nola (NA)
Ristorante Coevo
Ci spostiamo lungo la costa, a Bacoli, alla Dimora dei Lari, dove l’executive chef Salvatore Sabatino e lo chef Marcello Sabatino corteggiano il palato degli ospiti negli spazi di Coevo, ristorante fine dining. Ambiente ricercato, cucina e cantina a vista incorniciano l’esperienza gastronomica, fatta di ingredienti locali, piatti di pesce e vini dei Campi Flegrei. Si parte dalla dimensione local per proporre, con la fantasia, interpretazioni creative e sperimentali. Si può mangiare alla carta, oppure oppure scegliere uno dei percorsi degustazione, tra classici riproposti e piatti creativi. Non manca un’ampia offerta di crudi di mare.
Ristorante Coevo
Via Cicerone 23, Bacoli (NA)