L’esperienza gastronomica di Orma parte dall’incontro tra culture e tradizioni che si fondono in un’esperienza culinaria di alto livello, sotto il segno della creatività, capace di lasciare un segno indelebile nel panorama gastronomico della capitale. Il ristorante segna il ritorno dello chef Roy Caceres al fine dining, dopo la parentesi di Carnal, pop up romano dove lo chef ha potuto esprimere il suo legame con i sapori sudamericani in un contesto più informale e accessibile.
Nato in Colombia, Roy Caceres è arrivato in Italia nel 1993 con il sogno di sfondare nel mondo del basket. Un po’ per caso, un po’ per necessità, è nell’ambito della cucina che Caceres ha dato il meglio di sé, lavorando in ristoranti prestigiosi e aprendo Metamorfosi, ristorante che lo chef ha guidato dal 2010 al 2021, ottenendo una stella Michelin.
Se il nome Orma è un anagramma di "Roma", il simbolo del ristorante rappresenta l'impronta che Caceres vorrebbe lasciare nella ristorazione della capitale, ma anche l’importanza che le “tracce” dell’esperienza vissuta dallo chef hanno lasciato nel suo approccio gastronomico. Il ristorante si sviluppa su due livelli, più un piano interrato che ospita la cantina e accoglie gli ospiti nei suoi spazi luminosi e contemporanei, dai materiali naturali e dai colori neutri, che li immergono in un'atmosfera calma e raffinata. La mise en place è altrettanto curata, con elementi ceramici realizzati dai ceramisti di Pots di Roma, creando un legame visivo con il concetto di “orma”. I clienti possono iniziare la loro esperienza in un salottino intimo con un calice di champagne, prima di proseguire verso la sala principale e passare a tavola per scoprire la cucina dello chef, sotto la guida del restaurant manager Simone De Florio e del sommelier Matteo De Paoli.
L’approccio gastronomico di Roy Caceres offre una fusione unica d’influenze culinarie italiane, sudamericane e siriane, tradizione e innovazione, che gli permette di esprimere il suo genio gastronomico. La cucina di Caceres è un manifesto di libertà e creatività, che riflette il suo percorso personale e le influenze culinarie che lo hanno segnato. Le sue origini colombiane, unite alla tradizione gastronomica italiana e alle radici siriane, si traducono in piatti che raccontano storie di sapori e ricordi.
Innamorato dell’Italia, la sua patria d’adozione, Roy Caceres ha scelto di collaborare con piccoli produttori locali, che garantiscono la freschezza e la qualità degli ingredienti usati in cucina. Questa scelta strategica non solo arricchisce i suoi piatti, ma riduce anche la dipendenza dai grandi fornitori, promuovendo l’economia locale. Il ristorante propone due percorsi degustazione guidata: "Tracce indelebili", che celebra i piatti iconici dello chef, e "Tracce correnti", dedicato alle sue nuove creazioni. Gli ospiti possono anche personalizzare il loro percorso culinario, selezionando i piatti à la carte. Ogni portata è pensata per esaltare gli ingredienti, utilizzando tecniche moderne e un approccio minimalista che elimina tutto quello che è superfluo. Tra le sue proposte più audaci figurano la Trippa di calamaro e il Raviolo ostrica, esempi di come lo chef Caceres riesca a combinare tradizione e sperimentazione, essenzialità e raffinatezza.