Giovani chef under 35, progetti inediti e cambi di regia stanno trasformando la zona in un avamposto della cultura enogastronomica. Se il vino della Franciacorta da anni fa da traino per le colline a ridosso del lago d’Iseo, oggi la creatività dei cuochi locali, e di chi ha trovato dimora professionale in questa zona, rappresenta un nuovo stimolo e regala al territorio un’allure singolare.
Vero, la sponda bresciana del lago di Garda si è fatta conoscere a livello internazionale grazie alla presenza del Lido 84 dei fratelli Camanini, da diversi anni tra i ristoranti italiani presenti nella classifica di The World’s 50 Best Restaurants. Ma a ragion veduta possiamo dire che negli ultimi tempi il Bresciano è sempre più teatro (e interprete) di un bel fermento gastronomico, e si sta imponendo come nuova destinazione per foodies.
Volete saperne di più? Scopritelo qui di seguito: ecco la nostra selezione di nuovi ristoranti e di indirizzi che testimoniano la frizzante scena bresciana. Locali che hanno da poco conquistato dei riconoscimenti o di cui sentiremo parlare presto.
La Farmacia Bistrot
Ha aperto a Chiari alla fine dello scorso anno e si candida a diventare uno degli indirizzi di riferimento della zona La Farmacia Bistrot, un locale di ispirazione contemporanea concepito per accogliere con stile un pubblico che cerca una cucina d’autore capace di valorizzare prodotti del territorio e preparazioni alla brace, secondo le ultime tendenze della gastronomia. Alla regia c’è lo chef Pasquale Tozzi, under 35 di esperienza internazionale, che in zona si è fatto amare e apprezzare al Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera (dove fino allo scorso anno guidava il ristorante Il Pescatore). I suoi diktat? Rispetto per la terra, per gli animali e per il lavoro agricolo, che si traduce in una bella selezione di ingredienti, ma anche nell’uso sapiente dei vegetali. Fiore all’occhiello sono le proposte alla brace, appunto, capaci di esaltare i diversi tagli di carne selezionata, grazie anche al profumo della legna, come racconta. Se a pranzo l’offerta è più informale, a cena non mancano piatti più creativi. Per un aperitivo, il consiglio è di fermarsi al banco bar per un cocktail e provare la mixology del bartender di casa Nico Nardiello.
La Farmacia Bistrot
Via Consorzio Agrario 3, Chiari (Bs)
L’Aurum
Tra le giovani leve della zona c’è anche Alberto Quadrio, chef che da ottobre 2024 ha trovato una nuova dimora gastronomica all’Albereta di Erbusco, Relais e Chateaux dell’Holding Terre Moretti, in quella che fu la casa di Gualtiero Marchesi, di cui è stato allievo. Dopo aver fatto parlare di sé con la sua pasta in bianco (all’epoca proposta al 10_11 dell’hotel Portrait a Milano) e diventata virale sui media in poco tempo, il giovane chef ha sposato il progetto de L’Aurum. Si tratta del nuovo ristorante gastronomico inaugurato all’interno della struttura lo scorso autunno, appunto, dopo un restyling degli spazi. Qui lo chef propone la sua idea di fine dining, tra omaggi al territorio, devozione estetica e piatti classicheggianti. Cosa si mangia? Vi abbiamo raccontato qui la nostra esperienza a L’Aurum.
L’Aurum
Via Vittorio Emanuele 23, Erbusco (Bs)
Quintale
Rimaniamo a Erbusco, ma ci trasferiamo negli spazi di Quintale, un’antica cascina trasformata in ristorante moderno, di proprietà Terre Moretti. La novità? Dallo scorso anno qui è approdato al timone della cucina Davide Modesti, che molti ricorderanno tra i finalisti della penultima edizione di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition. Il giovane chef (che si è fatto apprezzare dal pubblico locale al ristorante Vivace di Brescia), ha dato una nuova impronta alla proposta gastronomica del locale, che ruota attorno alla brace. “Se prima il focus di Quintale era la carne, oggi il ristorante propone anche tanti vegetali alla brace”, racconta lo chef. “Utilizziamo prodotti che arrivano direttamente dall’orto di casa, dalle zucchine al radicchio, che usiamo per creare interessanti fuori carta”, spiega. “Abbiamo introdotto anche i primi piatti, oltre a diversi menu degustazione”, precisa. Non rinunciate ai piaceri della carne? Qui trovate tagli che arrivano da fornitori locali specializzati, con particolare attenzione alla mucca Barbina di Franciacorta, allevata nella vicina Rovato. “Tra le chicche, proponiamo anche il wagyu A5, di altissimo livello, ma anche l’asino”, ricorda lo chef. Da non perdere i cocktail, per un pairing tra mixology e cucina a fuoco vivo.
Quintale
Via Camillo Benso Conte di Cavour 7, Erbusco (Bs)
Vivilo
Nel cuore della Franciacorta, a Corte Franca, si sta facendo notare un altro progetto gastronomico che è stato sviluppato negli ultimi anni: Vivilo, il ristorante che vede protagonista la sinergia tra il maestro dell’arte dolce Giovanni Cavalleri (della nota Pasticceria Roberto a Erbusco) e lo chef Lorenzo Tagliabue con sua moglie Viviana Taddei. Qui si mangia con vista, ammirando i vigneti che hanno reso celebre la zona, in un ambiente moderno, curato e rilassante, che accoglie tra elementi naturali che giocano con la pietra e il legno. C’è tanta natura anche nel nuovo menu vegetale, L’Orto, che propone piatti che spaziano dalla Tartare di pomodoro, sesamo e misticanza, preparato con i selezionatissimi prodotti bio pugliesi di Paolo Petrilli, a Uovo, verza, grano saraceno e Bagoss, che omaggia un’eccellenza dell'arte casearia bresciana. Non mancano primi come il Risotto al cipollotto affumicato e lampone o intriganti secondi come la Melanzana steak, una “bistecca di melanzana” cotta a bassa temperatura, osmotizzata con succo di rapa rossa e finita con un jus al topinambur, germogli di rucola e purea di patate.
Vivilo Ristorante
Via Nazario Sauro 15, Corte Franca (Bs)