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Un piatto di Pasquale Tozzi a La Farmacia Bistrot

Foto courtesy La Farmacia Bistrot

Next stop Brescia: di giovani chef, nuovi posti e new wave gastronomiche da tenere d'occhio

Forme 

Dal 2023 a Brescia c’è Forme, una giovane e interessante realtà, guidata dalla chef di origini abruzzesi Arianna Gatti. Classe 1991, prima di approdare qui ha lavorato al fianco di Philippe Léveillé al Miramonti L’Altro, storico due stelle Michelin a Concesio, dove nel 2020 ha conquistato il titolo di Migliore sous-chef assegnatole dalla Guida Identità Golose. I riconoscimenti, però, non sono finiti per lei: è stata incoronata Chef emergente 2024 dalla Guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso e, nello stesso anno, ha vinto il Prix au chef de l’avenir dell’Académie Internationale de la Gastronomie e dell’Accademia Italiana della Cucina. Oggi Forme rappresenta un fine dining di nuova generazione, a partire dalla location: un’antica corte dell'Ottocento nella prima campagna bresciana, tornata a vivere con spirito moderno. La cucina? Si rifà alla tradizione italiana e locale, attraverso sapori comprensibili e piatti dal design curato. In menu ci sono anche due percorsi degustazione, con portate ispirate sia al territorio abruzzese sia a quello bresciano. Accanto al ristorante c’è anche Sottoforme Bistrò, un locale aperto a pranzo dal lunedì al venerdì, con una proposta più informale. 

Forme 
Via Codignole 52, Brescia 

Felter alle Rose 

Racconta una storia di famiglia e di territorio Felter alle Rose. Siamo nel cuore di Salò, nei locali che un tempo ospitavano la storica Trattoria alle Rose, e che oggi rivivono grazie a Matteo e Ottavia Felter. Rispettivamente in cucina e in sala, i due fratelli hanno creato uno spazio accogliente, dove si mette in primo piano la materia prima locale e dove si lavora per far stare bene l’ospite. Qui c’è un solo obiettivo: godere dei piaceri della tavola. Lo chef, di grande esperienza, molto noto e amato nella zona, ha deciso di scommettere su questo progetto che si colloca in pieno nella new wave bresciana, con piatti concreti e di sostanza, realizzati con una grande tecnica, capace di trasformare la tradizione con piglio contemporaneo. Un indirizzo dove assaporare una cucina d’autore, “golosa, diretta e confortevole”, come la definisce lo chef di casa. Volete saperne di più? Leggete la nostra intervista allo chef Matteo Felter

Osteria Felter alle Rose 
Via Gasparo da Salò 33, Salò (Bs) 

MoS 

Si chiama MoS il ristorante che vede alla guida lo chef Stefano Zanini, 28 anni e tanta voglia di lasciare il segno nel panorama gastronomico attuale. Siamo sulla sponda bresciana del Benaco, a Desenzano del Garda. Qui il giovane cuoco, dopo aver collezionato diverse esperienze, inclusa quella al Signum di Salina, al fianco di Martina Caruso, è tornato per trasformare una vecchia trattoria in un avamposto della cucina contemporanea. Trae ispirazione dal lago e dalla terra per i suoi piatti, dando molta importanza all’elemento vegetale e al riutilizzo degli scarti. Il risultato? Una cucina creativa, che parte dalle origini e dalle materie prime del territorio, per disegnare il futuro, con tocchi mediterranei. Si può optare per il menu alla carta, ma a disposizione degli ospiti ci sono diversi percorsi tematici: VegetalePersone e Territorio, Immersioni. Si spazia dai Ravioli Malfatti, con ricotta della Valsabbia, silene, foglia di vite, Grana Padano 36 mesi, a Seppia e Carciofo, con seppia velata, carciofo violetto alla Giudia e grenobloise. 

MoS 
Via Porto Vecchio 28, Desenzano del Garda (Bs) 

Casa Leali 

Ci spostiamo a Puegnago sul Garda, per il ristorante Casa Leali. Neo stellato della Guida Michelin 2025, porta in tavola tutta la freschezza dei giovani fratelli Andrea e Marco Leali, rispettivamente chef e sommelier. Il ristorante, in uno storico casale del 1400 di proprietà della famiglia Leali, riserva un’atmosfera intima, calda e accogliente, con tanto di giardino per la bella stagione. La proposta gastronomica? Si basa su prodotti locali, che vengono reinterpretati con tocchi d'autore. Spiccano creazioni che mettono in rilievo un ingrediente che viene lavorato in modi differenti all’interno dello stesso piatto, creando un profilo sensoriale definito. Nel menu si passa dallo scampo al salmerino, dalla trota al raviolo classico con ripieno bresciano e faraona arrosto. Per la scelta dei vini, il consiglio è di affidarsi a Marco: i suoi abbinamenti sono pensati con attenzione, per regalare esperienze mai scontate e divertenti. A disposizione, una cantina di oltre mille etichette. 

Casa Leali 
Via Valle 1, Puegnago del Garda (Bs) 

Al Malò - Cucina e Miscelazione 

Lounge bar e ristorante, Al Malò - Cucina e Miscelazione è un indirizzo giovane e creativo, aperto dal 2019 nella piazza principale di Rovato, all'interno di Palazzo Vantiniano, uno storico edificio ottocentesco. Qui, nel cuore della Franciacorta, lo chef patron Mauro Zacchetti ha scommesso su una proposta che prende per la gola tra drink e piatti d'autore a cui non manca gioia, colore e fantasia. Gli interni accolgono gli ospiti tra carte da parati e dettagli contemporanei, in un ambiente curato e raffinato. Da provare? Proposte come l'iconico Piccione "come un’anatra all’arancia”, doppio petto di piccione cotto sull’osso, coscia laccata al miele, casoncelli in brodo di arancia, crema di arance alla brace e zafferano, ma anche creazioni al profumo di mare come Ostrica, carota, frutto della passione e olio. L'indirizzo giusto per scoprire le evoluzioni del fine dining e della mixology locale.

Al Malò - Cucina e Miscelazione 
Piazza Cavour 28, Rovato (Bs) 

L’Amarena Ristorante ai Campiani 

Tra le realtà emergenti del panorama gastronomico bresciano, non possiamo non menzionare L’Amarena Ristorante ai Campiani di Cellatica. Con la sua cucina creativa, lo chef Diego Pasinetti si sta facendo conoscere sempre più in Franciacorta. Immerso nel verde delle colline, il ristorante invita al relax e accoglie gli ospiti in un ambiente curato e raffinato. Da assaporare? Piatti che attingono dal territorio e che reinterpretano i classici con tocchi personali ed esotici, senza mai perdere di vista il “comfort”: si va dal Sashimi di salmerino marinato, le sue uova, cetrioli, salsa al rafano e olio all’aneto al Pan brioches, stracciatella di Lodrino e sarda di Monte Isola. Lo chef scommette sulla valorizzazione dei prodotti locali, a partire dalla mucca Barbina Franciacortina, una razza bovina della zona, nota per la qualità della sua carne, ottenuta grazie a metodi di allevamento tradizionali e sostenibili. 

L’Amarena Ristorante ai Campiani 
Via Stella 6, Cellatica (Bs)

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