L’ingresso in Umami trasmette subito il piacere di un ambiente dallo stile essenziale e contemporaneo: linee pulite, materiali naturali e una palette di colori discreta che riflette la quiete della Valle Argentina. L’atmosfera è rilassata, permeata da una sobria eleganza che invita a concentrarsi sull’esperienza gastronomica, mentre dalla sala si intravedono scorci della cucina dove la precisione del gesto domina ogni dettaglio. Qui, la cucina si racconta attraverso un equilibrio che scorre tra tradizione e slancio innovativo, senza eccessi né vezzi esteriori. Ogni piatto arriva al tavolo come una composizione curata, giocata sui contrasti cromatici tra elementi verdi, pescati locali e tocchi sapientemente dosati di salse o polveri aromatiche. La presentazione non cede mai all’ostentazione: ogni forchettata rivela una logica rigorosa nella disposizione degli ingredienti, che dialogano fra loro in costruzioni di gusto e consistenza sempre chiare. L’approccio dello chef, benché poco esibito, rivela una filosofia incentrata sulla libertà creativa dentro i confini della materia prima stagionale. La cucina non rincorre modelli vincolanti: preferisce riscrivere antichi sapori liguri alla luce delle tecniche moderne, portando nel piatto leggerezza, contrasti calibrati e note di sapidità precise. I profumi del territorio, come gli agrumi balsamici o le erbe spontanee, emergono nelle portate con naturalezza, sostenuti da una ricerca che punta alla riconoscibilità senza cadere nel prevedibile. Non emergono piatti dalla fama iconica, ma le preparazioni si distinguono per la loro appartenenza a una visione attuale di cucina italiana, dove la stagionalità guida il menu e la purezza dei sapori viene costantemente ricercata. I dettagli sensoriali – dalla croccantezza delle verdure all’umidità perfetta dei brodi – sono calibrati con metodo e sensibilità. Ogni scelta sembra armonizzarsi con la filosofia del locale: restituire agli ingredienti la loro dignità, senza sottrarre né aggiungere ciò che non serve, ma cercando sempre una tensione originale tra memoria e innovazione. In questo modo, Umami propone un’esperienza coerente e contemporanea, che incuriosisce per coerenza e misura, offrendo una prospettiva personale sui cambiamenti della cucina moderna ligure.