Gustoso e senza tempo, il ragù napoletano è quanto di più tradizionale e casalingo posso uscire da una cucina. Comfort food, cibo della memoria, chiamatelo come vi pare: non si tratta semplicemente di un piatto ma di un'esperienza che accomuna molti nel ricordo di pranzi in famiglia e giorni felici.
Adatto dunque ai menu delle ricorrenze, ai pranzi della domenica ma anche ad un pasto qualsiasi della settimana (tempo permettendo), il ragù nella sua versione partenopea è interpretato da chef ed esperti con diversi sfumature della ricetta originale.
Ma come si cucina il ragù napoletano? Noi di Fine Dining Lovers non potevamo che chiederlo ad Antonino Cannavacciuolo, campano doc ed arcinoto chef stellato. Anche per lui è ragù è qualcosa di sentimentale, legato alla gioventù «di quelle domeniche mattina, quando a svegliarmi era il profumo del ragù di mamma. Un profumo che non scorderò mai», spiega.
C'è chi lo prepara impiegando cotenna di maiale, chi carne di manzo, chi le braciole. Ecco come prepara il ragù napoletano lo chef Cannavacciuolo.