"Io mi sento come una torta a tre strati: uno fatto dalla Sicilia, l’altro dall’Italia, un terzo ancora dall’Inghilterra". A parlare è Simonetta Agnello Hornby, una delle più note e prolifiche scrittrici del nostro paese: nata a Palermo, dal 1972 vive e lavora come avvocato a Londra. Mai metafora culinaria fu più appropriata: nei suoi romanzi, come ne La Mennulara o La zia marchesa, la tavola ha sempre un ruolo importante. E a tavola si svolge il suo ultimo libro, Il pranzo di Mosè, dove apre le porte della tenuta di famiglia nella campagna agrigentana.
"Credevo che l'amore, l'appartenenza allo stesso gruppo e avere gusti e aspirazioni simili fossero gli elementi che tengono unite le famiglie. Lo sono, ma vengono ringorzati, migliorati e trasmessi alle generazioni seguenti dal condividere un pasto regolarmente, se non ogni giorno, tutti insieme, come sifaceva fino a una trentina di anni fa in tutta l'Europa". La scrittrice racconta le estati a Mosè insieme alla famiglia trasmettendo un'atmosfera di siciliana convivialità, dove le ore a tavola si dilatano e ogni occasione è buona per festeggiare e accogliere amici e parenti.
Un "galateo alla siciliana", tra aneddoti autobiografici e suggerimenti pratici, che spaziano dai tovaglioli di stoffa al modo giusto per far sentire l'ospite a proprio agio, anche se significa commettere i suoi stessi errori mangiando la pesca melba. Sei capitoli rappresentano sei diverse situazioni, dal pranzo di dolci alla cena dei beaux restes, gli avanzi, accompagnate da ricette: anelletti al forno, cotolette di melanzane, arancine, cassata, caponata, sarde a beccafico.
Ma Il Pranzo di Mosè non è solo libro: dal 9 novembre su Real Time la scrittrice sarà protagonista di una mini-serie, 7 episodi da 30 minuti l'uno, che verrà trasmessa all'ora di pranzo. In tempo per stuzzicare l'appetito.
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