Ha portato per la prima volta non una, ma due stelle Michelin a Trieste, la sua città d’origine. Matteo Metullio, alla regia dell’Harry’s Piccolo assieme all’inseparabile braccio destro Davide De Pra, è stato l’ex enfant prodige della cucina italiana - lo ricordiamo come chef stellato più giovane d’Italia nel 2014, quando ha conquistato il suo primo astro Michelin a La Siriola di San Cassiano in Alta Badia - ma ha anche contribuito significativamente a trasformare il profilo gastronomico del capoluogo giuliano. E ora arriva un riconoscimento ufficiale: ieri il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza gli ha pubblicamente conferito il sigillo trecentesco della città, per aver raggiunto traguardi importanti in ambito culinario, mai ottenuti prima da nessun altro.
Gli chef e le onorificenze pubbliche
Non è la prima volta che uno chef viene insignito di questo riconoscimento pubblico, a riprova del fatto che la cucina è sempre più parte integrante delle dinamiche sociali.
Dallo chef Claudio Sadler, premiato nel 2018 con l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano, al maestro della pizza Franco Pepe, nominato dal Presidente Mattarella Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, sono tanti i protagonisti del mondo gastronomico che negli anni si sono distinti al punto da essere incoronati pubblicamente.
Ultimo, lo scorso novembre, Filippo La Mantia, a cui il Comune di Milano ha conferito l'Ambrogino d'oro.
Matteo Metullio e il sigillo trecentesco della città di Trieste
Una storia carica di passione e di forza di volontà quella di Metullio, che nel novembre 2020 aveva commosso tutti nel corso della presentazione della Guida Michelin 2021, per l’emozione di aver riconquistato i due astri Michelin, dopo che a febbraio 2019 aveva lasciato il ristorante bistellato La Siriola in Alto Adige, per stare vicino al figlio appena nato e alla famiglia, nella sua città natale.
Una città rientrata, proprio grazie all’opera di Metullio, nella mappe del fine dining internazionale, per la presenza dell’Harry’s Piccolo (che dal 2021 ha confermato le due stelle Michelin), a cui si aggiunge l'offerta dell’Harry’s Bistrò, sempre all’interno del Grand Hotel Duchi d’Aosta, nella suggestiva piazza Unità d’Italia.
“Il sigillo trecentesco è uno dei massimi riconoscimenti che il Comune di Trieste, nella persona del sindaco, consegna. Negli anni è stato conferito a personalità di spicco, triestine e non. Di solito viene assegnato a persone che hanno fatto il bene della città", racconta Metullio. "L’emozione è stata grande, ricevere il sigillo per me è un grande traguardo che mi rende super orgoglioso per quello che ho, e abbiamo fatto, a Trieste. Quella di ieri è una giornata che resterà per sempre nel mio cuore".