Bologna, culla dell'Emilia, patria di piatti tradizionali come le tagliatelle, i tortellini e il ragù, veri baluardi della buona cucina del Belpaese. Insomma, una delle città più gettonate dai turisti di tutto il mondo anche (e talvolta soprattutto) per la sua offerta gastronomica. Se spesso la ricerca si indirizza verso le trattorie a Bologna, quanti sono invece i ristoranti stellati Michelin a Bologna e provincia?
La città di Bologna conta un solo ristorante stellato Michelin, mentre risplende maggiormente il firmamento della provincia di Bologna, dove troviamo anche l'unico ristorante 2 Stelle Michelin della zona. In totale, dunque, tra gli chef stellati italiani, cinque sono tra Bologna e provincia.
Ecco l’elenco completo di tutti i ristoranti stellati Michelin a Bologna e provincia.
Ristoranti stellati Michelin a Bologna città
I Portici - 1 stella Michelin
Il ristorante all'interno dell'omonimo hotel ha confermato nell'edizione 2020 della Guida Michelin la sua stella: alla guida della sua cucina c'è chef Emanuele Petrosino, 32 anni e un premio come migliore chef giovane dell’anno. Nella proposta de I Portici c'è spazio per tutto, dalla tradizione emiliana alla cucina che strizza più l'occhio al Mediterraneo (su tutti i Raviolini del Plin ai crostacei e brodetto romagnolo), sempre reinterpretato con creatività, estro ma mai senza armonia. Sei i percorsi di degustazione, compreso uno vegetariano (che comprende una chicca come il Tortello di parmigiano 36 mesi, fagioli, scarola e peperoni cruschi).
I Portici
Via dell’Indipendenza 69, Bologna
Sito
Ristoranti stellati in provincia di Bologna
San Domenico (Imola) - 2 stelle Michelin
Il doveroso primo posto nella lista dei ristoranti stellati Michelin in provincia di Bologna va al San Domenico di Imola, 2 stelle Michelin confermatissime anche nell'edizione 2020. Lo storico ristorante, che quest'anno taglia il traguardo dei 50 anni di attività, è saldamente guidato da Natale Marcatilli, maître e direttore di sala, e da chef Valentino Marcatilli, una vita davanti a questi fuochi, fin da quando sedicenne iniziò a cucinare al fianco di Nino Bergese. Il San Domenico è storia, famiglia e persino copyright: l'Uovo in raviolo “San Domenico”, con burro di malga, parmigiano dolce e tartufo bianco, è stato infatti coperto da diritti dopo una sterminata serie di malcelate imitazioni. Tra le proposte, anche un menu "colazione di lavoro" a 60 euro (bevande escluse) disponibile solo a pranzo dal martedì al venerdì.
San Domenico
Via Sacchi 1, Imola BO
Sito
Ristorante Agostino Iacobucci (Castel Maggiore) - 1 stella Michelin
La buona stella della Guida Michelin tocca ancora lo chef campano Agostino Iacobucci, che dopo aver ricevuto il riconoscimento a Napoli e a I Portici sempre a Bologna, centra nuovamente il traguardo della stella Michelin con l'omonimo ristorante alle porte di Bologna, aperto soltanto nell'aprile 2019 all'interno di una splendida villa del Cinquecento recentemente ristrutturata, Villa Zarri. Una cucina, quella di Iacobucci, fedele alle sue origini e alla terra che lo ha adottato: ecco allora due percorsi degustazione dedicati rispettivamente all'Emilia (con piatti come I pomodori… colore, consistenza e sapore e Napoli incontra l’Emilia) e alla Campania (iconica la Linguina di Gragnano, elisir di crostacei e bergamotto e il Babà a tre lievitazioni, classicismo e innovazione) dove passione e fantasia sono i medesimi fili conduttori.
Ristorante Agostino Iacobucci
Via Ronco 1, Castel Maggiore (BO)
Sito
Amerigo 1934 (Savigno) - 1 stella Michelin
In una parola: la storia. 1934 è infatti l'anno in cui il signor Amerigo insieme ad Agnese aprì la Trattoria da Amerigo, lo stesso ristorante che oggi sotto la guida della terza generazione familiare di osti rappresentata da chef Alberto Bettini, ha conquistato la stella Michelin e se la tiene ben stretta. La cucina è di quelle semplici ma solo in apparenza, "fatta di ciò che il cortile, il pollaio, l’orto, i campi ed i boschi offrono" si legge nella presentazione del ristorante di Savigno. Le tovaglie a quadrettoni bianchi e rossi e gli alberi del bosco dipinti alle pareti fanno da cornice perfetta a piatti che coniugano rusticità e contemporanea eleganza e che compongono un menu in continua evoluzione (tendenzialmente mensile) che segue la stagionalità e la conseguente disponibilità delle materie prime. Un'esperienza assolutamente da provare almeno una volta nella vita: il menu completo a quattro portate, inclusa una bottiglia di vino dei Colli Bolognesi, costa 50 euro a persona.
Amerigo 1934 (Savigno)
Via Guglielmo Marconi 14/16, Savigno (BO)
Sito
Elenco dei ristoranti stellati Michelin a Bologna e provincia
- I Portici, Bologna
- San Domenico, Imola (Bo)
- Ristorante Agostino Iacobucci, Castel Maggiore (Bo)
- Amerigo 1934, Savigno (Bo)
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