Lo stile inconfondibile di 28 Posti si coglie già varcando la soglia, grazie a un ambiente raccolto che sfugge ogni eccesso: linee pulite, materiali naturali e dettagli d’autore dialogano con la luce soffusa, lasciando che la scena venga conquistata dalla creatività che si respira in sala. Sulla tela neutra delle pareti, tocchi contemporanei convivono con una cura artigianale nell’arredo, suggerendo un’atmosfera intima ma priva di rigidi formalismi, ideale per chi desidera concentrare i sensi sull’esperienza gastronomica.
L’unicità della cucina di Marco Ambrosino traspare in una costante tensione verso l’essenziale: ogni piatto è frutto di un equilibrio sottile tra rigore tecnico e apertura verso idee contemporanee, in una ricerca che privilegia l’incontro sincero tra materia prima e pensiero creativo. Il menu si snoda tra interpretazioni che evitano la spettacolarizzazione, mantenendo sempre una notevole chiarezza gustativa. La scelta degli ingredienti, quasi maniacale nella selezione, si traduce in sapori composti, mai gridati, con accostamenti di profonda coerenza: verdure di stagione, pesci scelti con attenzione, note vegetali a sottolineare la freschezza e la leggerezza dei piatti.
La presentazione lascia il superfluo da parte, puntando su un’estetica essenziale ma curata, dove texture e colori emergono senza forzature—un invito a soffermarsi sul dettaglio, piuttosto che sull’effetto scenografico. L’impiattamento esalta la materia prima, facendo convivere una sobrietà visiva con piccoli tocchi d’inventiva che sorprendono solo a uno sguardo davvero attento.
La filosofia di Ambrosino, che privilegia il rispetto per gli ingredienti e la lucidità delle idee, ha condotto il ristorante a proporre una cucina che dialoga con la città, ma senza inseguire mode effimere. Il risultato è un racconto gastronomico che riflette il presente—aperto alle influenze ma sempre radicato nel metodo—dove ogni piatto intende comunicare con il commensale in modo diretto e leggibile. L’atmosfera, mai scontata ma sempre misurata, accompagna una proposta culinaria capace di distinguersi con discrezione e solidità.