Sarà un anno cortese per tutti gli appassionati di vino (e non solo). Si celebra nel 2021, infatti, l’Anno del cortese, storico vitigno piemontese che vede nel Gavi docg la sua massima espressione. Voluta da Regione Piemonte per valorizzare l’importante uva autoctona a bacca bianca, la ricorrenza è stata prorogata di un anno, a causa della pandemia, che ha inevitabilmente rallentato e bloccato molte attività nel 2020.
Per l’occasione, il Consorzio Tutela del Gavi ha chiesto ad Andrea Gori e Giulia Graglia, autori del volume Divinando. Le stelle nel bicchiere (Romano Editore) di indagare la natura astrologica del Gavi Docg. Un modo originale per approcciarsi al grande vino bianco piemontese e scoprire le caratteristiche delle sue tre declinazioni - Annata, Riserva, Spumante - associate ai segni zodiacali. “L'obiettivo non è tanto capire a quale segno possa piacere una determinata tipologia di vino - spiegano i due autori - quanto, piuttosto, leggere le similitudini caratteriali e di personalità tra persone e vini, per augurare a tutti quanti un brindisi per un “cortese” 2021, anno in cui il desiderio universale è di lasciarsi alle spalle i mesi pandemici che ancora stiamo vivendo”.
2021 Anno del cortese: alla scoperta del Gavi docg
Elegante, fresco e delicato, il Gavi docg è un vino 100% da uva cortese, figlio di quelle colline piemontesi che profumano di mare. La sua è una storica presenza: sono stati ritrovati documenti che ne attestano l’esistenza risalenti al lontano 972 d.C. La sua area di produzione, nell’Alessandrino, è situata a ridosso dell’Appennino Ligure, in una zona dove i filari risentono sensibilmente del particolare clima che segna il passaggio dall’entroterra alla costa, tra il Monferrato e il Mar Ligure.
Il Gavi docg viene prodotto in un’area costituita da 1.500 ettari e distribuita tra 11 comuni che si trovano a meno di cinquanta chilometri dal mare. Sono oltre 60 i produttori del Gavi docg rappresentati dal Consorzio Tutela del Gavi.
Con quale vino brindare al 2021 Anno del cortese? Si può scegliere il Gavi docg in base al segno zodiacale di appartenenza, come insegnano Andrea Gori e Giulia Graglia, che elaborato un vero e proprio oroscopo enologico. “Con questo viaggio tra le stelle” - spiega Roberto Ghio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi - vogliamo prima di tutto mandare un messaggio positivo. La denominazione ha retto bene l’impatto della pandemia, segnando nel 2020 un + 1% in termini di bottiglie prodotte e senza diminuire il suo impatto nell’export, dove rimane presente in ben 100 Paesi nel mondo. Ci auguriamo quindi che quest’anno sia veramente e finalmente un Anno Cortese, da festeggiare con un bicchiere di Gavi in mano”.
Astrogavi: dimmi di che segno sei e ti dirò quale Gavi bere
Pronti per scoprire di che Gavi siete? Come spigano Gori e Graglia, oltre alla classica suddivisione dei segni zodiacali secondo le dodici case e i quattro elementi (fuoco, terra, aria e acqua), c'è anche un terzo modo di raggrupparli: la tripartizione fra segni cardinali, segni fissi e segni mobili, che meglio si adatta a un parallelismo con le diverse tipologie di vino.
I segni cardinali sono quelli che danno l'avvio a ciascuna delle quattro stagioni: ariete (primavera), cancro (estate), bilancia (autunno) e capricorno (inverno). Rappresentano dunque le caratteristiche proprie della giovinezza, l'impulsività e il coraggio di chi avvia un percorso. L'abbinamento perfetto? Gavi Annata, che contiene in sé, sin da giovane, gli aspetti migliori della sua evoluzione, che tuttavia svelerà solo quando sarà maturo, proprio come fanno le stagioni, quando entrano nel pieno.
I segni fissi, invece, rappresentano il pieno della stagione, e sono: toro (primavera), leone (estate), scorpione (autunno) e acquario (inverno). Sono i segni che non amano troppo i cambiamenti, a cui piace vivere di certezze, conferme e convinzioni proprie. Il Gavi Riserva è il più adatto a loro: si tratta di un vino che, appunto, conferma le proprie caratteristiche connaturate, provenienti dal terroir e dal vitigno d'origine, grazie alla volontà dei produttori di perpetuarne le potenzialità.
I segni mobili, infine, non temono cambiamenti o fughe, e sono quelli che arrivano alla fine di una stagione, e iniziano a risentire dell'aria nuova della stagione in arrivo: gemelli (primavera), vergine (estate), sagittario (autunno) e pesci (inverno). Questi segni, fortemente volubili, racchiudono le caratteristiche di entrambe le stagioni, in bilico tra tendenze, sono mutevoli e frizzanti. Insomma, appartengono a una realtà, ma vorrebbero già fare in un salto in un'altra. Impossibili da arginare, non possono che essere rappresentati dal Gavi Spumante, in grado di trasformare il carattere di un vitigno importante in leggiadria, con un'effervescenza irresistibile.