Sembra ieri che a dire “pesce crudo” si storceva il naso, mentre oggi la cucina giapponese sotto forma di sushi raccoglie sempre più proseliti e da moda sta diventando una vera mania. Tutti hanno imparato come intingere il sushi nella salsa di soia, come tenere in mano le bacchette e anche a cosa serve lo zenzero. Per fingere di essere degli esperti bisogna saperne una più del diavolo, ecco i sei consigli che possono aiutare allo scopo.
1 - PERSEGUIRE IL SACRO ORDINE UNIVERSALE
Più rituale del "togli la cera e metti la cera", come nel caso dei formaggi anche con il sushi l'ordine è importante, si comincia il pasto con i pesci leggeri e si finisce con quelli più grassi e saporiti. Come fare per non sbagliare? Facile, si ordina seguendo i colori del pesce, dal più chiaro al più scuro. Per ultimo c'è il sushi con le uova e i roll semplici che indicano che si è pronti a chiudere il conto. Sono una specie di bicchierino della staffa. Importante: se non vuoi mortificare l'ancor più sacro conto in banca, insegna ai tuoi commensali il sacro ordine universale cenando in un ristorante all you can eat.
fonte: en.ilovecoffe.jp
2 - ORDINARE FUORI MENÙ
Il vero esperto di sushi non si accontenta del menù della casa ma cerca sempre di corrompere il cameriere affinché faccia uscire dalla cucina qualche piatto speciale che il Marrabbio di turno tiene solo per sè. Per fingere di saperne davvero di cucina giapponese basterà memorizzare nomi, forme e colori di almeno uno di questi 5 tipi di sushi meno diffusi sulle carte dei ristoranti e millantare anche di averli assaggiati in occasione di una cena a casa di un amante di gioventù.
Uni Sushi - Non è bellissimo a vedersi, del resto è riso avvolto in alga e ricoperto delle gonadi del riccio di mare. Una prelibatezza per pochi.
Torigai - Sono frutti di mare tipo mitili, come delle vongole. Vengono aperti e stesi mollemente sul riso quasi ad avvolgerlo come un innamorato la prima notte di nozze.
Iseebi - Si tratta di nigiri sushi fatto con i crostacei come l'aragosta. Più costoso di altri, anche solo ordinarlo per darsi un tono potrebbe essere un ottimo modo di spacciarsi per competenti oltre che ricchi.
Gyu Nigiri - Nel caso in cui tra i commensali ci fosse ancora qualcuno diffidente verso il pesce crudo, gli si può raccontare la storia Gyu Nigiri, con riso e carne di manzo pregiata.
Funazushi - Una vera rarità, il funazushi è fatto con Nigorobuna un pesce che si trova solo nel lago Biwa. Aggiungete un aneddoto a caso rubato da qualche film di Hayao Miyazaki e ci cascheranno tutti.
3 - L'ANTICA ARTE DELLE BACCHETTE
Per fingere di essere dei veri esperti di sushi bisogna saper usare le bacchette non come stuzzicadenti, ma come prolungamento delle dita. Allenatevi a casa se necessario, male che vada sarà un ottimo esercizio per le articolazioni, ma non dimentichiamo che il sushi può essere mangiato con le mani (a questo servono le salviettine calde che vengono portate a tavola). Comunque si decida di fare, la regola vuole che tra un pasto e l'altro le bacchette vadano poggiate di fronte al piatto, come con il cucchiaio del dolce sulle tavole occidentali; vanno usate solo in coppia e in caso fossero scheggiate non vanno strofinate di fronte a tutti, ma con riservatezza sotto al tavolo. A fine pasto le bacchette vanno sistemate sopra la ciotolina della salsa di soia per segnalare al cameriere che si è pieni.
4 - IL VERDE E IL GIALLO
Se a tavola qualcuno tralascia la pasta di wasabi perché troppo piccante, il vero esperto di sushi deve mortificarlo pubblicamente. Il wasabi , simile al rafano e dal sapore molto forte e quasi piccante, è necessario per gustare al meglio il sushi viste le proprietà disinfettanti e digestive. Sacrilego è colui che mescola il wasabi con la salsa di soia. La pasta verde deve essere messa sul pesce prima di essere bagnato. Allo stesso modo le fettine di zenzero poste sui piatti di portata vanno mangiate per pulire la bocca e prepararla alla prossima portata. Chi non lo fa maladigestione lo colga.
5 - MISO SOUP M'HAI PROVOCATO...
È credenza comune che la zuppa di miso, essendo tra le prime voci di molti menù giapponesi, sia da bersi prima di cominciare ad abbuffarsi di riso e pesce, invece la zuppetta calda andrebbe consumata a fine pasto. Un vero esperto di sushi è anche consapevole che la zuppa non si mangia con il cucchiaio, ma si beve direttamente dalla ciotolina: facile, veloce e anti risucchio.
6 - NON DIRE GIAPPO SE NON CONOSCI I MOCHI
Per chiudere in bellezza la performance del vero esperto di sushi apriamo anche il capitolo dei dolci giapponesi. Oltre a tutte le possibili varianti di dessert fatti di riso e aromatizzati con il tè verde non si possono dimenticare i mochi, palline di farina di riso ripiena di una crema dolce di fagioli rossi. Sono colorati, sono buffi e sono invitanti anche se non piacciono a tutti per quella loro consistenza particolare e per il sapore dolce non dolce. Chiederli anche se non sono in menù e farli assaggiare alla comitiva sarà un'esperienza unica e memorabile.
Itadakimasu a tutti.