Arrivano entrambi da esperienze di rilievo nel mondo della ristorazione e dal 2020 lavorano fianco a fianco. I fratelli Alex e Vittorio Manzoni in questo breve tempo hanno conquistato anche una stella Michelin con il loro ristorante Osteria degli Assonica a Sorisole, in provincia di Bergamo.
Li abbiamo incontrati per farci raccontare com'è nato questo progetto e qual è la loro idea di cucina.
Arrivate entrambi da esperienze in cucine importanti. Qual è quella che, più delle altre, vi ha formato?
Alex: La Tana di Asiago dello chef Alessandro Dal Degan.
Vittorio: Per me sicuramente La Braseria, indirizzo molto noto sul territorio. Si trova a Osio Sotto e in cucina c'è lo chef Luca Brasi.
Quando nasce Osteria degli Assonica per come lo conosciamo oggi?
Alex: Osteria degli Assonica è un indirizzo storico ma la nostra attività nasce il 5 febbraio 2020, un mese prima del lockdown. L’inizio è stato particolarmente duro e travagliato, poi il tempo ci ha premiati.
Da dove ha origine questo nome?
Vittorio: Come diceva Alex, il ristorante era già esistente e serviva una proposta di pesce decisamente classica. L'insegna riportava già Osteria degli Assonica, che deriva da Azzonica, la frazione di Sorisole dove si trova il nostro ristorante. Qui c'è anche via degli Assonica. Si tratta dunque del nome storico del locale e abbiamo deciso di mantenerlo.
Come definireste la vostra cucina?
Vittorio: Di ricerca, di valorizzazione del prodotto del territorio ma che non vuole seguire le tradizioni. La volontà è quella di creare abbinamenti nuovi ed inusuali con l'ausilio di sapori acidi e amari.
Vi dividete la gestione della cucina con ruoli ben definiti?
Alex: A livello pratico, Vittorio si occupa dei primi piatti mentre io dei secondi piatti. In fase di creazione, i piatti vengono pensati e provati da entrambi. Fondiamo sempre le nostre idee e riflessioni prima di arrivare al risultato finale.
Come si compone oggi il menu di Osteria degli Assonica?
Alex: Il menu è suddiviso in tre percorsi degustazione. Si parte con I successi, sei portate che racchiudono i piatti che hanno riscosso maggiore apprezzamento in questi due anni. Si passa poi a Vit.Ale, otto portate con i piatti più creativi e con gli ultimi nati. Il terzo percorso degustazione è Vegetali, cinque portate dedicate alla valorizzazione dei prodotti vegetali. Questi ultimi sono proprio quelli che più ci piace lavorare e cucinare.
C’è anche una proposta pranzo?
Vittorio: Sì, abbiamo una proposta pranzo per lunedì, giovedì e venerdì che cambia settimanalmente.
Chi si occupa della sala e dei vini?
Alex: La nostra sala è gestita da Giovanna Danzo, moglie di Vittorio. La cantina è invece seguita e curata da Gabriela Bozzano.
C’è un piatto che più di altri rappresenta la vostra cucina?
Alex e Vittorio: Senza dubbio scegliamo Lattuga, foglia di fico e arachidi.