Accade nello storico quartiere Isola, una delle zone più vivaci e dinamiche di Milano. Un’area cittadina che negli ultimi anni è stata protagonista di una vera e propria rivoluzione: una trasformazione che l’ha portata a diventando sempre più un luogo di aggregazione, un punto di riferimento per il mondo del food&beverage, tra locali di tendenza e storiche insegne. E qui, dove si respira ancora lo spirito di cooperazione che un tempo animava le borgate della Vecchia Milano, è stato ideato il primo brunch di quartiere per il delivery del sabato e della domenica. Curiosi di sapere come funziona? Ecco cosa ci hanno raccontato i suoi protagonisti.
Il brunch del quartiere Isola a Milano in delivery: l’unione fa la forza
“L’idea è stata mia: di fronte all’emergenza pandemica, e a questa situazione di crisi per l’intero settore della ristorazione, mi sono domandata Ma perché non ci uniamo?”, racconta Roberta Lamberti di Ta-ttà, la polpetteria che ha aperto in via Porro Lambertenghi, una delle arterie cruciali del quartiere Isola, nel febbraio 2019. Una dimora “fissa”, che ha trovato dopo una lunga esperienza itinerante con il suo food truck tematico in giro per festival dello street food, ma anche nelle brigate di diversi ristoranti stellati, tra cui quella della chef Viviana Varese.
“Così - racconta - ho pensato che avrei potuto condividere con altri colleghi di esercizi complementari della zona un’attività di gruppo: siamo tutti vicini, abbiamo i negozi a circa 200 metri l’uno dall’altro”. Un’intuizione per affrontare il difficile momento, offrendo una nuova (e alternativa) esperienza gastronomica al pubblico.
Ed ecco un brunch cui contribuiscono cinque realtà del quartiere Isola, che si sono unite in un unico grande menu: una formula che include, oltre alle polpette di Ta-ttà, anche specialità della pasticceria L’ile Douce, della gelateria Artico, dell’enoteca naturale Cru e di Fiuri - Coffee & Flowers.
“Lo abbiamo proposto per la prima domenica il cui era in vigore il decreto del 25 ottobre, che obbligava a chiudere alle 18.00, ed è stato subito un grande successo”, spiega Roberta. “Poi, la domenica successiva, da zona rossa quale siamo, abbiamo usato lo stesso format in chiave delivery”.
Il brunch di quartiere a Milano: tutto quello che c’è da sapere
“Abbiamo preso spunto dal concetto molto milanese del brunch del sabato e della domenica, ma ognuno di noi collabora col proprio core business: il brunch di quartiere è legato alle realtà artigiane della zona, una formula che è stata subito accolta molto bene con tam tam sui social, anche in versione delivery. È piaciuta molto l’idea di creare rete nel quartiere, tanto che mi hanno chiesto di portarlo anche in altre zone”, prosegue Roberta.
Il servizio di consegna a domicilio è curato e gestito direttamente dalle insegne coinvolte. Il prezzo del brunch di quartiere è di 25 euro, e include cinque assaggi a scelta, oltre a una parte alcolica (facoltativa).
Sin dal primo weekend di delivery è stato un successo. “Abbiamo percepito l’entusiasmo delle persone, la voce si è diffusa in pochissimo tempo. L’Isola si presta molto a questo genere di cose, c’è un grande senso di appartenenza tra gli abitanti del quartiere, e si percepisce questa unione, si sente la voglia di resistere da parte delle botteghe artigiane”, commenta Roberta. La sua è un'idea geniale, ma anche un intelligente invito all’unione tra ristoratori. Un esempio di resilienza davvero straordinario.