L’ultima edizione del Cacio & Pepe Day si è tenuta lo scorso 14 novembre presso la Triennale di Milano. Una location esclusiva, nonché punto di riferimento nazionale per l’arte e il design, era il posto giusto per ospitare l’idea del Cacio & Pepe Day che è quella di creare e costruire un networking, un momento di condivisione e scambio di opinioni, ma anche un talk in cui le persone possono confrontarsi sul vasto tema del cibo. Il focus dell’evento è l’approfondimento sulla convivialità, sulla storia del cibo e sul suo significato simbolico, legato alle tradizioni della società di appartenenza che si tramandano di generazione in generazione.
Il cibo è sempre stato “relazione”, non si limita ad essere solo fonte di sopravvivenza, ma veicola tutti i sensi per esaltare le relazioni umane. La convivialità e la sostenibilità intese come condivisione del cibo favoriscono il dialogo, la riflessione e il piacere di stare insieme e condividere spazio e tempo.
Per questo si parte proprio dalla cacio e pepe, una delle ricette più antiche della cucina italiana, con un percorso fatto di arte e cultura non solo enogastronomica. Uno spaccato della nostra storia, che serve a traghettare quelli che sono i valori e la fama che ci accompagnano in tutto il mondo per ciò che riguarda le nostre eccellenze.
Sono intervenuti in apertura Simonetta D’Amico, Presidente Commissione Bilancio del Comune di Milano, e l’Amministratore Delegato ENIT Roberta Garibaldi. Tra le masterclass a tema, Antonio D’angelo, chef del Ristorante Nobu Milano, in questa occasione si è esibito con il suo concetto di “Eleganza e Semplicità” un la sua personale interpretazione del Tortello Cacio e Pepe. La filosofia è stata quella di rappresentare gli elementi di una cucina tradizionale nella semplicità di un tortello.
L’evento è stato coronato anche dalla presenza di Davide Oldani, il pluristellato chef francese Yannick Alléno, Carlo di Cristo – scienziato della lievitazione Enrico Dandolo – Accademia Gualtiero Marchesi, Giampaolo Sodano - Mastro Oleario, Riccardo Pastore – Direttore Consorzio Pecorino Romano, Emidio Mansi – Direttore Marketing Pastificio Garofalo, il professore Vincenzo Russo - Direttore Scientifico del Centro di Ricerca di Neuromarketing e tanti altri.
Con l’occasione sono stati presentati i Sounds Ritual declinati in 5 format (FOOD-DRINK-CRUNCH-RELAX- DESIGN), di cui ne è autrice Antonella Bondi. Si tratta del risultato di uno studio che appartiene al campo della gastrofisica, la scienza che unisce gastronomia e psicofisica e studia i fattori che influenzano la nostra percezione multisensoriale mentre assaggiamo cibi e bevande.