Forza e coraggio, ma anche ostinazione e determinazione. Risuonano appropriati a questo momento storico i significati simbolici della Tigre, segno in cui entreremo il 1° febbraio secondo l’oroscopo cinese. È questo il giorno in cui si festeggia il Capodanno cinese 2022, celebrato con la famosa Festa di primavera, la ricorrenza più importante del calendario orientale.
In tutta la Penisola, grazie a una grande comunità cinese e alla forte interconnessione culturale, sono sempre più numerosi i ristoranti e i protagonisti dell’enogastronomia che dedicano al capodanno lunare menu o iniziative a tema.
Dopo la resilienza incarnata dal Toro per il 2021, ecco la Tigre, che per il 2022 sarà una Tigre d’Acqua: un segno che si celebra solo ogni 60 anni, dal momento che ciascuno dei 5 elementi naturali ricorre ogni 12 anni.
Scoprite dove (e come) festeggiare il Capodanno cinese 2022 e l’inizio dell’Anno della Tigre, da Nord a Sud.
Capodanno cinese 2022: menu e prezzi dei ristoranti
Ristorante Bon Wei, Milano
Foto courtesy Bon Wei
È proprio in omaggio all’evento raro, ossia alla ricorrenza della Tigre d’Acqua, che le Le Famiglie Storiche, associazione nata nel 2009 dall’unione di dieci storiche cantine della Valpolicella che oggi conta 13 aziende vitivinicole, hanno deciso di selezionare rari e preziosi sorsi di Amarone per un menu ad hoc che verrà proposto al ristorante Bon Wei di Milano dall’1 al 13 febbraio 2022.
In questo storico indirizzo vocato all’alta cucina cinese, specializzato in piatti regionali, lo chef Zhang Guoqing propone un percorso gastronomico di quattro portate, cui verranno suggeriti in abbinamento gli Amarone prodotti dalle Famiglie dell’associazione, proposti in una carta dedicata. Un pairing tutt’altro che azzardato, visto che la percezione falsamente dolce dell’Amarone (conferita dall’appassimento delle uve nella fase iniziale della sua produzione) è ciò che rende il celebre vino veneto facilmente abbinabile a tante ricette della cucina cinese; ma anche il suo bouquet aromatico, con note che vanno dal pepe alle prugne secche, dalle ciliegie sotto spirito ai funghi secchi, dal cacao al tabacco e al cuoio, si sposa perfettamente con le salse speziate della gastronomia orientale.
Il sipario del menu del Capodanno cinese si apre con il classico dim-sum misto, con i beneauguranti jaozi (ravoli chiusi a saccottino), una zuppa cinese, riso saltato, seguiti da quattro portate importanti: un manzo, un’anatra e un pesce grasso come la cernia gialla, oltre al taro pastellato. Chiusura in dolcezza con il dessert della pastry chef Sonia Latorre Ruiz, Lao Hu-La Tigre, omaggio contemporaneo al 2022 (prezzo 95 euro, vini esclusi, acqua e caffè inclusi).
Giardino di Giada, Milano
Foto Annalisa Cimino
Il ristorante Giardino di Giada, tra i più longevi di Milano, con oltre quarant’anni di storia alle spalle, propone un menu dedicato al Capodanno cinese, ma anche un corso di cucina a tema. L’idea è di Gigi Chin, seconda generazione, che porta avanti il lavoro sulla divulgazione della cucina cinese iniziato dalla madre Carmen. Un percorso gastronomico con i piatti ideati dallo chef Zhao, sarà proposto per la prima volta in occasione della cena del primo di febbraio, ma che sarà disponibile, anche in versione da asporto, a pranzo e a cena, fino al 6 febbraio 2022.
Il menu di Capodanno? La serata di festa che inizierà con un aperitivo, oppure con un tè caldo cinese, prima di passare al ricco antipasto ritmato da involtini con ripieno di zucca, wanton fritti con gamberi e carne e ravioli al vapore misti. A seguire, gnocchi di riso piccanti con polpa di granchio, riso saltato con maiale marinato, gamberoni e branzino con pepe selvatico, pancetta stufata con verdure secche, galletto croccante con spezie alla cantonese. Per concludere con un dolce fatto in casa (prezzo 55 euro, coperto e acqua inclusi; minimo due adulti, bambini sotto i 12 anni a metà prezzo).
Sarà la signora Carmen, fondatrice del Giardino di Giada, a tenere un corso di ravioli cinesi online, considerati a Capodanno un vero e proprio piatto porta fortuna. Appuntamento in una room di Zero+, il 25 e 26 gennaio, dalle 18.30 alle 20.30, con due lezioni pratiche per apprendere tutti i segreti della preparazione, dall'impasto alla chiusura dei ravioli.
Ristorante Dao, Roma
Foto courtesy Dao
Il ristorante cinese Dao, la sera del 31 gennaio, vigilia del Capodanno lunare, ha in programma un menu degustazione con piatti portafortuna. Un percorso che riprende l’usanza orientale di riunirsi con tutta la famiglia nel periodo di Capodanno, di circa due settimane, e di mangiare - in particolar modo il giorno della vigilia - alcuni piatti considerati beneauguranti per il loro significato simbolico.
Ecco allora il pesce, che si pronuncia yù (in cinese “abbondanza”), ma anche i ravioli (jiaozi) con ripieni variegati proposti bolliti, al vapore o alla griglia: secondo la tradizione, più ravioli si mangiano e più soldi si guadagneranno nell’anno che sta per cominciare. I dolci sono considerati altrettanto propiziatori, specialmente le palline di riso (tangyuan) preparate soprattutto nel Sud della Cina, che richiamano per forma e pronuncia il concetto dello stare insieme.
Il menu della vigilia di Capodanno cinese ideato da Jianguo Shu insieme con lo chef Zhu Guangqiang prevede: Baozi Cha Sha Bao ripieni di maiale di cinta senese; “L’antipasto di Dao” con quattro assaggi di branzino croccante in agrodolce, insalata di pollo all’orientale, manzo speziato con verdure cinesi e pelle di tigre con gamberi in salsa di soia; zuppa della fortuna con ravioli in brodo e gnocchi di riso Wen Zhou saltati con maiale e verdure croccanti (niangao); pancetta di maiale ripiena di radice di taro; ombrina al vapore piccante; bon bon di riso al sesamo e con arachidi e radice di taro (tangyuan); a mezzanotte, si brinda con un bicchiere di Fenjiu, distillato di riso lasciato invecchiare per venti anni (prezzo 50 euro, menu disponibile solo il 31 gennaio 2022).
Ristorante Gainn, Roma
Foto courtesy Gainn
Anche il Gainn, in via dei Mille a Roma, unico ristorante coreano consigliato nella Guida Michelin 2022, celebra il calendario lunare, come da tradizione orientale. In Corea l’usanza è quella di festeggiare per tre giorni circa, dopodiché i giovani vanno a fare visita ai genitori e ai parenti più lontani, nelle case si tengono diverse cerimonie rivolte agli antenati e molti indossano i coloratissimi hanbok, gli abiti tradizionali. Tra i riti, l’inchino dei più piccoli ai propri genitori, con l’augurio di un felice anno nuovo con le parole Saehae bok manhi badeuseyo, “Possiate ricevere molte benedizioni nel nuovo anno”. I bambini vengono premiati con banconote di cartapesta e con il racconto di perle di saggezza.
Considerata la festa nazionale più importante in Corea, in tavola non mancano mai due piatti tipici: Tteokguk (zuppa con gnocchi di riso, che vengono tagliati in forma rotonda per richiamare il sole, serviti nel brodo chiaro e bianco, simbolo di un nuovo inizio) e Jeon (frittelle di pesce realizzate con farina di frumento e uova).
Per l’occasione, queste due specialità verranno preparate dallo chef di casa Daniel Kim e verranno offerte a tutti i clienti: i patron Stefano Chung e Valentina Bae vogliono avvicinare così la clientela alla tradizione coreana, con un augurio per il nuovo anno. Due specialità di festa, da assaporare accanto a noti piatti coreani come il benefico Kimchi, dal 2013 Patrimonio Unesco, o il Bibimbap (menu alla carta, due specialità offerte).
Ristorante Staj, Napoli
Foto courtesy Staj
Con due sedi, Staj è l'insegna che a Napoli fa da ponte tra cultura orientale e cultura occidentale. A partire dal 31 gennaio e per tutto il mese di febbraio, la carta si arricchisce di nuove proposte studiate dallo chef Lucio Paciello. Il ristorante, infatti, ha deciso di festeggiare il Capodanno cinese con l’introduzione di piatti nuovi, e soprattutto, di combo lunch più variegate, che celebrano la cultura orientale a 360 gradi, tra contaminazioni cinesi e giapponesi.
Ecco quindi l'anatra laccata con salsa hoisin, dalle caratteristiche note piccanti, ma anche una selezione di tre donburi (letteralmente “ciotola”, un termine nipponico che fa riferimento a tutti i piatti unici composti da riso e altri ingredienti), declinati in versione vegana, di carne e di pesce: Donburi Curry, un curry cremoso con verdure (carote cipolla e patate) con riso e zenzero marinato; Donburi Maiale, con carne macinata di maiale speziata, riso giapponese, cipollotto e furikake; Donburi Salmone, con riso giapponese, glassa alla soia, misticanza e salmone Teryiaki. Nuovi piatti che entreranno anche nelle combo lunch in abbinamento a ravioli (menu alla carta con nuove proposte, dal 31 gennaio al 28 febbraio 2022).