Avete dimenticato in cantina una buona bottiglia di Sauvignon? È arrivato il momento di aprirla, seguendo i nostri consigli su come abbinarlo.
Per la cronaca: solo alcuni grandi Sauvignon provenienti da Sancerre, Pouilly Fumé o Bordeaux resistono più di un paio di anni in bottiglia, gli altri è meglio aprirli entro questo lasso di tempo.
Il nome di questo vitigno a bacca bianca deriva dal francese sauvage, selvaggio. Lo troviamo in Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, California e Sud America, con una piccola quota anche in Italia. Lo si trova, in una percentuale massima del 30%, anche in un uno dei più famosi vini dolci al mondo, il Sauternes.
Questo vitigno proviene dalla zona francese di Bordeaux e Sancerre, dove le terre ricche di tufo e silice regalano al vino effluvi di pietra focaia e gli conferiscono un’eleganza estrema. A proposito di odori 'forti', il Sauvignon è riconoscibile per il suo caratteristico odore, che in realtà è semplicemente “pirazina”, una molecola di azoto tipica di questo vitigno. Quando i Sauvignon provengono da zone a clima freddo e maturazione veloce, i sentori sono “verdi” e rimandano a quei gusti acerbi tipici di peperone, ortica e foglia di pomodoro, erba sfalciata o foglie di ribes schiacciate.
Invece la maturazione in botte e il clima più caldo conferiscono al vino aromi complessi, ricchi e speziati, fra cui possiamo riconoscere l’aroma di vaniglia e di legno tostato e perfino di frutta tropicale. Troviamo anche profumi di mela Granny, pera bianca, lime, limone, arancia, pompelmo, sedano, olive, capperi, cumino, salvia, timo, maggiorana, zenzero, coriandolo, tè verde, erba, fieno, finocchio, asparago, peperone, menta, frutta secca, fieno, mughetto, lemon grass, limoncella, verbena e mimosa.
Il Sauvignon si serve a 10° circa in un bicchiere a forma di tulipano, chiamato appunto Sauvignon.
SAUVIGNON: ABBINAMENTI PER ARMONIA
Il Sauvignon è un vino che ha una naturale vocazione “vegetariana”. È ideale per accompagnare verdure, creme, vellutate, zuppe di verdure e insalate, soprattutto quelle insalate condite con salse cremose.
L’abbinamento più famoso che vi darà il plauso dei vostri ospiti è con l’asparago. Vale per l'asparago in tutte le sue varianti, ma anche con l'asparago cucinato con le uova, in un risotto o nelle lasagne. La sapidità del vino attenua infatti le sue note più dolciastre.
Un altro degli abbinamenti del Sauvignon meglio riusciti è quello con un piatto di pasta al pesto, perché questo vino ama le erbe aromatiche.
Ama il limone e gli agrumi in generale.
Il Sauvignon è anche perfetto con i formaggi freschi come ricotta, mozzarella e formaggio di capra.
Stappatelo anche al momento del dessert e abbinatelo a una torta di mele: farete un’ottima figura con i vostri ospiti.
SAUVIGNON: ABBINAMENTI PER CONTRASTO
La sua spiccata acidità compensa i piatti un po’ piccanti, quindi via libera agli abbinamenti con la cucina Thai, la cucina messicana, coreana e indiana. Attenzione però, il Sauvignon è perfetto per accompagnare piatti un po’ piccanti, ma senza esagerare.
Le note erbacee e verdi sono complementari a quelle fruttate e fiorite, quindi via libera a piatti che contengono mirtillo, fico e lampone.
La sua sapidità per contrapposizione esalta la dolcezza, quindi eccellente il connubio con i crostacei. Questo vino ama infatti il ceviche e i carpacci di pesce.
SAUVIGNON: ABBINAMENTI SBAGLIATI
Ricordate: nessun vino va d'accordo con i cibi estremamente piccanti e speziati, nemmeno un grande rosso.
Il Sauvignon non ama particolarmente le carni rosse grigliate, soprattutto quelle al sangue che hanno un forte sapore di umami.
Evitate di servire il Sauvignon con qualsiasi tipo di piatto dalle note affumicate, dai pesci ai formaggi, tranne per alcune tipologie piuttosto invecchiate in legno. Attenzione anche ai sapori troppo amari o dove è presente aglio in quantità.