“Ho cercato di fare un delivery un po’ più grande, ma con un concept diverso da quello di Glass a Casa Tua”. Cristina Bowerman, chef stellata di Glass Hostaria a Roma, introduce così Bowie, la linea parallela per la consegna a domicilio, che ha da poco lanciato a Milano e nella Capitale.
“Ho voluto studiare in maniera accurata tutto, così come avevo fatto per il delivery ‘stellato’ di Glass: l’anno scorso ho impiegato un mese per metterlo a punto e proporre qualcosa di inedito, con regali a tempo, sorprese, consegna in taxi e fiori”, continua.
“Bowie”, of course, è un bellissimo gioco di parole: un diminutivo del suo cognome che allo stesso tempo allude al compianto Duca Bianco, artista molto amato dalla chef - “ho pure un suo ritratto appeso al ristorante”, ricorda.
“Si tratta di una vera e propria seconda linea, accessibile, che vede protagoniste poche proposte, ben concepite, adatte per essere consegnate e consumate subito”, spiega la chef.
Bowie, il nuovo delivery di Cristina Bowerman a Milano e a Roma
La buona notizia è che, per la prima volta, Cristina Bowerman esce dai confini capitolini con il delivery, approdando nel capoluogo lombardo con la cucina di Bowie. “Il servizio ha debuttato prima a Milano, perché sapevo che sarebbe stato il più difficile da gestire, poi, dopo Pasqua, a Roma”, racconta la chef. “Il menu è lo stesso per le due città, mi sono concentrata su cinque prodotti, anche se al momento a Roma ho messo un paio di piatti in più che arriveranno presto anche a Milano”.
Come ha organizzato il nuovo servizio? “Per Milano ho contattato i ragazzi di Vertical, che hanno messo su una dark kitchen. Anche a Roma ho trovato una dark kitchen, mentre per tutta la parte igienico-sanitaria ho contattato Hqf - High Quality Food”, spiega la chef.
“Si tratta di una seconda linea informale, che non vuole mettere a disagio quando arriva, con un packaging essenziale, ma che non rinuncia all’eco-sostenibilità: le confezioni sono compostabili, del tutto riciclabili”, aggiunge.
Il menu prevede porzioni generose e si rifà a sapori golosi, tra prodotti italiani e tocchi internazionali, in pieno stile Bowerman. Anzi, Bowie.
Il menu di Bowie: le proposte a domicilio firmate Bowerman
Si spazia da quello che chiama il Club Croque, “un mix tra club sandwich e croque monsieur, con il nostro pastrami e fonduta di Grana Padano Dop”, precisa la chef, al Burrito con coda alla vaccinara, avocado, semi di cacao e pecorino, “un prodotto che unisce le due culture che io ho appreso per strada, quella messicana - ho vissuto tanti anni in Texas e nel sud della California - e quella romana”.
E ancora, ci sono i Ravioli ripieni di amatriciana “come li faccio da Glass Hostaria, ma di forma diversa, è l’unico piatto che non arriva pronto, con la pasta da cuocere e il condimento a parte, è una bella porzione abbondante, di 250 grammi”. E poi c’è il Pulled pork, “che ho costruito in maniera diversa: in stile thai, con spezie e latte di cocco”.
“Dalla prossima settimana - annuncia la chef - introdurrò due nuove proposte; preferisco cambiare piatti, ma non aggiungerne troppi”. “Il panino con liquirizia, scaloppa di foie gras e finto ketchup di mango, un piatto che ho creato nel 2006 al Glass, e un pasticcio di pasta”.
Su quest’ultimo punterà molto la chef: una proposta che caratterizzerà non poco il delivery. “Si tratta di un piatto che nasce per ridare dignità a un classico quasi dimenticato: è scomparso da tutti i ristoranti, sia che tu vada in trattoria sia che tu vada da uno stellato, eppure il pasticcio di pasta è carino. Lo immagino come una ciambella piccola, che però è un pasticcio di pasta. Quando lo prepari devi stare attenta che il pasticcio di pasta sia compatto all’interno”, spiega la chef.
Sta inoltre studiando un cestino per il picnic, da proporre a Roma, il sabato a pranzo, in alternativa al menu. “Un basket con cocktail, coppiette, tortilla chips con panzanella di mango, croque monsieur, chocolate chip cookie gigante”.
Se a Roma il delivery al momento è attivo con Glovo la sera, il mercoledi, giovedi e venerdi (e sabato a mezzogiorno, con delivery normale o con bowie basket), a Milano è attivo a pranzo e a cena tutti i giorni, con i principali vettori (Glovo, Deliveroo, JustEat, Uber Eats e Cdq).
Glass apre in Cina: i nuovi progetti Cristina Bowerman
Cristina Bowerman non si ferma a Bowie, la nuova linea di delivery, ma ha tanta carne al fuoco. Recentemente è stata coinvolta nella curatela del nuovo mag-book per ReWriters, movimento culturale fondato da Eugenia Romanelli. “Un progetto carino, mi ha dato la possibilità di invitare tutti i miei amici per dare una prospettiva diversa rispetto al cibo: da Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours a Francesca Romana Barberini, conduttrice tv e foodwriter, a Severino Salvemini, economista della Bocconi, per citarne alcuni”.
Le attenzioni della chef stellata, però, ora sono tutte rivolte a Oriente. “Finalmente il primo giugno inaugureremo Glass in Cina, a Xi’an, ‘la città del presidente’, quella con il museo che ospita i celebri Guerrieri di Terracotta”, racconta.
“Il progetto degli spazi è stato affidato allo stesso architetto del ristorante roman, ci sarà la stessa mano e si vedrà”, anticipa. Il menu? “Senza dubbio ci saranno alcuni piatti storici di Glass Hostaria: Ravioli di Parmigiano 60 mesi liquido, l’agnello a seconda della stagione, la tartare”.
“Ci sarà una sola tipologia di pasta fresca, perché la pasta secca è più caratterizzante per l’Italia: dovrò solo modulare la cottura in base al gusto cinese, soprattutto i primi tempi”. Una bella sfida, quella del ristorante in Cina: l’obiettivo è stellato? “Certo, puntiamo alla stella Michelin, questo è certo”.