Il decreto-legge del 9 marzo, che estende la "zona rossa" a tutta l'Italia, con l'hashtag #iorestoacasa ha lanciato un vero e proprio appello: restare in casa ed evitare di uscire.
In situazioni come questa, risulta estremamente utile il servizio di consegna a domicilio. Per il momento, infatti, il provvedimento impone l'obbligo di chiusura a bar e ristoranti dalle 18 alle 6, ma - come vi abbiamo già spiegato qui - la maggior parte dei ristoratori ha scelto di chiudere la propria attività anche negli orari diurni, in nome di un senso di responsabilità verso i propri dipendenti e la collettività.
Così, accanto alle aziende che quotidianamente svolgono l'attività di food delivery, ci sono anche le iniziative dei singoli ristoranti.
Anche alcuni chef si sono organizzati per effettuare il delivery: un servizio che forniscono ai cittadini, ma anche un modo per dare continuità alla propria attività in questo momento così difficile e delicato.
Il servizio di delivery anche dopo le 18
La Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi e AssoDelivery, associazione di categoria delle imprese del food delivery, hanno chiesto di fare chiarezza sulla possibilità di garantire il servizio di delivery anche dopo le 18, quando i ristoranti - secondo quanto stabilito dal decreto del 9 marzo - sono costretti a chiudere.
Il Governo ha chiarito che “il limite orario dalle 6 alle 18 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegna a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma - evitare che il momento della consegna preveda contatti personali”.
Le linee guida ai ristoranti per l’attività di food delivery
Fipe e AssoDelivery hanno diffuso e condiviso un decalogo di buone pratiche per garantire il servizio nel rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico-sanitari, oggi più che mai fondamentali da seguire.
Come si legge nel comunicato, "questa è una testimonianza di come il settore intero sia impegnato nella salvaguardia della salute dei consumatori, nella tutela del loro diritto ad avere un servizio e allo stesso tempo nel tenere vive le imprese".
Ecco qui di seguito le linee guida della Fipe per il corretto delivery dal punto di vista igienico-sanitario
● Tutti devono seguire scrupolosamente le raccomandazioni del Ministero della Salute.
● I ristoratori mettono a disposizione del proprio personale prodotti igienizzanti, assicurandosi del loro utilizzo tutte le volte che ne occorra la necessità e raccomandano di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nello svolgimento di tutte le attività.
● I ristoratori definiscono delle aree destinate al ritiro del cibo preparato per le quali osservano procedure di pulizia e igienizzazione straordinarie. Queste aree devono essere separate dai locali destinati alla preparazione del cibo.
● Il ritiro del cibo preparati e la relativa avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
● Il cibo preparato viene chiuso in appositi contenitori (o sacchetti) tramite adesivi chiudi-sacchetto, graffette o altro, per assicurarne la massima protezione.
● Il cibo preparato viene riposto immediatamente negli zaini termici o nei contenitori per il trasporto che devono essere mantenuti puliti con prodotti igienizzanti, per assicurare il mantenimento dei requisiti di sicurezza alimentare.
● La consegna del cibo preparato avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
● Chiunque presenti sintomi simili all’influenza resti a casa, sospenda l’attività lavorativa, non si rechi al pronto soccorso, ma contatti il medico di medicina generale o le autorità sanitarie.
Le iniziative degli chef, dai Cerea a Wicky Priyan
Da Vittorio at Home, il delivery dei fratelli Cerea a Brusaporto (Bergamo)
Dopo aver annunciato con un post su Instagram la chiusura del ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio e di tutte le altre attività, i fratelli Cerea hanno ricordato: "Rimarrà attivo il servizio #DaVittorioAtHome, il servizio di delivery con il quale continueremo a stuzzicare il vostro palato".
Qui trovate i tre menu speciali (a scelta tra Pesce, Carne e Vegetariano) che i Cerea hanno pensato per il servizio di consegna a domicilio: l’ordinazione arriva direttamente a casa, ed è gratuita per una spesa minima di 300 euro, e nell’arco di 15 km da Brusaporto (Bergamo).
Si può ordinare al numero di telefono 035 681024, o via email a info@davittorio.com.
Il delivery di Wicky Priyan nella città di Milano
Lo chef Wicky Priyan, alla regia del ristorante giapponese Wicky’s Innovative Japanese Cuisine di Milano, tra i più amati della città, per far fronte all’emergenza sanitaria in corso, sin dalla prima ora ha pensato a un servizio di consegna a domicilio. Ecco allora un menu speciale per pranzo o per cena, che spazia da una selezione di piatti freddi (tra cui il suo celebre Carpaccio dei 5 continenti), al sushi, alle pietanze calde di carne e pesce (come il Sushi Kan o il Merluzzo nero storia di Kyoto).
Come funziona? Gli ordini vengono presi dal martedì al venerdì dalle ore 10.30 alle 20 (solo il lunedì e il sabato dalle ore 16 alle 20), mentre le consegne sono effettuate dal martedì al venerdì tra le ore 12.30 e le 14, per il pranzo, e tra le ore 19 e le 22, per la cena (il lunedì e il sabato solo a cena).
Il servizio delivery è disponibile nell’area del Comune di Milano, gli ordini vengono recapitati a domicilio tramite taxi, gratuitamente per quelli di importo superiore a 120 euro, mentre per tutti gli altri è previsto un costo di consegna di 15 euro.
Il pagamento deve essere effettuato anticipatamente tramite PayPal, cliccando su un apposito link che si riceve via SMS sul proprio cellulare al momento dell'ordine.
La cucina italiana contemporanea di Daniel Canzian a casa
Sempre a Milano, una delle città che per prime sono state coinvolte dalle misure di sicurezza per il Coronavirus, Daniel Canzian ha dato il via, con il mese di marzo, all'iniziativa DanielCanzian a casa tua, un servizio a consegna a domicilio.
Ecco servite a domicilio ricette stagionali realizzate con materie prime provenienti da una rete di quaranta piccoli produttori locali. Si può scegliere tra quattro diversi menu (da 50 a 70 euro a persona) e una proposta di finger food per aperitivo (10 euro a persona).
Tra i piatti proposti, i Tortelli ripieni di faraona, salsa al marsala nocciole e pompelmo rosa, gli Gnocchi di patate dorati e ripieni di baccalà mantecato puntarelle e salsa siracusana, il pesce San Pietro all'olio dolce di mandorle finocchi e arance alla siciliana eil Brodetto vivace ai frutti di mare dell'alto Adriatico. Il servizio, per un minimo di due persone, si può prenotare allo 02 63793837 o all'indirizzo mail info@danielcanzian.com, con buon anticipo rispetto all'orario di consegna. Il costo della consegna è di 10 euro, mentre per gli ordini da 4 persone in su la consegna è gratuita.
Il pasto gratuito ai nonni del quartiere del ristorante Da Giacomo
Il ristorante Da Giacomo, in via Sottocorno a Milano, è una vera istituzione. Come molti locali, ha deciso di chiudere in questo momento così delicato, ma la sua cucina resta attiva sia per il servizio di delivery sia per una bella iniziativa di solidarietà per le categorie a rischio.
Alle persone anziane del vicinato, infatti, lo staff ha deciso di offrire un pasto caldo che viene consegnato a domicilio a pranzo e a cena, a titolo completamente gratuito. Come funziona? Vengono distribuite delle cartoline nei palazzi del quartiere con il menu del giorno e un numero da chiamare.
Questi sono solo alcuni esempi delle iniziative che fino a questo momento hanno coinvolto chef e ristoranti di Milano e dintorni, per fa fronte al momento difficile e alle misure precauzionali per il contenimento del Coronavirus. La situazione, in tutta Italia, è in continua evoluzione. Seguiteci per gli aggiornamenti.