Al 9 di via Vigevano, la strada che dalla stazione di Porta Genova conduce alla Darsena, nasce Li-Sei Deli, un bistrot coreano la cui cucina è contaminata da influenze giapponesi. Li-Sei (che in coreano significa pesca fresca, inteso come il frutto) ha una sola vetrina, una manciata di posti all’interno e qualche tavolino fuori. Serve principalmente piatti delivery e take-away. L’eleganza e l’equilibrio degli arredi fa rima con il volto sorridente e il tono pacato di Okhee, proprietaria insieme a suo marito Kihyuk e chef del locale.
Li-Sei Deli Korean delicatessen è un posto piccolo con una grande storia a cominciare dalla sua apertura, la saracinesca è stata infatti alzata durante il lockdown ad aprile. Per fare una cosa simile ci vuole coraggio e tanta passione, ingredienti che abbiamo trovato negli occhi di Okhee che si è raccontata a Fine Dining Lovers una mattina di agosto quando il locale era già chiuso per ferie, ma pulsava di novità per la riapertura.
Come mai Li-Sei?
Il nome l’ho preso dalla caffetteria di mia mamma, a Kyoto. Volevo replicare qui a Milano lo stile e la cucina di famiglia. Sono coreana di terza generazione, sono nata in Giappone, ma nelle mie radici c’è tutta la tradizione coreana. Mio nonno, durante la colonizzazione Giapponese in Corea si è trasferito e ha messo basi a Kyoto, ma non ha mai voluto abbandonare le sue origini, la sua cultura. A casa mia, quando ero piccola, a tavola non mancavano mai piatti coreani, io mangiavo sempre il kimchi.
Vive da molto tempo in Italia?
Più o meno 25 anni (il suo italiano infatti è perfetto ndr), a Siena ho conosciuto mio marito: lui è coreano al 100%. Non avrei mai pensato di trovare un compagno coreano qui in Italia e invece è successo. Da bambina pensavo di sposare un nippo-coreano come me, per capirci meglio. Poi quando sono venuta in Italia dal Giappone la mia mente si è come aperta. Amavo la cultura italiana, ho sempre lavorato nell’ambito dell’arte e del design e quindi sono venuta qui.
Com’è stato aprire durante il lockdown?
Per noi è stata un’occasione. Abbiamo cercato location più grandi di questa poi per una serie di eventi siamo finiti qui a fare praticamente solo delivery e take away. Questa durante il lockdown è stata la nostra fortuna perché potevamo lavorare solo così. Abbiamo fatto tutto da soli. Mio marito è laureato in Brera come scenografo e quindi abbiamo messo in piedi il locale mettendo dentro cose che avevamo in casa. Non conoscevamo questa zona, la credevamo adatta solo ai giovanissimi, invece abbiamo scoperto di amarla. Non sembra il centro di una grande città, questa via è come un quartiere di paese, una famiglia. Le persone sono state curiose dall’inizio e ci hanno subito incoraggiato.
Da quanto tempo si occupa di cucina?
Da febbraio. Ho sempre amato cucinare per gli altri. Invitavo spesso amici a cena e preparavo per loro. Poi ho capito che cucinare per me era più di una passione da condividere con i miei affetti. Volevo un posto per fare mangiare alle persone la mia cucina fatta di Corea e di Giappone, volevo vivere della mia passione e ce l’ho fatta.
Suo marito lavora con lei, anche lui aveva la passione della cucina?
Prima no, adesso è fissato con il pollo fritto. È alla ricerca del pollo fritto perfetto.
Cos’è per lei la cucina coreana?
La cucina coreana per me è prima di tutto cibo sano. Alla base dell’alimentazione coreana c’è la medicina orientale secondo la quale il corpo si cura anche con il cibo e nulla in un piatto è lasciato al caso. Tutti i colori devono essere ben bilanciati, così come i sapori. Per me la cucina italiana è perfetta, voglio dare ai milanesi le nozioni della cucina delle mie radici, li voglio accompagnare in un percorso fatto di profumi e sapori senza esagerare, ad esempio, con l’aglio o con porzioni a cui i loro palati non sono abituati. Non voglio fare una cucina coreana per italiani, voglio semplicemente ingentilire alcune cose affinché la possano apprezzare appieno.
Qual è il suo piatto del cuore di Li-Sei?
Bibimbap per i colori, per le verdure e per i cereali. Io non metto solo riso bianco, aggiungo riso Venere, orzo, farro. La cucina coreana in questo somiglia un po’ alla cucina mediterranea di una volta, quando era ricca di cereali. Uso verdure di stagione e uso il più possibile prodotti biologici.
L’obiettivo di Okhee e di suo marito Kihyuk è quello di fare conoscere una cultura mista composta da quella coreana e da quella giapponese. I loro piatti sono influenzati da queste due culture simili per certi versi, ma anche molto diverse. Cercano di far convivere in ogni piatto la loro identità. Tengono molto anche all’atmosfera, qui ci sono oggetti coreani, giapponesi, italiani, nordici, tutto parla di loro. I piatti sono curati e preparati al momento con ingredienti estremamente freschi e ricercati.
Li-Sei Deli
Via Vigevano, 9 – Milano
tel. 02.4977 5083
http://www.lisei.it/