L’estate sta finendo e un anno se ne va… Ma la bella stagione non è ancora finita e, prima di salutare i pranzi e le cene all’aperto, possiamo sperimentare nuove esperienze open air, a contatto con la natura. Un’idea? Mangiare nell’orto. Sì, l’ultima tendenza bucolica, nonché l’evoluzione dei ristoranti con orto, è questa: gli indirizzi che danno la possibilità di assaporare una cucina a chilometro zero dal campo al piatto, immersi nel verde, tra una pianta di pomodori e un pero, tra insalatine e limoni. Dove mangiare negli orti? Ecco la nostra selezione di indirizzi da non perdere, in tutta Italia, tra classici e novità.
Mangiare negli orti: i ristoranti da non perdere
Tenuta Urbana, Brescia
Foto courtesy Tenuta Urbana
Un progetto nuovo quello di Tenuta Urbana a Brescia, che porta la vita di campagna in città. Un’attività che si fa in tre: ristorante, bottega e parco, capace di offrire un'esperienza immersiva in un contesto agricolo d’altri tempi, all’insegna della sostenibilità. La cucina dello chef Carmelo Ferrera, che propone menu pensati per esaltare le qualità degli ingredienti autoprodotti, si può gustare anche all’aperto, tra l’orto e il cortile. I piatti esprimono la filosofia del From Farm To Fork e sono studiati sul principio dell’economia circolare. Filiera cortissima e frutti a chilometro zero sono i diktat di questa giovane attività.
Cascina Lautier, Chieri (Torino)
Per un’esperienza nell’orto, in Piemonte c’è Cascina Lautier, a Chieri (Torino), che nel suo orto coltiva frutta e verdura di stagione, ma anche aromi, secondo i principi dell’agricoltura naturale e sinergica: tutti prodotti che diventano ingredienti dei piatti proposti. Per un’esperienza nel verde, immersiva e riservata, si possono prenotare tavoli privati. Sotto il pergolato, poi, c’è un desco in pietra che può ospitare fino a 14 commensali, mentre per le cene a lume di candela ci sono i gazebo del roseto. Tra i piatti, Sashimi di vitella chierese, mosto cotto e maionese al rafano e “Black Tajarin”, fave, seppia e timo limone.
Capogiro, Baja Sardinia (Sassari)
Foto courtesy 7Pines Resort Sardinia
Si chiama Capogiro il nuovo ristorante fine dining di 7Pines Resort Sardinia a Baja Sardinia, situato su un promontorio di 15 ettari di macchia mediterranea sul mare, a due passi dalla Costa Smeralda. Qui, su richiesta, si pranza e si cena nell’orto del resort, tra alberi di limone, rosmarino e ortaggi di stagione. La cucina è quella dell’executive chef campano Pasquale D’Ambrosio, che sull'isola porta un approccio sostenibile, sensibile agli sprechi e rispettoso del territorio. Tra i suoi signature dish, la Triglia in crosta di filindeu, pesto di melanzane e mandorle, maionese di lentisco e polvere di erbaceo marino. Il menu da assaporare nell’orto può essere concordato in base alle richieste e alle esigenze degli ospiti.
La Darbia, Lago d'Orta
Foto Instagram | La Darbia
Sul Lago d’Orta, ecco l’orto de La Darbia. Una struttura residenziale che consente a tutti, ospiti interni ed esterni, di sperimentare un’esperienza all’aperto. Un angolo di pace, con tanto di piscina, da cui ammirare il paesaggio lacustre e il Monte Rosa. Il giovane chef Matteo Monfrinotti propone una cucina di campagna, tra risotti e focacce homemade, accompagnate da ottime selezioni di formaggi e salumi.
Garbassu all’Orto, Varazze (Savona)
Foto Instagram | Garbassu all'Orto
Siamo a Castagnabuona, una frazione alta di Varazze (Savona) immersa nel verde. Ed è qui che Garbassu, storico e amato indirizzo della cittadina ligure, ha inaugurato a luglio Garbassu all’Orto: uno spazio dove si sta a tu per tu con la natura, che riflette il suo mood caratteristico, vintage e shabby chic, tra lampadari d’epoca, brocche d’antan, tavoli di recupero e lucine. Un luogo intimo e romantico, “adults only”, dove regna sovrana la piastra, per assaporare pesce e altre specialità del territorio. Niente primi piatti, ma focus su griglia e vegetali, per un'esperienza sotto le stelle from farm to table.
Erba Brusca, Milano
Un indirizzo ormai storico, un classico entrato a far parte dei must meneghini. Erba Brusca a Milano è “l’orto con cucina” della chef Alice Delcourt: un luogo dove si respira aria di campagna, dove non pare nemmeno di stare a poca distanza dai frequentatissimi Navigli. Il posto perfetto per sperimentare un approccio gastronomico attento alla provenienza delle materie prime e ai produttori, confortevole ma dal respiro internazionale. Quella della chef Delcourt è una cucina capace di coccolare corpo e spirito, tra verdure ed erbe aromatiche, ammirando piantine e scorci di verde… in piena città.
Garden Restaurant Byblos Art Hotel Villa Amistà, Corrubbio (Verona)
Il Byblos Art Hotel Villa Amistà di Corrubbio (Verona) ospita il ristorante Amistà, una stella Michelin. Ma nell’estate 2022 ha inaugurato anche il Garden Restaurant, per permettere agli ospiti di vivere un’esperienza d’autore en plein air, all’insegna della cucina comfort. Per chi vuole, su prenotazione e su richiesta, è possibile mangiare nel contesto tranquillo del frutteto: qui si fanno degustazioni di formaggi (affinati da Bernardinelli) e salumi artigianali del territorio della Valpolicella, firmati Ceradini. Un’esperienza gastronomica tra fichi, pesche, albicocche, susine e due filari di vigneto.
Baglio Occhipinti, Vittoria (Ragusa)
Foto Instagram | Baglio Occhipinti
“La tua fuga di campagna in Sicilia” recita il claim di Baglio Occhipinti a Vittoria, in provincia di Ragusa. Si pranza in vigna o nell’orto, assaporando i prodotti a chilometro zero da agricoltura biologica e le ricette di famiglia, tramandate da Rosaura a Fausta Occhipinti, che ruotano attorno ai sapori vegetali. Nell’orto si può pranzare, cenare, ma anche semplicemente ammirare il tramonto e rilassarsi, con un calice di vino in mano.