La pandemia ha senza dubbio accelerato processi già in atto, ma ci ha anche fatto capire che tutto, nel bene o nel male, è possibile. Fino a qualche mese fa, nessuno avrebbe immaginato così tanti sviluppi nell’ambito del delivery, con soluzioni sempre più creative e originali: l’emergenza ha fatto davvero da propulsore. Chi avrebbe mai pensato di vedere consegnati direttamente a casa i piatti già pronti (o da ultimare) di un grande chef, addirittura operativo in un’altra città? Così, quando ho scoperto che Franceschetta58, il bistrot a Modena di Massimo Bottura, avrebbe effettuato a Milano, dove vivo, un delivery pop up, non ci ho pensato due volte. E ho prenotato.
Montaggio: Anna Sara Bianconi
Food Consultant: Claudia Concas
Il delivery del bistrot di Massimo Bottura: Franceschetta58 At home
Si chiama Franceschetta58 At home il servizio di consegna a domicilio del bistrot modenese del Gruppo Francescana, che vede alla regia il giovane Francesco Vincenzi: lo chef, dopo dieci anni nella cucina dell’Osteria Francescana, oggi guida un team altrettanto giovane e creativo, che ama divertirsi e far divertire. Il servizio di delivery del bistrot modenese ora è disponibile in tutta Italia, con una selezione di grandi classici, dall’Emilia Burger ai Tortellini in crema di Parmigiano Reggiano.
Come funziona? Si prenota a inizio settimana sul sito di Franceschetta58, le spedizioni vengono consegnate entro due giorni, in tempo per rendere speciale il weekend. A breve, inoltre, sarà online anche il menu dedicato alle Feste, prenotabile entro il 20 dicembre. Si potrà specificare in quale periodo si preferisce riceverlo: un’idea perfetta per festeggiare il Capodanno, per esempio, se si chiede di ricevere il menu a fine dicembre, sotto data.
I piatti vanno assemblati a casa: la maggior parte degli ingredienti sono preparati a Modena, nella cucina di Franceschetta58, ma le ricette sono da ultimare o rifinire autonomamente. Lo spirito con cui dovete affrontare la realizzazione delle portate deve essere lo stesso che anima la brigata della Franceschetta58. A partire dalla voglia di divertirsi e di giocare con il cibo, lasciando la fantasia libera di dare un tocco creativo diverso, a seconda del proprio estro. Vi accorgerete che l’atto di cucinare, oltre a essere un bellissimo (e goloso) modo per passare il tempo, può rappresentare un mezzo per esprimere tutta la nostra personalità. Il vantaggio, in questo caso, è che - anche i meno abili ai fornelli - possono idealmente cimentarsi in un divertente e semplice passo a due gastronomico, con i ragazzi della Franceschetta58.
Il menu I love Modena di Franceschetta58 At home
Il menu di Franceschetta58 At home che ho ordinato per la mia cena speciale si chiama I love Modena. Come potete immaginare dal nome, è un omaggio alla città emiliana, ai suoi sapori, ai suoi prodotti e alle sue tradizioni.
Un percorso composto da quattro piatti da assemblare, con cotture e preparazioni da ultimare a casa. Inutile dire che, per una foodie come me, ospitare nella propria cucina gli ingredienti selezionati e preparati dallo staff del bistrot di Massimo Bottura, il secondo locale aperto dallo chef 3 stelle Michelin, ha rappresentato una grande emozione.
I quattro piatti ricomponibili (sì, proprio come i Lego) sono stati consegnati in due box. All’interno delle scatole, è stato facile associare i vari ingredienti conservati sottovuoto o in appositi contenitori alle singole ricette, grazie a un sistema di bollini colorati.
Per ogni piatto, Franceschetta58 At home fornisce un foglio con le indicazioni dettagliate, con tanto di procedimento step by step e illustrazioni. Insomma, un sistema a prova di neofita (e di buone forchette che non si applicano).
Scoprite il menu I love Modena con me.
Emilia Burger
Tutti gli ingredienti di un piatto iconico di Massimo Bottura, l’Emilia Burger, sul tavolo di casa mia: ecco cosa ho pensato, con un po’ di emozione, quando ho tirato fuori dal box l’occorrente per assemblarlo.
Si tratta di un hamburger di filetto di manzo, cotechino e Parmigiano Reggiano 24 mesi, accompagnato da una leggera salsa verde e dalla celebre maionese emulsionata con aceto balsamico Villa Manodori.
Per il primo piatto mi sono posta subito una domanda: come tagliare alla perfezione, esattamente a metà, il pane? Il consiglio è di procurarsi un coltello con la lama seghettata e di procedere con calma nell’incisione. Io, per l’emozione, credo di non aver diviso in due perfette metà il pane. Ma inutile dirvi che il risultato è stato comunque pazzesco: un hamburger gustoso e goloso, ma allo stesso tempo elegante ed equilibrato. Cosa chiedere di più? Evviva il maiale e il cotechino.
Fusilli, cavolo nero, maionese all'acciuga, pane piccante
Forse il piatto che più mi ha sorpreso del menu. Non tanto per la realizzazione, che è stata davvero semplice, quanto per l’effetto visivo finale. Chi avrebbe immaginato di ottenere un condimento avvolgente con la salsa al cavolo nero, e di finire sua maestà la pasta in maniera elegante, con la maionese?
Sì, i Fusilli al cavolo nero, maionese all’acciuga e pane piccante mi hanno stupita. La riuscita di questa portata sta proprio nella composizione del piatto: dovete immaginare di essere degli artisti e di dipingere la fondina come una tela.
Con il sac à poche realizzate piccoli spuntoni di maionese all’acciuga, distribuendoli in maniera equilibrata sulla pasta, e ultimate con una spolverata di mollica di pane piccante. Quest’ultimo passaggio mi fa viaggiare con spirito e palato, con il ricordo della mollica atturrata siciliana, ossia il pane grattugiato e saltato in padella, usato per condire la pasta con le sarde: un’usanza che deriva della “cucina povera” di una volta, quando si utilizzava il pane in mancanza del formaggio, per regalare al piatto gusto e sapidità.
Il risultato è un piatto moderno che prende per la gola tra note marine e piccanti, tra consistenze morbide e croccanti, che riporta la memoria a tradizioni antiche, capaci di unire tutta Italia.
Costoletta di maiale, salsa all'aceto balsamico, purè al tartufo nero e cavolo cappuccio
Il piatto del menu I love Modena più “complesso” da preparare, per i diversi passaggi, che sono comunque spiegati molto bene: short ribs di maiale da ultimare al forno laccandole con una salsa all'aceto balsamico. Attenzione a non commettere il mio errore: distrattamente, stavo per usare la salsa all’aceto balsamico al posto della laccatura.
Costoletta di maiale con salsa all’aceto balsamico, purè al tartufo nero e cavolo cappuccio è un piatto completo ed elegante, la versione gourmet e Made in Modena delle classiche bbq ribs, le costine di maiale alla griglia, solitamente condite con salsa barbecue in stile americano.
Ecco un altro esempio di ispirazione, contaminazione tra culture e rilettura: una ricetta saporita, che riprende la tradizione contadina del maiale e la impreziosisce con l’aroma di tartufo nel purè e con l’oro di Modena, ossia la salsa all’aceto balsamico.
Zuppa inglese
Per i palati pigri, senza dubbio il piatto migliore (si scherza, ovviamente). La super Zuppa Inglese della Franceschetta58 si prepara facilmente: “prendere un cucchiaio e mangiare!” recitano le istruzioni.
Godetevi a casa vostra una delle migliori interpretazioni di questo tipico e goloso dolce italiano, composto da pan di Spagna imbevuto nell’Alchermes, crema pasticciera e cioccolato.
Prima di mangiare, se vi fa piacere, non dimenticate di scattare una foto e di postarla sui social taggando Franceschetta58. E per coinvolgere tutti i sensi, udito compreso, potete ascoltare i podcast che raccontano alcuni piatti, e che danno voce alla sala della Franceschetta58 (la playlist è su Spotify).
Soddisfatta del delivery, penso che questa sia una di quelle piccole e inaspettate gioie che la difficile situazione che stiamo vivendo ha, paradossalmente, reso possibile.