Si è tenuta martedì 6 settembre la cena-evento orchestrata dallo chef Paolo Gramaglia, una stella Michelin al President di Pompei, che negli spazi di Villa Barbarich ha creato un menu con i piatti ispirati ai film italiani in concorso alla 79ª edizione del Festival del Cinema di Venezia che animerà il Lido fino a domani.
Ecco allora cinque piatti inediti che omaggiano le pellicole nostrane in gara per il Leone d’Oro alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia: creazioni nate sull’onda dell’impatto emotivo, delle sensazioni e della sorpresa, che scandiscono un percorso che segna una singolare assonanza tra portate e film.
Festival del Cinema di Venezia: i piatti ispirati ai film italiani in concorso
Il sipario si apre con un amuse-bouche dedicato a Il Signore delle Formiche (regia di Gianni Amelio): Tacos di limone con mantecato di dentice e merluzzo in salsa soar, uva passa e pinoli. Un piatto provocatorio che gioca sull’insolito twist dato dall’alternanza di acidità e dolcezza.
Bones and all (regia di Luca Guadagnino) è il film che ha ispirato l’antipasto: Baccalà in olio di cottura, salsa di pomodoro e ribes, con polvere di olive taggiasche e spuma di bruschetta. Un piatto che si ispira al viaggio on the road attraverso luoghi diversi, con protagonista un pesce cosmopolita, che attende i viandanti in ogni angolo del globo, che implica una ricchezza di cultura, di interpretazione e di tradizione.
Il primo piatto, invece, omaggia Chiara (regia di Susanna Nicchiarelli) e si ispira alla libertà di osare, di rompere le regole e di giocare con i contrasti per compiacere il palato. Ecco allora il Risotto in essenza di crostacei, con gamberi, limone, granita di riccio e carbone di lampone incentrato sulla sapidità dello iodio, data dalla cottura in acqua di mare, e sulla dolcezza fresca e pungente del lampone in carbone. Un tributo a due donne che hanno fatto della libertà il proprio dogma: la regista e Santa Chiara.
Il secondo è ispirato a Monica (regia di Andrea Pallaoro) e al suo viaggio introspettivo nella vita passata e presente: Spigola in cottura poché con salsa di scorzonera e lime, un piatto all’insegna dell’essenzialità e dell’arte della sottrazione.
Il pre-dessert si rifà a L’Immensità (regia di Emanuele Crialese) e preannuncia il finale del percorso gastronomico: l’Assoluto di mela verde, un sorbetto dalle note aspre e fresche che vuole evocare gli anni ‘70. L’epoca in cui è ambientata la pellicola viene ricordata con le tinte pop e brillanti come il verde acido e il sapore rock delle rivoluzioni culturali che hanno segnato una generazione.
Chi vincerà il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia 2022? Pare rispondere a questa domanda il dessert preparato a conclusione del percorso dallo chef Gramaglia, Di cioccolato in cioccolato: un dolce che vuole rappresentare il prestigioso premio, che verrà consegnato domani. Non resta che attendere la cerimonia di premiazione.
Tutte le foto sono di Matteo Dei Maddalena