L’estate se n’è andata e per il mondo della ristorazione inizia una nuova stagione. All’orizzonte ci sono inedite sfide professionali, grandi ritorni nel fine dining, ma anche notizie su trasferimenti di chef, cambi di regia e di location. L’autunno porta tantissime novità in Piemonte, dove lo chef Davide Scabin torna sulle scene gourmet.
Cosa bolle in pentola? Ecco tutto quello che dovete sapere nel bollettino d'autunno di Fine Dining Lovers.
Lorenzo Careggio è il nuovo chef della Rocca di Arignano

Foto courtesy Rocca di Arignano
Lo abbiamo conosciuto da Era Goffi a Torino, dove ha guidato la cucina per più di tre anni. Ora, Lorenzo Careggio, classe 1983, ha deciso di intraprendere un nuovo percorso e di accettare la proposta di Luca Veronelli ed Elsa Panini, proprietari della Rocca di Arignano, struttura di origini medievali nel Chierese, che ha riaperto le sue porte a giugno 2021, dopo 700 anni di chiusura, e dopo un restauro di ben sei anni. “Il progetto della Rocca di Arignano mi ha colpito sin dal primo giorno in cui l’ho visto e credo che abbia tutte le carte in regola per far parlare di sé più di quanto non stia già facendo ora. Non vedo l’ora di iniziare la mia avventura in questa realtà così particolare e così esclusiva nel panorama della ristorazione torinese”, dice Careggio, che debutterà l’1 ottobre nel ristorante interno alla Rocca di Arignano. “Con Lorenzo c’è stata un’intesa immediata. Ci ha colpito subito per la dinamica capacità di pensiero. Abbiamo immediatamente pensato che fosse la persona giusta per ereditare il testimone di Fabio Sgrò, che ringraziamo enormemente per il suo operato”, risponde la proprietà. La struttura si avvarrà ancora della consulenza dello chef stellato Ugo Alciati. Il menu? Si baserà sulla ricerca di ricette e tradizioni di un tempo, con piatti di impronta contemporanea, allo stesso tempo gustosi e di sostanza, annunciano. “Importante sarà il ruolo giocato dal pesce, unicamente di acqua dolce per il contesto geografico, e dai prodotti del territorio”, anticipa Careggio.
Davide Scabin al Ristorante Carignano di Torino

Foto courtesy Ristorante Carignano
Restiamo in Piemonte, per la precisione a Torino, dove Davide Scabin ha chiuso i battenti del bistrot QB all’interno del Mercato Centrale, per fare un grande annuncio: sarà alla regia del ristorante Carignano, una stella Michelin all'interno del Grand Hotel Sitea. È lui il nuovo executive chef della storica struttura, coadiuvato in cucina dai giovani Francesco Polimeni, già chef de cuisine, e da Kevin Gardini. Come lui stesso ci ha spiegato nel corso di un’intervista, studierà un menu nuovo, con alcuni dei suoi piatti iconici proposti a rotazione, ma non prima di novembre. “Ci sarà un mese di ambientazione, per cercare di arrivare con i primi di novembre con la carta nuova, tenendo in considerazione anche il lavoro dei due sous chef che hanno già impostato dei piatti", racconta.
Fabrizio Tesse atterra su La Pista al Lingotto di Torino

Foto courtesy La Pista
La notizia è strettamente collegata al paragrafo precedente: sì, perché Davide Scabin di fatto ha preso il posto di Fabrizio Tesse al Carignano di Torino. Lo chef, nato a Milano, ma di origini liguri, con il mese di settembre si è trasferito a La Pista, il ristorante sul tetto del Lingotto firmato Gerla 1927, che sorge in mezzo alla leggendaria pista di collaudo Fiat situata in cima all’ex complesso industriale, oggi trasformata nel giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40 mila piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse. Qui Tesse porta la sua idea di cucina, fatta di sapori riconoscibili, che tutti hanno nella memoria: un viaggio ispirato alle cucine liguri e piemontesi, contaminate dalle culture esotiche che ha conosciuto e amato in giro per il mondo. “Sono felice di iniziare questa nuova avventura con Gerla 1927 che rappresenta una sfida decisamente stimolante. La Pista è per me un luogo di grande ispirazione, dove si respira la storia di Torino, una città nella quale sono ospite, ma che mi fa sentire come a casa. Dopo il lockdown, mentre ero a caccia di nuove idee e nuovi stimoli, ho incontrato Roberto Munnia, un uomo che stimo molto perché fa succedere le cose. La sua voglia di investire e di credere in un progetto ambizioso di crescita mi ha conquistato e sono felice di far parte di questo progetto. Il primo menu sarà pronto il 18 ottobre”, racconta lo chef, che contaminerà con il suo stile tutti i locali di Gerla 1927.
Maicol Vitellozzi lascia Del Cambio e va al Sud

Foto Instagram | Maicol Vitellozzi
Alla Farmacia Del Cambio di Torino, costola dolce dello storico ristorante stellato Del Cambio, lo abbiamo amato tutti per aver contribuito alla causa della pasticceria. Il pastry chef di origini aretine Maicol Vitellozzi qui ha lasciato il segno, creando una delle sette meraviglie gastronomiche: il mitico crubik, l’unico croissant al mondo cubico, ispirato al cubo di Rubik, ripieno di crema pasticciera o cioccolato. Lui stesso, sui social, ha annunciato che lascerà la città piemontese per una nuova avventura: “Eccomi qua… dopo otto anni, è arrivato il momento di salutarci. Sono arrivato dalla piccola Arezzo a Torino con tanta voglia di fare, imparare, dare una svolta al mio futuro e, grazie a tanta determinazione, sono riuscito a raggiungere risultati che non avrei mai immaginato. Sono molto felice che, grazie al team con cui ho lavorato, la Farmacia Del Cambio sia diventata un luogo importante e di riferimento per la città, una meta in cui i turisti non possono non fermarsi a godere delle nostre creazioni. Del Cambio rappresenta per me casa, famiglia, prima che luogo di lavoro… abbiamo sofferto, discusso, sbagliato, creato, abbiamo raggiunto degli ottimi traguardi, superato momenti difficili, senza mai tirarci indietro! Questa esperienza mi ha fatto crescere dal punto di vista professionale e da quello umano. Grazie a Chef Baronetto che mi ha supportato, mi ha trasmesso valori importanti e mi ha aiutato a crescere prima da uomo e poi da professionista. Grazie al Direttore, il signor Sacco: persona unica, affidabile, generosa e ricca di cultura, colui che conosce ogni singolo angolo di questo magico posto, e che ha sempre una buona parola per tutti!”. La nuova casa di Vitellozzi? Non è ancora ufficiale, ma sappiamo che Maicol, da ottobre, lavorerà in una pasticceria del sud Italia unica nel suo genere, accanto a un fuoriclasse della lievitazione.
Nuova location per Euthalia a San Giacomo di Roburent

Foto courtesy Ristorante Euthalia
Una nuova avventura anche per lo chef Gian Michele Galliano, a San Giacomo di Roburent (Cuneo): è tornato qui, nel paese dove è cresciuto e vissuto, dove è stato aperto lo Chalet con il Ristorante Euthalia. Pronto ad affrontare il progetto inedito, con una nuova consapevolezza acquisita con gli anni, ha creato il suo orto di erbe aromatiche e spontanee, per avviare una cucina del territorio, fatta di sapori di montagna, leggera ed elegante, che si rifà ai ricordi di infanzia: una chiave di interpretazione “alpina” della tavola, non priva di contaminazioni. “Amo dare vita a piatti che possono arrivare da tutto il mondo ma che trasmettono i sapori e i profumi del territorio”, racconta lo chef.
Federico Graziani arriva al Salotto di Adelaide

Il Salotto di Adelaide, lounge bar dell'hotel Vilòn a Roma, da ottobre annuncia una nuova regia dietro il bancone. Qui è appena arrivato a dosare, pestare, shakerare Federico Graziani, che molti ricorderanno al Ru.De.Centocelle, street bar di forte sperimentazione e successo.
Classe 1997, grande estro nel bere miscelato, la sua è una mixology di ricerca che si contraddistingue per ingredienti e tecniche all'avanguardia, drink puliti e minimal, abbinamenti inusuali, che talvolta strizzano l'occhio alla cucina, come sempre più spesso accade. L'annuncio ufficiale del suo arrivo avverrà iil 20 ottobre, in occasione di una serata speciale con ospite il pluripremiato bartender Oscar Quagliarini.