Ha conquistato Milano, Torino, poi Roma, Bologna. E ora sta per approdare pure a Napoli, in piazza Vittoria 6, vicino al Lungomare Caracciolo. Pescaria, insegna pugliese che ormai è sinonimo di panini di mare, inaugurerà ufficialmente il 25 febbraio nella città partenopea. Aprirà - compatibilmente con la normativa vigente - con servizio al tavolo dalle 12 alle 18 e con delivery e take away dalle 12 alle 22. Il fast food di qualità a tema ittico nato a Polignano a Mare, vicino a Bari, giunge così al settimo punto vendita in Italia.
Pescaria, il concept e la location
Il primo Pescaria è nato nel 2015 nel cuore della provincia barese, grazie a Bartolo L’Abbate, commerciante ittico di lunga esperienza che ha trasformato l’amore per il mare in una scelta di vita. Un lavoro di squadra ha decretato, poi, la fortuna del brand.
Nel team anche lo chef Lucio Mele (Bib Gourmand nel 2012 a soli 32 anni) e l’agenzia di marketing Brainpull guidata da Domingo Iudice (co-fondatore di Pescaria, segnalato tra i 100 direttori marketing italiani di successo da Forbes), che ha decisamente trasformato la comunicazione dei panini di mare, creando vere e proprie icone.
Se nel 2016 è stata inaugurata la prima sede di Pescaria a Milano in via Bonnet, nel 2018 è arrivato il secondo store in via Solari e nel 2019 quello di Torino, in uno spazio su due piani in Piazza Carignano, poi Roma e Bologna.
Lo stile della location riprende i motivi ricorrenti marinari, in pieno stile Pescaria: le cementine in ceramica che si rifanno ai colori delle case dei pescatori, bianche e celesti, i tavoli ed elementi in legno, oltre a dettagli che riprendono le reti e le lampade che riportano alla vita di mare, sulle barche dei pescatori.
Pescaria, la proposta gastronomica
La proposta gastronomica vede primeggiare, naturalmente, i panini di pesce ormai iconici. Ma in menu non mancano i crudi di mare, dalle ostriche alle cozze pelose, dalle tagliatelle di seppia ai gamberi. Ci sono anche le tartare di salmone, di tonno e di gamberi), oltre alle insalate.
Per quanto riguarda invece il pesce cotto, ecco le fritture: dal Fish & Chips alla paranza, dalle alici alle polpette di crostacei, passando per la classica frittura mista.
I panini di pesce, veri e propri cult, spaziano dal tipico pugliese Polpo fritto, con polpo fritto, appunto, rape, aglio e olio, mosto cotto di fichi, ricotta e pepe, olio alle alici al panino Gamberoni al ghiaccio, preparato con i crostacei leggermente bolliti, melanzana infornata, fiordilatte, pancetta di Santoro, chips di patate, rucola fresca, salsa homemade con ketchup e maionese della casa.
Tra le novità della proposta gastronomica, ecco pesci come ombrina, orata, spigola Cromaris e Cobia (un pesce bianco allevato in ambienti sostenibili, privi di stress, di ormoni, di coloranti o pesticidi).
Un plauso va infatti alla sostenibilità di Pescaria: i fondatori, oltre ad aver adottato pratiche “green” come la riduzione del tasso di spreco inferiore al 5%, hanno anche aderito al Sustainable Restaurant Program, ottenendo il certificato Friend of the Sea, che promuove le buone pratiche di consumo ecosostenibile del pesce e sostiene le attività di pesca e acquacoltura certificate.