Affascina non poco e trasporta, con un’allure raffinata e salottiera, nel cuore gourmet della Città Eterna. Il ristorante Adelaide, all’interno del Vilòn, hotel cinque stelle lusso che sorge in un’ala di Palazzo Borghese, nel Rione Campo Marzio a Roma, è una delle novità capitoline più piacevoli dell’ultimo anno.
Non solo per la cucina di ispirazione mediterranea dello chef Gabriele Muro, 37 anni, originario di Procida, ma anche per l’atmosfera accogliente e il mood rilassato e chic allo stesso tempo, che solo il vero lusso può dare e trasmettere.
Una location bella e ospitale, arredata come una casa di charme, che appaga in primis la vista. Da scoprire, perché no, durante un romantico tête-à-tête.
Ristorante Adelaide a Roma, la location
Foto Piotr Arnoldes
La storia qui si tocca con mano. Il Vilòn si affaccia sul giardino segreto di Palazzo Borghese, con tanto di mascheroni rinascimentali e fontane, e occupa l’ala di questa dimora storica seicentesca conosciuta come la "casa annessa al Palazzo Borghese".
Un’ala che nel 1841, per volere della Principessa Adelaide Borghese de la Roche Foucauld, moglie del Principe Scipione Borghese, divenne la prima scuola dove "educare quelle bambine meno fortunate a quell'onestà di modi, atti e pensieri che le avrebbe distinte per la loro eleganza". Un personaggio che il ristorante omaggia nel nome, a ricordo della sua grazia e della sua accoglienza.
Foto Stefano Scatà
Intimo, elegante e senza tempo, il ristorante è un felice inno alla grazia e all’ospitalità. Teatro di uno stile raffinatamente eclettico, che cattura lo sguardo con tessuti, marmi, carte da parati e colori vividi, a partire dal blu intenso.
Lo spazio, che vive di dettagli moderni e suggestioni aristocratiche, è stato concepito da tre figure: dallo scenografo Paolo Bonfini, dal fotografo Massimo Listri che ha scelto i quadri dell’hotel e dall’interior designer Giampiero Panepinto. Il risultato? Una location unica, raccolta e romantica, che merita di essere vissuta e scoperta.
Gli amanti dello stile rétro, poi, apprezzeranno la preziosa mise en place, dove non mancano i richiami vintage dei piatti decorati Richard Ginori.
Ristorante Adelaide a Roma, il menu
La regia in cucina è affidata al giovane Gabriele Muro, procidano che non dimentica le proprie origini, forte delle passate esperienze al Joia di Milano, al Ramòn Freixa di Madrid e da Achilli al Parlamento.
Foto Piotr Arnoides
E che omaggia il Mediterraneo e i suoi sapori in un menu che celebra il Mare Nostrum e i suoi profumi, con patti che non fanno sconti sull’impatto estetico, rielaborando in una leggera chiave creativa i prodotti della tradizione del Sud.
Il menu non dimentica di celebrare la tradizione capitolina, con un’intera sezione - Tentazioni Romane - dedicata “ai piatti che hanno reso famosa Roma nel mondo, cucinati secondo le ricette originali”, con la “sacra trinità” costituita da Spaghetti Cacio e Pepe, Rigatoni alla Carbonara e Bucatini all’Amatriciana.
Nel menu alla carta non mancano i rimandi alla Città Eterna come ne Il più Gnocco de Roma, uno Gnocco ripieno di Cacio e Pepe, Zucchine Romanesche e Ricci di Mare. Per avere un’idea completa dello stile di Muro, che non nasconde il suo tocco campano, c’è il Menu degustazione di cinque portate (80 euro).
Ecco allora Quell’estate a Procida, ossia Ravioli ripieni di Bufala, Acqua di Pomodoro e Basilico, preceduto da Alice nell’Orto delle meraviglie, una bellissima tavolozza di Pane al Burro, Alici, Peperoncini verdi e Burrata che avvia le danze.
E ancora, immancabile la pasta lunga: Ajo e Ojo, ossia Spaghettoni di Gragnano, Aglio, Olio Evo, Baccalà e mollica di Pane tostata. Per continuare con Cotto ma non troppo, ovvero Pescato del giorno crudo e cotto, con crema di Zucchine, Fiori di zucca e Aglio nero.
Si chiude in bellezza con il lievitato dolce della tradizione campana per eccellenza, il Babà, che viene presentato con Gelato al Fior di latte e composta ai Frutti di Bosco. E con la piccola pasticceria, firmata dal giovane pastry chef Andrea De Benedetto.
Ristorante Adelaide - Hotel Vilòn
Via dell'Arancio 69, Roma
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