Estate ricca di novità per Roberto Okabe. Lo chef di Finger's Garden è impegnato su più fronti. Dal sushi bar all'interno di TAM al Finger's Beach, ce li racconta in quest'intervista a Fine Dining Lovers.
Partiamo dalla bella novità di Milano: apre un sushi bar al TAM Teatro Arcimboldi Milano. Da dove ha origine questo progetto?
Nasce dalla stima reciproca che mi lega da anni a Gianmario Longoni, direttore artistico del Teatro Arcimboldi Milano. Ho conosciuto Gianmario quando abitavo in via Solferino, a pochi passi dall’ex Teatro Smeraldo di cui Longoni era direttore artistico. Mi accorsi subito di quanto fosse una persona visionaria. Siamo diventati amici e non abbiamo mai smesso di frequentarci. Quando è diventato direttore artistico del TAM ha subito pensato di coinvolgermi.
Tre proposte imperdibili che bisogna provare nel nuovo sushi bar?
Il pubblico del teatro è molto vario, si passa dai giovanissimi a un pubblico più adulto e per questo motivo bisogna trovare i giusti piatti che possano accontentare tutti. L’esigenza comune però è una: trovare qualcosa di veloce e buono. Ovviamente nel menu non mancheranno i rolls creativi di Finger’s ma ci saranno anche pietanze cucinate come gli udon.
E il Finger's Garden? Quali novità ha pensato per il suo ristorante?
La pandemia è stata un lungo periodo di riflessione. Mi sono dedicato al rinnovamento degli spazi verdi e del nostro giardino. Contemporaneamente ho lavorato anche sulla proposta gastronomica, creando piatti nuovi e nuove ricette.
Ha percepito dei cambiamenti nelle esigenze e nelle richieste della sua clientela in questo momento così delicato?
Ho notato cambiamenti nell’aspettativa dei clienti rispetto all’esperienza al Finger’s: nei primi giorni dopo la riapertura le persone non venivano solo per mangiare da ma anche - anzi soprattutto - per festeggiare. Ho visto la felicità sui loro volti. Noi abbiamo dedicato ancora più attenzione e cura ai nostri ospiti, i quali a loro volta si sono dimostrati più flessibili per quanto riguarda orari o attese.
Con la pandemia ha pensato a diverse iniziative per mantenere viva l’attività. Come ha risposto la clientela, abituata a venirla a trovare nel suo ristorante carico d’atmosfera?
Sicuramente il delivery è stato un supporto fondamentale ed è risultato un modo alternativo per soddisfare comunque i clienti. Credo sia stato un periodo molto difficile per tutti, con la riapertura però abbiamo l'entusiasmo nei nostri ospiti. Non vedevano l’ora di tornare da noi e questa è la cosa più importante.
Ha riaperto i battenti anche Finger’s Porto Cervo.
Abbiamo aperto l’11 giugno. C’è stata da subito una grande affluenza, quasi inaspettata, che siamo comunque riusciti a gestire al meglio. Luglio si è rivelato al contrario un mese piuttosto calmo ma siamo sicuri che agosto e settembre ci daranno un gran da fare.
Ma c'è anche un'altra grande novità che riguarda la Sardegna...
Sì, l’apertura di Finger’s Beach. Uno stabilimento balneare con una sessantina di ombrelloni, pedane riservate dotate di maxi-lettini, pontile per l’ormeggio delle barche, campo da footvolley. E naturalmente ristorante e cocktail bar, con una proposta casual per il pranzo e l'aperitivo. La spiaggia è quella di Porto Sole a Baja Sardinia. Qui facciamo rolls, nigiri, uramaki, sashimi e tartare ma anche pesce alla griglia e piatti della cucina tradizionale giapponese rivisitata Come i somen, vermicelli in brodo freddo con verdure in tempura, uova di quaglia e ricci di mare. E poi ancora crudité di mare e plateaux di ostriche, per accompagnare drink e cocktail da sorseggiare al tramonto davanti al mare.