Giovane e con già una serie di importanti titoli portati a casa. Il campano Salvatore Lioniello è pronto ad aprire a fine agosto la sua nuova pizzeria a Napoli.
Ecco cos'ha raccontato a Fine Dining Lovers.
Quando è nata la sua passione per la pizza?
Mi sono avvicinato al mondo della pizza in modo davvero atipico. Anni fa mio padre si ammalò gravamente, io sapevo che il suo sogno era sempre stato quello di vedermi dietro il bancone a fare le pizze, magari nella mia pizzeria, in un progetto che potesse riunione tutta la famiglia. Per questo ho iniziato a imparare l'arte della pizza, per emozionarlo e renderlo orgoglioso. La mia passione è nata dopo, lentamente, quando ho capito quante soddisfazione questo mondo è capace di darti.
C'è un episiodio che più di tutti gli altri ha segnato la sua carriera?
Sicuramente quando, nel 2014, sono stato premiato al mondiale di Parma nel 2014 per la miglior pizza in teglia. È stata una svolta personale e professionale...
Ce la descriva: le tre caratteristiche principali della sua pizza?
Buona, fragrante e con la giusta consistenza.
Sta per aprire la sua nuova pizzeria. Cosa ci può anticipare di questo progetto?
Si chiamerà semplicemente Pizzeria Da Lioniello e proporrà esattamente la mia concezione di pizzeria, di accoglienza. È un locale di 500 mq e 150 coperti i colori bianco e nero si alterneranno all'oro, che vuole richiamare la spiga di grano. Per la proposta gastronomica abbiamo previsto la collaborazione di alcuni chef, tra cui Domenico Iavarone. E poi ci sono le nostre pizze "diverse", con accostamenti insoliti e audaci, alcune già apprezzate dai clienti nella mia precedente pizzeria, altre assolutamente inedite. Del forno si occupa mio fratello, che è anche il mio braccio destro.
Che pizza suggerirebbe al cliente che verrà a trovarla per la prima volta nel nuovo locale?
Noi utilizziamo molto, quando è stagione, la zucca. Una mia pizza che ha sempre riscosso grande successo e che sarà presente anche nel nuovo locale sarà la Pizza con crema di zucca, melanzane arrostite, salsiccia di maialino nero e provola di Agerola.
Quale consiglio darebbe ad un giovane che vuole muovere i primi passi nel mondo della ristorazione e della pizza?
In primis di restare sempre umili, oggi chi lavora nella ristorazione ha i riflettori puntati e non bisogna montarsi la testa. Poi di cercare di diversificarsi in modo spontaneo, di non limitarsi a riprodurre "quello che funziona" ma nemmeno a cercare esasperatamente qualcosa di eccezionale: semplicemente trovare la propria idea di pizza, di ristorazione e portarla avanti con decisione.