Visti un tempo come una leccornia da consumare solo in determinate ricorrenze, i semi si stanno diffondendo nella cultura culinaria non solo come raffinati ingredienti, ma anche come veri e propri concentrati di salute.
Gusto e benessere in un solo alimento: quale migliore motivo per approfondire la loro conoscenza dal punto di vista scientifico?
COSA SONO I SEMI
Ovviamente non ci riferiamo a tutti i semi, che sono così diversi tra loro da riempire libri e libri di descrizioni, ma a quelli edibili più comuni: noci, mandorle, lino, girasole, sesamo e i loro parenti più stretti.
Dal punto di vista biologico, il seme è il mezzo di propagazione delle piante spermatophyta, caratterizzate proprio dalla sua presenza. Si forma grazie alla trasformazione di un ovulo fecondato e, in genere, si sviluppa sulla pianta madre.
Di solito il seme è formato da tre elementi: l’embrione, da cui poi si sviluppa la pianta; il tessuto nutritivo e i tegumenti, cioè le parti che proteggono il seme. Dal punto di vista culinario l’elemento che più ci interessa è il tessuto nutritivo.
SEMI IN CUCINA: I BENEFICI PER LA SALUTE
Ricco di sostanze di riserva, è composto in genere da zuccheri, lipidi e proteine. In più, molti minerali e oligoelementi come ferro, magnesio, potassio, zinco, rame e selenio. E poi vitamine (A, E e alcune del gruppo B), e soprattutto grassi.
Vi siete spaventati di fronte alla parola “grassi”? Non dovreste, perché parliamo di acidi grassi Omega 3 e Omega 6, vale a dire quelli necessari per mantenere in forma cuore, sistema circolatorio e immunitario.
PERCHÈ USARE I SEMI IN CUCINA FA BENE
Un regolare consumo di semi, infatti, porta numerosi vantaggi. Oltre che per il cuore, anche per la salute dell’intestino, aiutando a prevenire il cancro al colon; ma anche delle ossa, per via dell’abbondante presenza di calcio.
Vi siete convinti della bontà, in tutti i sensi, dei semi? Bene, adesso vediamo quali sono i “super-semi” da preferire.
I SEMI DA PREFERIRE
Gli esperti parlano spesso dei “fantastici sei”, includendo canapa, chia, zucca, sesamo, girasole e lino. A questi, tuttavia, va aggiunta per lo meno la noce. Che, sorpresa, non è propriamente un seme. La parte edibile, infatti, contiene sia frutto che seme. Questo non toglie nulla alle sue favolose proprietà: pensate che uno studio condotto dall’Universitat Rovira i Virgili de Terragona, su 7000 persone di ambo i sessi, tra i 55 e i 90 ani, ha dimostrato che chi consuma abitualmente noci riduce del 40% il rischio di contrarre il cancro e del 55% le malattie cardiovascolari.
Merito dell’altissimo contenuto in Omega 3 e in Vitamine, in particolare E, B2 e B9.
Nella nostra alimentazione, dunque, non dovremmo mai far mancare tanti, ottimi semi, anche se occorre seguire qualche suggerimento.
COME MANGIARE I SEMI
Innanzitutto, cercate di utilizzarli da crudi, perché a contatto con calore elevato, ad esempio per tostarli, perdono parte delle loro proprietà. Non solo: la tostatura fa rima con salatura, e non è il caso di rovinare i benefici per il cuore con un eccesso di sale… A parte una golosa eccezione, che vedremo tra poco. Ecco, dunque, che il migliore utilizzo dei semi è nelle insalate.
Aggiungetene in abbondanza, miscelando quelli di cui abbiamo parlato, e utilizzate del buon olio di oliva. In un’insalata come questa c’è davvero tutto quel che serve per dare una marcia in più alla vostra salute. E che gusto!
Se invece ogni tanto volete togliervi uno sfizio, ecco una ricetta facile e veloce, ma comunque sana: gettate una manciata di semi su una padella antiaderente già calda, aggiungete qualche granello di sale affumicato, pepe di cayenna e paprika, e “saltateli”. Serviteli caldi in coni di carta oleosa, per creare un ottimo stuzzichino da accompagnare con l’aperitivo. Sentirete che bontà!
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