È un alimento affascinante, la pizza. È iconico, è gustoso. Sa mettere d’accordo un po’ tutti, grandi e piccini, sebbene divisi in “fazioni”. C’è chi la richiede rigorosamente napoletana, con quel cornicione alto e gli ingredienti semplici; e c’è chi, invece, la preferisce croccante e sottile. Comunque la si preferisca, c’è poco da fare: dopo un po’ che ci si trova all’estero, la voglia di pizza arriva. Ed ecco che, sul web, si va in cerca della miglior pizzeria italiana della zona. Imitata in tutto il mondo, proposta in migliaia di varianti e culla di sperimentazioni, la pizza ha un’origine antica e affascinante. Lo sapevi, ad esempio, che la pizza Margherita si chiama così in onore della Regina Margherita di Savoia? A inventarla fu il pizzaiolo Raffaele Esposito, che scelse di rappresentare il vessillo tricolore con la mozzarella (bianco), il pomodoro (rosso) e il basilico (verde). Tradizionalista fedele, amante degli accostamenti arditi e decisamente coraggioso, qualunque sia la tua attitudine non temere: troverai ricette di pizza che fanno al caso tuo.
Pizza napoletana
Regina delle pizze, la pizza napoletana è pura arte. La si riconosce al primo sguardo: patrimonio immateriale dell’umanità secondo l’UNESCO, specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ha pasta morbida e sottile ma bordi alti. Preparala se hai un po’ di dimestichezza con le pizze homemade, e se ami i gusti classici. La pizza napoletana per antonomasia prevede infatti due sole combinazioni d’ingredienti: pomodoro, aglio, origano e olio (pizza marinara) oppure pomodoro, mozzarella a listelli, mozzarella di bufala campana a cubetti, olio e basilico (pizza margherita).
Pizza integrale
Se sei in cerca di una variante rispetto alla pizza tradizionale, più leggera e digeribile (e meno attentatrice della linea!), prepara la pizza integrale: ti basterà scegliere della farina integrale per farcirla poi come preferisci, seguendo le ricette classiche o selezionando ingredienti ipocalorici. Qualche idea per una pizza integrale, ma speciale? Cimentati nella pizza Cetara, con pomodorini rossi del Piennolo e acciughe di Cetara. O nella pizza clorofilla, con cavolo lavagnino, erbe spontanee, porri, burrata di Andria e mozzarella fiordilatte.
Pizza fritta
Vuoi portare in tavola la più golosa, tra le ricette di pizza? Scegli la pizza fritta. Che non sarà dietetica ma… vuoi mettere il gusto? Tipica della Campania (ma la si trova anche nel Lazio, in Sicilia e in Puglia), è una sorta di calzone fritto farcito tipicamente con ricotta, provola e ciccioli (o salame napoletano). Ma tu potrai metterci quel che meglio credi. Nel Lazio, invece, la pizza fritta non ha ripieno. È una sorta di gnocco fritto in formato maxi, perfetto per accompagnare l’affettato. E, se proprio vuoi strafare, puoi preparare una golosissima versione dolce, con crema di nocciole e zucchero a velo.
Pizza vegetariana e vegana
Non deve per forza avere la mozzarella una pizza, per essere buona. E non deve necessariamente essere farcita con affettati & co. Con un po’ di creatività, puoi portare in tavola una pizza vegetariana che saprà convincere anche i meno salutisti. Se ami le ricette semplici, ad esempio, puoi puntare sulla pizza puttanesca (ispirata all’omonima pasta). Impasto di farina integrale, farcitura a base di pomodorini piennoli del Vesuvio e olive caiazzane, e completamento con pinoli e capperi di Salina, per una preparazione semplice e chic. Oppure, puoi utilizzare ingredienti alternativi come la mozzarella di latte di soia, da abbinare a verdure di stagione grigliate o cotte in padella, funghi, affettati vegani e persino frutta secca.
Pinsa romana
Hai mai sentito parlare della pinsa romana? È una speciale variante della pizza, una focaccia salata d’origine laziale. La si conosceva già nell’Antica Roma e, oggi, è proposta da molte trattorie come accompagnamento per salumi e formaggi. Per prepararla è necessario usare un mix di farine (di miglio, d’orzo, di farro), aggiungervi sale ed erbe aromatiche, e condirla con ciò che suggerisce la fantasia.
Pizza gourmet
Di’ la verità: una volta apprese le basi, ci hai decisamente preso gusto. Bene. È ora di accantonare margherite & co. per portare in tavola una pizza gourmet. Attenzione, però: sebbene questa si presti alla sperimentazione, è necessario studiare bene gli accostamenti per evitare di servire pizze poco armoniche o spiacevoli al gusto. Per non sbagliare, copia i grandi chef. La pizza Lumbard con carpaccio di polenta e Strachitunt Dop, la pizza “Il maiale ubriaco” con provola di Agerola e pancetta di maiale affumicata, la pizza Pausa caffè con guanciale di suino nero dei Nebrodi e caffè: ricette straordinarie, che stupiranno i tuoi ospiti. E che ti faranno risplendere d’orgoglio.