Estate significa mare e mare significa pesce. È quel periodo dell’anno dove si sognano un bagno in mare e una buona cena di pesce fresco con vista sulla spiaggia. Ma come fare se si è ancora confinati nel caldo della città e si ha voglia di mangiare dell’ottimo pescato?
Abbiamo raccolto i dieci (più due) ristoranti di pesce a Roma dove gustarsi piatti di crudo, proposte gourmet o più easy. Per essere con i piedi tra le meraviglie della capitale, ma con la testa e il palato in riva al mare.
La Santeria di Mare
Crudo, cotto, zuppe, una selezione accurata di vini naturali e, ogni giorno, un racconto diverso. Concreto e immaginifico. La Santeria di Mare ha aperto da meno di un anno e già si è guadagnata il suo posto tra le realtà più piacevoli di Roma.
La cucina è nelle mani del giovanissimo Leonardo Tocchi, che da quando ha iniziato ha fatto passi da gigante. I salumi di mare, le paste, la scarpetta ripiena dei sughi della tradizione e le ostriche con cura sono gli ingredienti che fanno della Santeria di Mare il posto giusto per mangiare pesce a Roma.
Cosa: La Santeria di Mare
Dove: Via del Pigneto, 209 Roma
Info: Sito
La Pesceria
La Pesceria - Facebook
A due passi da Piazza Re di Roma e quattro dalla basilica di San Giovanni, può capitare di imbattersi in una piccola vetrina con del pesce fresco in esposizione. Ristopescheria: è così che si fa chiamare questo piccolissimo locale dove si possono trovare il pesce in vendita al chilo e piatti fatti con quello stesso pesce. Ottimi il Fritto di paranza e i crudi. Consigliato per un aperitivo come in riva al mare o per una cena raccolta. Non è solo delizioso il luogo, lo è anche il cibo.
Cosa: La Pesceria
Dove: Via Appia Nuova, 234 Roma
Info: Sito
Trattoria del Pesce
Non vi fate ingannare dal colle della silenziosa Monteverde. Alla Trattoria del Pesce si fa sul serio. Emblema cittadino dell’espressione del pescato laziale, da queste parti si può trovare tanto la tradizione, come lo scialatiello acqua e farina allo scoglio e pomodorino fresco, quanto la rivisitazione e l’azzardo con le materie prime del mare vicino, come lo Spaghettone di Gragnano con alici fresche di Ponza e pecorino romano. O il Barattolo di pesce azzurro cotto a bassa temperatura con salsa di piselli, pomodoro concassea, olive taggiasche e basilico. La selezione di crudi è ampia e si possono trovare anche ricci di mare. I secondi spaziano dal pesce azzurro a buone proposte dalla griglia.
Prezzi onesti, ottimo pesce, piacevole il servizio. Tutto quello che serve, insomma.
Cosa: La Trattoria del Pesce
Dove: Via Folco Portinari, 27 Roma
Info: Sito
Acquolina
Dopo la sconparsa dello chef Alessandro Narducci, a tenere le redini della cucina c’è Angelo Troiani, del Convivio Troiani, che di Alessandro è stato maestro di fornelli. All’interno dell’hotel The First si consumano due menù degustazione pensati per godere di una serata impeccabile.
Sono il frutto dei pensieri e della storia di chef Narducci, che seppur giovane, ha un'ottima mano.
C’è il menù Classici con il Cocktail di Gamberi al Contrario, l’Ajo e Ojo con gamberi e pecorino, limone e menta romana e il polpo alla seconda con una finta maionese, lamponi e mele.
E poi c’è il menù Alessandro Narducci (135 euro), dove si esprime la voglia di giocare con il palato attraverso il pesce (e non solo): 9 portate che vanno dal Made In Italy, cioè semplicissimo e ottimo pane al pomodoro, alla Triglia con cacciatoria di ricci e prosciutto crudo, passando per il Carpaccio 37.1 di gambero rosso e nduja e il Tagliolino con canocchie e talli d’aglio.
Se le portate di un degustazione non sono quello che volete, c’è anche una carta abbastanza ampia da cui poter attingere sbagliando difficilmente.
Acquolina è un consiglio per voi, che amate il buon mangiare e un augurio per loro, che sono sicuro sapranno guardare al futuro con il sorriso.
Cosa: Acquolina
Dove: Via del Vantaggio, 14 Roma
Info: Sito
Banchina 63
Il quartiere Prati, accanto al Vaticano,è risorto in modo così rapido e valido. Negli ultimi tre anni, il numero dei locali ben fatti in questo quartiere è aumentato nel modo giusto.
Tra gli ultimi arrivati da segnalare c’è sicuramente Banchina 63, ristorante di pesce attento a qualità, prezzo ed estetica.
I banconi sono due: uno per i cocktail (validi), uno per i crudi. E che crudi. Tartare, chevice, tutto del pescato del giorno e la chicca dei gamberi rossi di Mazara che arrivano dall’area di pesca migliore e si sciolgono appena entrano in bocca.
Si può consumare in velocità, magari per un aperitivo a base di ostriche nella prima saletta, oppure sedersi comodamente ai tavoli del ristorante. I primi sono semplici come lo Spaghettone Burro e Alici del Cantabrico, i secondi sono buoni, come il Polpo arrostito con crema di legumi piccante. Nota di merito per i burger - che ci stanno sempre bene - e i dolci, incredibilmente buoni.
Insomma, se siete da queste parti un salto fossi in voi lo farei. Non ne uscirete affatto delusi.
Cosa: Banchina 63
Dove: Via Emilio Faà di Bruno, 63 Roma
Info: Sito
Baccano
Chi ha detto che non si può mangiare come si deve nel pieno centro di Roma? Accanto alla Fontana di Trevi, tra uno slalom di turisti e un altro, Baccano è un indirizzo ormai consolidato.
Impossibile non notare le sue vetrine con il piccolo banco del pesce appena staccato che dà sul passeggio, così come gli interni in stile bistrot parigino e il pane fresco che riempie gli scaffali quasi fossero libri. Qui è possibile sbizzarrirsi: brunch, pranzo, aperitivo e cena ne fanno un locale completo.
Si possono trovare piatti ben cucinati o semplici crudi. Più che i soliti primi, da Baccano a farla da padrone sono i secondi e gli antipasti. Non solo pesce, ma quello che c’è vale la candela. Quindi si può optare per un Baccalà confit con i mange-tout e caviale di melanzana, per un souté di cozze o la più complessa Rana pescatrice fritta all’olio di cocco e avena con hummus di rape rosse.
La chicca è il Bar à Huîtres, dedicato alle ostriche e ai frutti di mare. Tre piatti di crudi misti - dalla tartare al gambero - e quei piatti di ostriche e tartufi di mare che fanno gola solo a sentirli. Se siete affaticati dalla camminata in centro e volete rilassarvi come foste a Parigi, è il posto che fa per voi.
Cosa: Baccano
Dove: Via delle Muratte, 23 Roma
Info: Sito
Il Tino e QuarantunoDodici
Bisogna metterli insieme perché respirano insieme. Come due polmoni di una stessa creatura. Se il Tino è il ristorante che ha preso e mantenuto la stella nel corso degli anni, QuarantunoDodici è il bistrot di mare al piano terra.
All’interno di un cantiere navale di Fiumicino, appena fuori Roma, questi due ristoranti, entrambi gestiti dalle mani e dalla testa dello chef Lele Usai, offrono all’avventore gourmet una serie di piatti mai banali dove il pesce rimane protagonista nonostante gli azzardi ragionati e ben riusciti.
Di giorno al QuarantunoDodici potete trovarci anche i lupi di mare che si ristorano dopo una giornata passata dietro la manutenzione delle barche. nel menu ci sono i fritti di paranza, tartare ben studiate e primi soddisfacenti. Da provare i ravioli ripieni di stracchino acidulo, funghi enoki, alghe, pescatrice e misticanza e la grigliata di gambero rosso.
Da sempre amico del mare e di chi pesca, Lele Usai sceglie le materie migliori incentivando il mercato del pesce della zona.
Per una cena più sofisticata, al piano di sopra i sette tavoli eleganti sono pronti per essere riempiti con le portate dei tre menù degustazione (4, 6 o 10 portate). Scelta consigliata il Dim Sum alla melanzana bianca, scampi arrosto ed estratto di finocchio e melissa.
Semplicità mai banale e le idee di uno chef che cucina con il mare nel cuore.
Cosa: Il Tino e QuarantunoDodici
Dove: Via Monte Cadria, 127 Fiumicino (RM)
Info: Sito - Sito
Meglio Fresco
La sostenibilità come principio alla base. Meglio fresco, in zona Balduina a Roma, propone piatti tanto gourmet quanto semplici per esaltare l’ottima materia prima.
Una selezione di ostriche che va dalle Fines De Claires alle Special Daniel Sorlut Perle Blanche, plateau con i migliori pesci del giorno e i piatti da bistrò sono gli ingredienti per un ristorante di pesce come si deve, senza essere troppo snob.
Piacevoli, e molto, le insalatine di polpo o di calamari con le verdure rigorosamente di stagione. Piacevoli anche le seppie alla crema di ceci su crostini al pepe nero e rosmarino. Un’evasione dal centro città che vale la pena. Per il cibo, per la filosofia, per la carta dei vini e per il piacere della tavola che solo il pesce sa dare.
Cosa: Meglio Fresco
Dove: Via di Boccea, 350/A Roma
Info: Sito
Pascucci al Porticciolo
Non poteva non essere presente. Il ristorante di Gianfranco Pascucci è uno di quegli stellati che vanno provati almeno una volta nella vita.
Da tanti anni ormai si porta avanti un progetto che ha al suo apice il pensiero e la realizzazione di uno chef che viene considerato uno dei “geni del mare”.
In un ambiente elegante e raffinato, da Pascucci al Porticciolo si possono trovare due menù degustazione. C’è Un Viaggio nel Sole e nel Sale che è più creativo e il menue Classico con panino da spiaggia, Tagliatelle di kamut al coccio, capperi, olive e bottarga, e gamberi rossi al sale, profumi di erbe bruciate e agrumi.
Aperto sia a pranzo che a cena quasi tutti i giorni della settimana, è l’esempio di un’instancabile voglia di mettersi in gioco e di soddisfare prima ancora che stupire. Esperienza di mare sul mare, con la storia di un cuoco esperto, sensibile e sempre in movimento.
Amate il fine dining? Siete nel posto giusto.
Cosa: Pascucci al Porticciolo
Dove: Viale Traiano, 85 Fiumicino (RM)
Info: Sito
Livello 1
Pescheria e ristorante gourmet. L’evoluzione di Livello 1 si è vista davvero dopo poco tempo, perché quando c’è la voglia di mettersi in gioco nel modo giusto. Non immaginate una trattoria nonostante la posizione defilata: parliamo di un ristorante a tutto tondo, che punta in alto.
In cucina il giovanissimo Mirko Di Mattia gioca col pesce, con le fiabe e soprattutto con l’estetica. I piatti sono belli e, soprattutto, non lasciano insoddisfatto il palato.
Antipasti, primi e secondi con un tocco in più (come la carbonara ai ricci di mare) sono il mondo di un givane chef che cerca di migliorarsi giorno dopo giorno. Interessante la formula aperitivo, con i cocktail studiati dai bartender del locale eabbinati agli stuzzichi dello chef, che non sfocia nei soliti crudi e nelle ostriche.
Cosa: Livello 1
Dove: Via Duccio di Buoninsegna, 25 Roma
Info: Sito
Il Sanlorenzo
Si chiama come il quartiere universitario, ma non potrebbe essere più in centro nella Città Eterna. In via dei Chiavari, vicino Campo de’ fiori, il Sanlorenzo è ormai un’istituzione del mangiare pesce. Si pranza e si cena all’aperto, nel vicolo, godendosi l’estate. Il pesce qui è una religione che ha come idolo principale la freschezza. I crudi cambiano ogni giorno, i pesci sono quelli che effettivamente si possono trovare in una determinata stagione dopo un’uscita con le barche.
La cucina è semplice, con alcuni piatti iconici che rimangono per tutto l'anno. Tagliatelle di seppie al sentore di brace con limone, carciofi, mentuccia e bottarga; linguine ajo e ojo con calamari di paranza e colatura d’alici; tonno locale con cipolline in agrodolce. Questi sono solo alcuni dei piatti che si possono trovare da queste parti.
Il tonno rosso, pregiatissimo e sottoposto a quote di pesca, qui si trova solo da maggio a settembre.
Cosa: Il Sanlorenzo
Dove: Via dei Chiavari, 4/5 Roma
Info: Sito
Chinappi
Da Formia alla conquista di Roma, in una lunga storia di famiglia. Dalle parti di Porta Pia, oggi non c’è dubbio che Chinappi sia una delle realtà di mare più interessanti e buone che ci siano a Roma. Ai fornelli Stefano Chinappi, che con dietro ai fornelli c’è cresciuto.
Qui si sfoggia la tradizione laziale fatta per bene, con piatti come gli gnocchi con granseola di Ponza e un menu divertente dove sarà lo chef a decidere le portate in base al pescato fresco della giornata. Esperienza, famiglia, buon pesce e il territorio del Lazio che emerge con tutto ciò che di buono il mare sa regalare.
Cosa: Ristorante Chinappi
Dove: Via Valenziani, 19 Roma
Info:Sito