Sono le piante più facili da coltivare, nonché le più diffuse e antiche del mondo: infatti solo nel Mediterraneo le fave sono datate 6000 AC. In quest'area non c'è orto, urbano o campestre, in cui a primavera non si vedano spuntare le fave, spesso nate naturalmente grazie ai semi portati dal vento.
Come tutti i legumi le fave hanno un sacco di nutrienti, e soprattutto contengono tantissimi minerali fondamentali: il maggiore è il ferro, ma contengono anche lo zinco e il manganese. La fava offre inoltre un buon apporto di proteine e vitamine.
Una volta imparato a cucinare le fave fresche in tanti modi diversi, imparate qualcosa di più anche sulla loro storia e sull'uso in diverse parti del mondo.
1. Si consumano fresche, cotte, ma anche... essiccate. Nelle culture asiatiche ed europee, le fave conservate degli anni precedenti sono la base per ghiotti piatti della tradizione a lunga cottura. In Sardegna, per esempio, sono apprezzate in brodo con il finocchio selvatico e le cotiche di maiale.
2. Due regole valgono per la fava perfetta: la perfezione del bacello, che dovrà essere croccante al tatto, e del frutto, che invece per raggiungere la perfezione dovrà essere molto tenero. Se le due caratteristiche si scambiano, avremo davanti una fava vecchia.
3. Le fave vengono usate in agricoltura anche per allontanare i parassiti dalle altre colture: basta nasconderne alcune sotto terra per salvare le piante vicine. Le fave arricchiscono il terreno di azoto, e per questo sono alla base di concimi naturali come il sovescio.
4. Più il frutto della fava è maturo e grande, più è consigliato rimuovere da ogni fava la sua pelle prima di gustarla, perché diventa dura e amarognola. Per questo motivo non è molto amata in diverse cucine del mondo, che trovano questa operazione troppo lunga e faticosa.
5. Con le fave si fa anche una buona farina, originaria dell'Etiopia: è la base di uno dei piatti vegetariani più amati, l'Hilibet, cucinato con aglio, cipolle, pepe verde e altre spezie profumate. Ma la farina di fave è usata anche in Europa per rinforzare altre farine: è contenuta anche in quella usata per impastare le baguette francesi.