Non mettetevi mai contro Alain Ducasse perché ne uscireste sconfitti. Vale anche per il covid-19.
Lo chef francese ha installato nel suo ristorante un sofisticatissimo sistema di areazione che gli ha permesso di riaprire il suo Allard mantenendo l'80% dei posti disponibili alla faccia del distanziamento sociale.
Inventato dal progettista Patrick Jouin con l'architetto Arnaud Delloye e da un team di esperti in sistemi ospedalieri, questo impianto è tanto brutto quanto prezioso alleato contro il coronavirus.
Costato 50.000 euro, l'impianto è stato costruito su misura per quello che è uno dei ristoranti più piccoli di Parigi in modo da soddisfare le esigenze di chef e clientela.
"Con questo nuovo sistema, l'aria in ogni tavolo è contenuta come in una sala operatoria," ha spiegato Alain Ducasse all'Associated Press.
Il sistema di filtrazione high-tech rallenta la velocità delle particelle d'aria fino a 20 volte così da essere risucchiate dalle bocche di ventilazione - o di aspirazione - sistemate sopra ciascun commensale prima che possano diffondersi agli altri presenti o al tavolo vicino.
Arnaud Delloye ha spiegato: "Anche in presenza di un malato asintomatico, gli altri presenti saranno al sicuro."
Il sistema è già stato testato e perfino convalidato dall'agenzia sanitaria francese la INRS, con tanto di feedback positivo dal ministro dell'Ecologia Brune Poirson che ha specificato: "permette una riduzione significativa del rischio di trasmissione del virus in un ristorante." Ovviamente non mancano gli scettici, anche tra gli scienziati.
Se il sistema si dimostrerà efficace certamente potrebbe spianare la strada ad altri piccoli ristoranti, ai bistrot e a tutti quelli che, viste le limitazioni, faticheranno a gestire le proprie attività con pochissimi posti a sedere. Certamente oltre che l'efficacia, sarà il prezzo a fare la differenza oltre che la fiducia che i commensali vorranno dare a questo sistema di aspirazione.
Nel sondaggio di Fine Dining Lovers sul Coronavirus il 69% dei partecipanti ha dichiarato di essere pronto a tornare al ristorante qualora le misure di sicurezza e igiene adottate dai ristoranti saranno affidabili. Potrebbe essere questo il sistema che stavamo aspettando per sentirci al sicuro con amici, parenti, conoscenti e altri presenti in sala?
Ad aprile Ducasse sosteneva: "È meglio mangiare in un ristorante che prende tutte le precauzioni, in cucina e in sala, invece che farlo a casa dove, per cucinare, bisogna prima fare la spesa al supermercato frequentato da moltissime persone che spesso non indossano nemmeno la mascherina."
Ducasse sin dall'inizio si è battuto contro il lockdown considerandolo una vera e propria catastrofe per l'economia e ora ha dichiarato guerrra al distanziamento sociale investendo i suoi soldi in questo sistema di areazione e dicendosi pronto a metterlo sul mercato globale.