Dopo il successo unanime di Bologna, Firenze, Torino e Milano, finalmente la pizza di Berberè ha trovato casa anche a Roma.
Con il suo sesto locale in otto anni, Berberè porta la sua idea di pizza nella Capitale, accompagnato dalle vittorie collezionate negli anni, senza mai scendere a compromessi.
E i Fratelli Aloe non potevano scegliere luogo migliore che il quartiere nomentano, proprio accanto a quel MACRO museo faro dell’arte contemporanea romana: già, perché in tutta la città una pizzeria così non c’è, nemmeno a cercarla col binocolo.
Berberè a Roma: come funziona
Menù stagionale di quindici pizze, farine rigorosamente macinate a pietra, lievitazione controllata alla temperatura perfetta per ottenere la massima digeribilità e ingredienti più che biologici, veri. Dalle acciughe all’origano.
Protagonisti di questa storia sono appunto i Fratelli Aloe, che hanno messo insieme le forze e le conoscenze per creare un piccolo impero di acqua e farina da un’idea basilare di azienda consapevole, sana.
Quali sono gli unici due difettucci di una pizza normale? Che se è troppo grande si raffredda prima che la finiate e che le fette non hanno mai la stessa quantità di condimento.
Beh, da Berberè tutto ciò non accade. Mai. Ogni pizza ha un peso di 280g e viene prima tagliata in parti uguali e solo dopo condita.
La filosofia qui è quella più antica di tutte: il cibo è convivialità, è condivisione. E la pizza la ricetta più condivisibile di tutte. Con quei topping equilibratissimi, interessanti, il consiglio non è degustate, ma condividete.
Non si degusta perché di propriamente gourmet c’è poco: la forza di questa pizzeria sta nel dare un prodotto buonissimo, semplice, a prezzi democratici (si parte dai 5,90 euro ai 13,50 euro per quella più ricca di salumi e prodotti eccellenti). Tutto in chiave pop.
Perché Berberè a Roma è una grande novità
Con un ambiente dove la cucina e il laboratorio sembrano il palcoscenico di uno spettacolo a cui si partecipa con piacere, che serve a mostrare il lato genuino e sano del cibo, il nuovo locale di Berberè sembra uscito da un film di Wes Anderson: i tavoli color pastello che ricordano le mense operaie e le piastrelle bianche che danno l’idea di un posto che non si limita a cuocervi la pizza, ma a sperimentare e creare senza sosta.
Tutto è pop, tutto ti fa affrontare la cena con il sorriso.
Le protagoniste vere, però restano le pizze: soffici dentro, croccanti fuori, con farine di tipo 1, di farro, Senatore Cappelli o Enkir.
Gli accostamenti sono perfetti: dalla pizza con ‘Nduja di Spilinga, caciocavallo e pomodoro (11,50 euro) alla bilanciatissima Coppa estiva di Mora romagnola, stracciatella, fiordilatte e olio all’arancia (13,50 euro) e via ancora con Speck, gorgonzola, noci, miele d’acacia e fiordilatte, con quel dolce sul finale a chiudere il più classico degli accostamenti (13,50 euro) o una classica Pomodoro, aglio e prezzemolo (5,90 euro).
Anche i dolci hanno la loro gloria: il Profiterol è esattamente quello che desidereresti dopo la fine della cena (tanto, tanto buon ripieno), il sorbetto alla fragola vi ricorda quando da bambini si mangiava il Fiordifragola. Ve lo ricordate? Ecco, scatenare il ricordo è bellissimo, ma il fatto che fosse molto molto più buono è ancora meglio.
Berberè è tutto questo: bontà, innovazione, estetica, biologico ed eccellenza, ci metti due secondi a capire che non si transige su nessuno di questi punti.
Perché qui dentro c’è attenzione, genuinità e un amore che nasce dalla terra, ne ha il profumo, e non ha niente a che vedere con le mode gastronomiche del momento.
È viscerale, imprescindibile, umano, bello.
E qui lo aspettavamo con ansia.
Cosa Berberè
Dove Via Mantova, 5 Roma
Tel. 06. 45 65 43 90
Facebook Facebook.com/berberepizzeria
Sito www.berberepizza.it
Foto pizze: Francesca Sara Cauli
Foto interni: Gregorio Paone