Le seppie sono dei molluschi che fanno parte della famiglia dei Cefalopodi, la stessa dei polipi e dei calamari. Sono molto versatili in cucina e sono perfette per condire una pasta o un risotto, per arricchire una zuppa, oltre ad essere protagoniste di secondi piatti, basti pensare a ricette intramontabili come le seppie con piselli o le seppie ripiene.
Si cucinano velocemente e possono essere sbollentate per pochi minuti in acqua bollente salata e condite con un filo di olio extravergine di oliva oppure cucinate sulla griglia o saltate in padella con aglio e peperoncino. L'importante è pulirle con cura.
Ricordate che una seppia fresca ha un bel colore iridescente e non emana odori intensi o spiacevoli. Gli occhi sono di un nero brillante; inoltre la seppia fresca avrà l’inchiostro della sacca liquido e non rappreso.
Come pulirle
Le seppie hanno un corpo allungato al cui interno si trova un “osso” calcareo e una sacca con il famoso "nero", che si utilizza per molte ricette gourmet visto che dà un colore e un sapore intenso ai piatti.
Per pulire le seppie vi consigliamo di indossare dei guanti leggeri in lattice, tipo quelli da chirurgo in modo da non sporcarvi le mani di inchiostro.
- Prima di tutto si deve individuare con le dita l'osso mollusco, incidere la seppia per il lungo e eliminarlo.
- Bisogna fare molta attenzione ad eliminare la sacca dell'inchiostro senza romperla. Potete metterla in un contenitore e utilizzarla per preparare una pasta, un risotto o dei particolari gnocchi di patate.
- Si deve tenere fermo il corpo della seppia con le mani e tirare via la parte dei tentacoli.
- E' il momento di pulire la testa togliendo occhi e becco corneo.
- Sciacquate la seppia, ormai pulita, e usatela per le vostre ricette.