Giacomo Balla l'ha omaggiato dipingendo una folla che sgomita per l'agnello pasquale, Robert De Niro ci viene abitualmente per i suoi cestini di Natale.
Sono novant'anni che Ercoli 1928 incarna l'eccellenza gastronomica romana, con un'unicità davvero senza pari.
Da qualche giorno la storica bottega in Prati ha una sorella più spaziosa: duecento metri quadri di ariosa architettura retró sul viale dei Parioli.
Un ristorante, un Vermuth bar, un alimentari e, ovviamente, la gastronomia, aperti dalle 9 di mattina all'1 di notte, in quello che sembra letteralmente il Paese dei Balocchi.
Leggero, inconfondibile profumo di salumi e formaggi, la gastronomia di Ercoli sa parlare l'italiano con i migliori insaccati in circolazione - spiccano quelli di cacciagione - ma conosce molto bene anche lo spagnolo e i suoi Patanegra.
E poi il francese, con oltre 150 formaggi che fanno compagnia al nostrano pecorino De Maggi affinato al tabacco e all'apprezzatissimo Blu 61, potente erborinato di cui esistono poche forme.
Fiore all'occhiello il caviale, importato direttamente dalla Shilat iraniana e distribuito in tutta Europa.
ERCOLI 1928 AI PARIOLI - VERMOUTH BAR E RISTORANTE
Tra tavolini a scomparsa, bottiglie, libri, acciughe e pasta si snodano le altre due sale che la recente gestione di Gino Cuminale e Dany Di Giuseppe, creatori di Porto Fluviale (ormai un'istituzione), ha fortemente voluto per rendere l'esperienza completa.
Il Vermouth Bar affidato alle mani di Federico Tomasselli, che si è fatto conoscere come finalista della Bacardi Legacy versione internazionale, ricorda il bancone dove i nonni si facevano il bianchino e ospita, insieme ai cocktail tradizionali, una ricca cantina di Vermouth da gustare in purezza o con una spruzzata di acqua tonica. Magari con un tagliere, per la pausa aperitivo.
Dagli esordi di Carpano, al fiore all'occhiello tutto romano del Vermouth del Professore firmato Jerry Thomas, la storia di questo vino liquoroso italiano viene raccontata attraverso i piccoli bicchieri a cono e da Federico, fonte inesauribile di curiosità e consigli su un prodotto che dobbiamo tornare a conoscere.
E poi c'è naturalmente il ristorante, punto di incontro tra i prodotti eccellenti del banco e l'estro del giovane chef Andrea Di Raimo, formatosi nello stellato Relais de la Poste in quel di Strasburgo, che riduce all'essenziale il trattamento della materia, per restituirne la purezza nel piatto.
Rispetta la tradizione, ma non manca di innovare con la propria firma. Le sue bavette di Fornaro con colatura di alici, pomodori confit fatti in casa e olive taggiasche hanno una cottura spaccata al millimetro e un sapore che rapisce (15 euro), mentre i Rigatoni alla gricia con guanciale di cinta senese brada, pecorino e topping di carciofi fritti si vorrebbe non finissero mai (13 euro).
Sul fronte secondi non può mancare certo il baccalà, pescato selvaggio e trattato in Spagna, garantendo una freschezza che si percepisce a occhio dalle fibre che si separano facilmente. Servito su una purea di cicerchia, esce tutta la qualità, e la bontà della cucina romanesca (19 euro).
Ercoli 1928 dimostra di saper rispettare il passato senza rinunciare a guardare avanti, con una ricerca che porta non solo all'acquisizione di prodotti eccellenti provenienti per lopiù da piccole (talvolta piccolissime) aziende italiane e internazionali, ma anche all'esplorazione dei nuovi trend gastronomici, nella ricerca della perfezione.
Dalla cucina al servizio, passando per cantina e scaffali, in viale Parioli 184 è nato un diamante.
Di quelli veri.
Cosa Ercoli 1928 - Gastronomia, Ristorante e Vermouth Bar
Dove Viale Parioli, 184 Roma
Tel 063720243
Web ercoli1928.com