Si celebra oggi, 29 settembre, la Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari: una ricorrenza importante, che sta contribuendo a sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica su una questione di portata internazionale. La tematica dello spreco alimentare, infatti, è stata inserita nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che include 17 obiettivi. Tra questi c’è l’obiettivo 12, “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”, che al punto 12.3 recita: “Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. La realizzazione dell’obiettivo 12 è strettamente collegata ad altri obiettivi come il 2 (Sconfiggere la fame), il 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) e il 17 (Partnership per gli obiettivi), in quanto va ad agire su diversi livelli, in termini di risorse naturali, e coinvolge diversi attori dei sistemi agroalimentari. Nell’ultimo anno, in Italia, secondo Coldiretti sono stati sprecati 67 kg di alimenti per abitante, pari a una distruzione di oltre 4 milioni di tonnellate di prodotti ancora consumabili. Ma che cosa possiamo fare oggi, e non solo, per combattere lo spreco alimentare? Ecco tutti i nostri consigli.
Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari: cosa fare
Guardare la seconda stagione di Why Waste? con Massimo Bottura per imparare nuove ricette antispreco
Ebbene sì, dopo il successo dello scorso anno, torna Why Waste?, seconda stagione dell’esclusiva serie di video firmata da Fine Dining Lovers, con Massimo Bottura. Ecco allora tre nuovi episodi che vedono protagonisti, oltre al tre stelle Michelin dell’Osteria Francescana di Modena, Dominique Crenn, Sat Bains e Cesar Troisgros, fra gli chef più influenti del mondo. In questo secondo capitolo della serie, Bottura sfida i tre colleghi a usare scarti di verdure, frutta troppo matura e pane raffermo per creare nuovi piatti gustosi. Il risultato? Tante ricette anti spreco a cui ispirarsi: dal Pane vecchio con taramasalata di capesante di Sat Bains alla Millefoglie di pane raffermo e pomodoro di Crenn; dal Cuscino di lamponi di Troisgros preparato con i frutti di bosco avanzati in frigorifero allo Smoothie di pesca matura congelata di Crenn; dal Gelato tutti frutti di Bain all’originale Carota che voleva essere pasta di Troisgros.
Scaricare un’app antispreco per un consumo più consapevole
Vi avevamo illustrato le principali app nate per combattere lo spreco alimentare. Tra queste c’è Too Good To Go, che da tempo fa del no waste una causa da portare avanti grazie alle sue Magic Box e a tante iniziative a tema. Un impegno alla sensibilizzazione degli utenti che quest’anno la app ha voluto ribadire non solo per la Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, ma per tutto il mese di settembre, con l’obiettivo di coinvolgere partner, utenti e consumatori in una sfida: salvare 450 tonnellate di cibo, rendendolo così un vero e proprio “Settembre da record” contro lo spreco alimentare. L’app, infatti, per tutto il mese, ha messo a disposizione sia le classiche Magic Box sia alcuni speciali “negozi virtuali” attivati ad hoc a Milano, Roma e Torino. Per ogni acquisto di queste “Magic Box da donare”, del valore di 8 euro, Too Good To Go si è impegnata a far avere alla Croce Rossa 18 euro di cibo da destinare alle persone in difficoltà (ricordiamo che sull'app c'è anche una sezione apposita dedicata alle donazioni destinate alla Croce Rossa). Combattere lo spreco alimentare non è solo un (importante) atto economico, ma significa anche tutelare l’ambiente e combattere il cambiamento climatico. “La riduzione degli sprechi alimentari è stata definita la soluzione numero uno per mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2˚C entro il 2100. Project Drawdown prevede come ottimale la riduzione al minimo delle perdite e degli sprechi alimentari in tutte le fasi di produzione, distribuzione, vendita al dettaglio e consumo, che può evitare fino a 88,50–102,20 gigatonnellate di emissioni equivalenti di anidride carbonica”, ricorda Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.
Fare una spesa intelligente, salvando prodotti al limite della scadenza
Salvare prodotti al limite della scadenza, acquistando il cibo a prezzi convenienti, non è solo un gesto salva-portafoglio, ma anche salva-ambiente. Si può contribuire concretamente alla lotta allo spreco alimentare, facendo la spesa: ci sono tante app che offrono servizi di questo tipo. Con il servizio Express di Glovo, per esempio, è possibile acquistare i “Pack Salva il Cibo” al prezzo di 4,99 euro, contenenti alimenti freschi e secchi, latticini e bevande ancora in ottime condizioni, ma vicini alla data di scadenza. Phenix (che a un anno dal lancio in Italia annuncia di aver concluso un nuovo round di finanziamento per un importo di 15 milioni di euro e di aver salvato 200 milioni di pasti) lavora sia dal punto di vista B2B sia B2C, donando prodotti invenduti ad associazioni benefiche, facendo formazione a supporto dei commercianti: il servizio è attivo nelle città di Milano, Torino e Bologna, con tool digitali dedicati al mondo della GDO, che velocizzano il processo di gestione delle scadenze e ottimizzano le vendite promozionali, con l’obiettivo di aumentare redditività ed efficienza del supermercato. Segnaliamo infine Eataly, che mette a disposizione alcuni angoli “outlet” nel proprio mercato, dove vengono venduti, a prezzi scontati, prodotti vicini alla scadenza.
Acquistare ortaggi che verrebbero scartati nei canali convenzionali
Frutta e verdura di stagione, di solito scartate a causa di forme originali, possono avere una seconda chance grazie a realtà come Babaco Market, che consegna a casa intere cassette di vegetali che non superano la selezione nei canali tradizionali, rischiando di essere buttati. In occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, proprio Babaco ha commissionato a BVA-Doxa una ricerca con dati italiani sul tema dello spreco alimentare da cui emerge il divario tra conoscenza e consapevolezza del fenomeno (il 96% dei rispondenti, infatti, dichiara di averne una chiara percezione, ma solo il 43% ne conosce l’entità) e comportamenti antispreco adottati attualmente in Italia (il porzionamento e il congelamento del cibo, 46%, dare priorità ai cibi prossimi alla scadenza (38%), acquistare prodotti durevoli/a lunga conservazione (37%), acquistare formati più piccoli (30%), l’adozione di un menù settimanale (25%) e l’acquisto su siti specializzati vs anti-spreco (8%).
Dedicarsi a letture all'insegna della lotta allo spreco alimentare
Come utilizzare il cibo avanzato? Ci sono libri nati per rispondere a questa domanda. Tra gli ultimi usciti, segnaliamo Fino all’ultimabriciola di Manuela Conti (Guido Tommasi Editore), che sarà in libreria a partire dal 7 ottobre: un volume interamente dedicato al recupero del pane rimasto in tavola, con ricette antispreco, a partire da quattro tipologie differenti di pane, pensate per diffondere un approccio consapevole alla cucina, secondo l’arte del risparmio.