Manca davvero poco alla presentazione della Guida Michelin 2022, in programma il 23 novembre 2021 in Franciacorta. L’evento più atteso dai foodies e dal mondo della gastronomia torna in presenza, anche se tutti potranno seguire la cerimonia di premiazione della “Rossa”, che ancora una volta verrà trasmessa in live streaming, proprio come lo scorso anno. Intanto, nell’attesa di scoprire quali saranno i neo stellati 2022, è partito il toto Michelin. Come da tradizione, tra appassionati di alta cucina e professionisti del settore, si rincorrono nomi, rumours e ipotesi sui possibili (nuovi) riconoscimenti della Guida Michelin 2022.
Chi meriterebbe una stella? Chi dovrebbe raddoppiare? Ci sarà un nuovo tre stelle Michelin? E se sì, chi? Abbiamo interpellato più di dieci esperti del settore, cui abbiamo sottoposto queste domande. Le risposte sono tutte molto interessanti: vengono menzionati ristoranti meno noti e assolutamente da scoprire, ma anche celebrity chef come Riccardo Camanini del Lido 84 o Antonia Klugmann de l’Argine a Vencò, ai quali molti dei critici e dei giornalisti coinvolti attribuirebbero due stelle Michelin. Non manca chi amerebbe vedere finalmente incoronata una pizzeria, a partire da Pepe in Grani di Franco Pepe e I Tigli di Simone Padoan.
Quali saranno le nuove stelle dell’edizione 2022 della Guida Michelin? In attesa delle rivelazioni ufficiali della Guida Michelin 2022, scoprite “che aria tira” nel mondo della gastronomia con il nostro sondaggio informale tra esperti del settore. Tra previsioni e auguri.
Previsioni Guida Michelin 2022: 1 stella Michelin
A chi ti piacerebbe venisse assegnata una nuova stella Michelin? La nostra domanda lascia spazio ai desideri personali e alle scoperte gastronomiche degli esperti interpellati. Scoprite che cosa hanno risposto e prendete nota.
Marco Colognese, critico gastronomico
Opera, Torino - chef Stefano Sforza
Orto by Jorg Giubbani, Moneglia (Genova) - chef Jorg Giubbani
Casa Leali, Puegnago (Brescia) - chef Andrea Leali
Lino, Pavia - chef Federico Sgorbini
1908 del Parkhotel Holzner, Soprabolzano (Bolzano) - chef Stephan Zippl
Makorè, Ferrara - chef Federico Belluco
Villa Aretusi, Bologna - chef Alessandro Panichi
Massimiliano Poggi Cucina, Trebbo di Reno (Bologna) - chef Massimiliano Poggi
Luigi Cremona, giornalista e critico enogastronomico, e Lorenza Vitali, editore Witaly
Osteria Acquarol, Appiano (Bolzano) - chef Alessandro Bellingeri
Sintesi, Ariccia (Roma) - Sara e Carla Scarsella, Matteo Compagnucci
Mos, Desenzano (Brescia) - chef Stefano Zanini
Lorenza Fumelli, direttore editoriale Agrodolce
Sintesi, Ariccia (Roma) - Sara e Carla Scarsella, Matteo Compagnucci
Paolo Marchi, ideatore e curatore Identità Golose
Pepe in grani, Caiazzo - Franco Pepe, “perché è tempo che una guida di casa madre francese dedicata all’Italia, 65 anni dopo la prima uscita, premi il più italiano dei capolavori italiani”
Dina, Gussago (Brescia) - chef Alberto Gipponi, “perché non rinuncia mai a battere strade estreme e nuove”
Retroscena, Porto San Giorgio (Fermo) - Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti, “per una straordinaria capacità professionale anche a livello di impresa, non solo di versatilità di cucine proposte in tre strutture distinte”
Mirco Mastrorosa, direttore Tuorlo Magazine
Mos, Desenzano (Brescia) - chef Stefano Zanini
Carlo Passera, coordinatore della redazione di Identità Golose
Il Tiglio, Montemonaco - chef Enrico Mazzaroni, “eroico”
Dina, Gussago (Brescia) - chef Alberto Gipponi, “un genio controverso”
Marin, Genova - chef Marco Visciola, “finissimo”
Hyle, San Giovanni in Fiore - chef Antonio Biafora, “talentuoso”
Luigi Lepore, Lamezia Terme - chef Luigi Lepore
I Tenerumi, Therasia Resort, Vulcano (Messina) - chef Davide Guidara, “tra le cucine più interessanti d'Italia”
Alto, Executive Spa Hotel, Fiorano Modenese (Modena) - chef Mattia Trabetti, “è notevole il livello raggiunto in poco tempo”
Cavallino di Massimo Bottura, Maranello (Modena) - chef Riccardo Forapani, “una specie di sintesi della grande tradizione della trattoria italiana, ma collocata nella contemporaneità”.
Mirepuà, Acqui Terme (Alessandria) - chef Federico Ferrari
Marotta Ristorante, Squille (Caserta) - chef Domenico Marotta, “una delle mie migliori cene dell'anno”
Locanda de Banchieri, Fosdinovo (Massa-Carrara) - chef Giacomo Devoto, “una delle mie migliori cene dell'anno”
28 Posti, Milano - chef Marco Ambrosino, “si colloca tra i pasti d'assoluta eccellenza. Magari il contesto non è da Michelin, ma la cucina è straordinaria”
Rc Resort, Mortara (Pavia) - chef Roberto Conti
Sine, Milano - chef Roberto Di Pinto
Artifex, Hotel Feuerstein, Brennero, Sud Tirolo - chef Tina Marcelli
I Tigli, San Bonifacio (Verona) - la pizzeria di Simone Padoan
Pepe in Grani, Caiazzo (Caserta) - la pizzeria di Franco Pepe
Anna Prandoni, direttore Gastronomika
Flora, Busto Arsizio (Varese) - fratelli Escalante, “una stella nella mia città sarebbe splendida, e questo ristorante la meriterebbero davvero”
Koinè, Legnano (Milano) - chef Alberto Buratti, “un’altra gran bella certezza”
Andrè, La Spezia - chef Andrea Besana, “mano salda, tecnica eccellente e una grande eleganza negli accostamenti”
Cucine Nervi, Gattinara (Vercelli) - chef Alberto Quadrio, “un altro giovane con sufficiente esperienza e talento per meritarla”
28 Posti, Milano - chef Marco Ambrosino, “lieve ed elegante, come pochi. E sempre d’ispirazione per il suo pensiero fuori dalla cucina”
Sarah Scaparone, La Stampa
Cà del Profeta, Montaldo Scarampi (Asti) - chef Christian Milone
Margo Schachter, food editor
Daniel, Milano - chef Daniel Canzian
Roberta Schira, giornalista, scrittrice e critica gastronomica
Wicky's Innovative Japanese Cuisine, Milano - chef Wicky Pryan
Anima, Milano Verticale | UNA Esperienze - chef Michele Cobuzzi, executive chef Enrico Bartolini)
Maggese, San Miniato (Pisa) - chef Fabrizio Marino
Fogolar, Hotel Là di Moret, Udine - chef Stefano Basello
San Giorgio, Genova - chef Graziano Caccioppoli
Castello di Guarene, Guarene (Cuneo) - chef Martin Lazarov
Cristina Viggè, responsabile di redazione Fuori Magazine
Lino, Pavia - chef Federico Sgorbini e con la regia di Andrea Ribaldone, “perché lo spazio è meraviglioso e la cucina sorprendente”
Marin, Genova - chef Marco Visciola, “perché per lui il mare e l'orto sono due mondi costantemente pervasi dall'onda della ricerca e della sperimentazione”
I Tigli, San Bonifacio (Verona) - la pizzeria di Simone Padoan, “perché la pizza è cucina, fortissimamente cucina: la cucina dei cereali”
Previsioni Guida Michelin 2022: 2 stelle Michelin
Chi meriterebbe, secondo te, due o tre stelle Michelin? Questa la domanda che abbiamo posto agli esperti del settore. Molti nomi si ripetono, il giudizio in alcuni casi è quasi unanime. Scoprite i desiderata degli esperti.
Marco Colognese, critico gastronomico
George, Parker's Hotel, Napoli - chef Domenico Candela
Il Faro di Capo d'Orso, Maiori (Salerno) - chef Francesco Sodano
Petit Royal, Grand Hotel Royal e Golf, Courmayeur (Aosta) - chef Paolo Griffa
Laite, Sappada (Udine) - chef Fabrizia Meroi
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - chef Riccardo Camanini
Luigi Cremona, giornalista e critico enogastronomico, e Lorenza Vitali, editore Witaly
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - chef Riccardo Camanini
Del Cambio, Torino - chef Matteo Baronetto
daGorini, San Piero In Bagno (Forlì-Cesena) - chef Gianluca Gorini
El Molin, Cavalese (Trento) - chef Alessandro Gilmozzi
L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (Gorizia) - chef Antonia Klugmann
Acquolina, Roma - chef Daniele Lippi
Lorenza Fumelli, direttore editoriale Agrodolce
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - chef Riccardo Camanini
Paolo Marchi, ideatore e curatore Identità Golose
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - Riccardo e Giancarlo Camanini: due stelle Michelin
Mirco Mastrorosa, direttore Tuorlo Magazine
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - chef Riccardo Camanini
Carlo Passera, coordinatore della redazione di Identità Golose
Pashà, Conversano (Bari) - patron Antonello Magistà, chef Antonio Zaccardi
Peter Brunel, Arco (Trento) - chef Peter Brunel
Petit Royale, Grand Hotel Royal e Golf, Courmayeur (Aosta) - chef Paolo Griffa
Anna Prandoni, direttore Gastronomika
Venissa, Mazzorbo, Venezia - chef Francesco Brutto e Chiara Pavan
L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (Gorizia) - chef Antonia Klugmann
Sarah Scaparone, La Stampa
All’Enoteca, Canale (Cuneo) - chef Davide Palluda
La Palta, Borgonovo Val Tidone (Piacenza) - chef Isa Mazzocchi
Margo Schachter, food editor
Del Cambio, Torino - chef Matteo Baronetto
L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (Gorizia) - chef Antonia Klugmann
Roberta Schira, giornalista, scrittrice e critica gastronomica
Berton, Milano - chef Andrea Berton
Casa Vissani, Baschi (Terni) - chef Gianfranco Vissani
Cristina Viggè, responsabile di redazione Fuori Magazine
Lido 84, Gardone Riviera (Brescia) - chef Riccardo Camanini
Krèsios, Telese Terme (Benevento) - chef Giuseppe Iannotti
Previsioni Guida Michelin 2022: 3 stelle Michelin
Pensi che ci sarà un nuovo tre stelle Michelin? Se sì, chi? A questa fatidica domanda hanno risposto gli esperti del settore che abbiamo interpellato. C’è chi ha le idee molto chiare, chi auspica una terza stella al Sud e chi crede che la Guida Michelin non assegnerà nessuna terza stella per l’edizione 2022. Ecco cosa hanno risposto.
Marco Colognese, critico gastronomico
“La vedo difficile, ma se fosse per me dovrebbe essere Ciccio Sultano al Duomo di Ragusa Ibla”
Luigi Cremona, giornalista e critico enogastronomico, e Lorenza Vitali, editore Witaly
“Dubitiamo che la Michelin, in un anno come questo, incoroni un nuovo tre stelle Michelin, anche se la Rossa è imprevedibile”.
Lorenza Fumelli, direttore editoriale Agrodolce
“Non vedo nuovi tre stelle Michelin”.
Paolo Marchi, ideatore e curatore Identità Golose
"Darei tre stelle Michelin a La Madonnina del Pescatore, a Senigallia (Ancona), di Moreno Cedroni e Mariella Organi, e al Seta del Mandarin Oriental Milano, chef Antonio Guida". Il tre stelle Michelin del 2022 per la Rossa? "Moreno Cedroni, per meriti che io ritengo evidenti, ma anche perché il lato promozionale e marketing della Guida Rossa è sempre più marcato e avere due tristellati a Senigallia avrebbe un'eco incredibile, ben superiore a qualsiasi altra eventuale scelta”.
Mirco Mastrorosa, direttore Tuorlo Magazine
"Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa Ibla".
Carlo Passera, coordinatore della redazione di Identità Golose
“Non ne ho idea. I possibili candidati? Andiamo intanto a Sud, sarebbe ora: Ciccio Sultano al Duomo di Ragusa, Sicilia, e Nino Di Costanzo al Danì Maison a Ischia, Campania. Oppure, a Nord, Antonio Guida al Seta del Mandarin Oriental a Milano. E a Roma, Anthony Genovese a Il Pagliaccio. E non la meriterebbe forse Moreno Cedroni a La Madonnina del Pescatore, a Senigallia, Marche? Certo che sì. Tifo per loro”.
Anna Prandoni, direttore Gastronomika
“Il tre stelle che verrà - anche se non subito - è di sicuro Michelangelo Mammoliti, che ha nelle sue corde la terza stella e che può arrivarci per talento, tecnica, impegno e vocazione. Vediamo come andrà nella nuova dimensione. Il tre stelle che sarà per me è Ciccio Sultano al Duomo di Ragusa Ibla. Ma i rumors danno Nino di Costanzo al Danì Maison sul podio: vedremo!”
Sarah Scaparone, La Stampa
“Moreno Cedroni, Pino Cuttaia o Ciccio Sultano”
Margo Schachter, food editor
“Sì. Spero a sud dell'Abruzzo”
Roberta Schira, giornalista, scrittrice e critica gastronomica
“Il Pagliaccio a Roma, chef Anthony Genovese”
Cristina Viggè, responsabile di redazione Fuori Magazine
“Mi auguro che arrivi una terza stella a Sud, magari in Sicilia, nella dimora del grande Ciccio Sultano”