È un maestro che ha fatto la storia del sushi e della cultura gastronomica asiatica a Milano e non solo, a partire proprio dalla città meneghina, che lo ha adottato da anni. Haruo Ichikawa, chef nativo di Saitama, vicino Tokyo, da trent’anni nel Belpaese, è uno dei più importanti e autorevoli punti di riferimento della tradizione nipponica. Dopo aver passato in rassegna i migliori ristoranti etnici a Milano, siamo andati a curiosare nelle nuove proposte dello chef, nel ristorante meneghino che porta il suo nome.
Lo scorso anno, Ichikawa se l’è meritata tutta la nomina di “Good Will Ambassador”, Ambasciatore della cucina giapponese in Italia: un titolo che gli è stato conferito dal Ministero nipponico dell’agricoltura, della foresta e della pesca, nell’intento di far conoscere e promuovere le tipicità del Sol Levante nella nostra Penisola.
Chi è Haruo Ichikawa, ambasciatore della cucina giapponese
Foto Instagram | ichikawahauro
Gli appassionati di sushi e cucina giapponese ricorderanno Ichikawa, dal 2008, tra i protagonisti del ristorante Iyo, lo spazio gourmet dell’imprenditore Claudio Liu che per primo, nel 2014, ha conquistato una stella Michelin con una proposta gastronomica “etnica”, di matrice giapponese creativa.
Grandi risultati figli di una formazione internazionale, non solo a Tokyo, ma anche negli Stati Uniti. Poi, l’approdo a Milano e il passaggio per i migliori indirizzi giapponesi della città. L’importanza nella scelta delle materie prime, il taglio impeccabile del pesce, l’educazione dei palati ai sapori in purezza: a Ichi, come tutti chiamano il maestro affettuosamente, gli appassionati di cultura orientale e gli amanti del fine dining devono molto.
Dopo il “divorzio” da Iyo nel 2017, lo chef non ha abbandonato Milano, dove è tornato sulle scene con due progetti: non solo firmando l’offerta di Ichi Station, indirizzo vocato soprattutto al delivery e al sushi d’asporto, ma anche con Ichikawa, il ristorante aperto tre anni e mezzo fa, che porta il suo nome. Ricordiamo, inoltre, la sua parentesi estiva nel 2019 al Four Seasons di Firenze, che aveva allestito per la bella stagione uno spazio vocato alla cucina asiatica, La Magnolia.
Il menu omakase e le nuove creazioni di Ichikawa
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Tre anni fa, quando ha inaugurato, Ichikawa è stato tra i primi a portare alla ribalta la formula dell’omakase, il percorso gastronomico che si consuma al bancone, secondo l’autentica formula giapponese del “mi fido di te”, che lascia il maestro libero di esprimere il proprio estro, con piatti a sua scelta.
Una sorta di carta bianca, che ha aperto le danze in quest’oasi gastronomica giapponese, prima ancora che venisse inaugurato il servizio di sala. Segnalato tra i “grandi maestri del sushi” per la guida del Gambero Rosso, Ichikawa non poteva che trovare il suo spazio a Milano, tra le città del mondo più amanti del sushi.
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Oggi continua il suo percorso come Ambasciatore della cucina giapponese in Italia e propone nuove creazioni nel suo menu omakase: un percorso di 6 portate più dolce. L’occasione per provare alcune delle sue proposte più fantasiose: dalla Millefoglie di capasanta e alga nori tostata con lardo al tartufo bianco alla mitica Wagyu sarada, l’insalata di wagyu che arriva direttamente dal Giappone, realizzata con gamberi avvolti nella carne, scottati e messi sotto aceto di riso.
E ancora, tra le proposte ci sono specialità che attingono da antiche ricette della tradizione nipponica, che lo chef ha recuperato: dai Somen, spaghetti fatti in casa con farina di sesamo, allo Zuke maguru, un’antica marinatura di tonno con crema di Gorgonzola e scaglie di noci. Creazioni di natura fusion dove l’Oriente incontra l’Occidente.