Giovane e talentuosa, Karime Lopez è la chef di Gucci Osteria da Massimo Bottura a Firenze.
Prima di arrivare nell'elegante ristorante toscano firmato Gucci, la chef messicana ha avuto importanti esperienze nel mondo della ristorazione: non solo l'Osteria Francescana, dove ha avuto modo di conoscere proprio Massimo Bottura, che l'ha voluta a capo di questa nuova avventura fiorentina, ma anche il ristorante RyuGin di Tokyo, un altro tristellato Michelin.
Lopez è stata da poco premiata da S.Pellegrino e Acqua Panna come miglior Chef della Guida Identità Golose 2019 e nella sua cucina si riconoscono tutte le principali influenze dal suo percorso, dalla tradizione latinoamericana alle tecniche di cottura orientali, fino agli ingredienti squisitamente mediterranei.
Noi l'abbiamo intervistata. Ecco cosa ci ha raccontato del suo percorso e del suo lavoro la chef Karime Lopez.
Com'è iniziato il suo percorso in cucina?
Terminato il liceo, mi sono trasferita a Parigi per studiare il francese e l'arte. Sì, inizialmente per me Parigi si identificava con l'arte, ma quando ho visto i ristoranti, le pasticcerie e i magnifici dolci che producevano, ho scoperto che anche la cucina poteva essere una forma d’arte, un'arte che si puà anche mangiare. Così ho deciso di cambiare percorso e passare dalle arti plastiche alla scuola di cucina; di continuare il mio viaggio a Siviglia, in Spagna, dove sono rimasta per tre anni a studiare. In Spagna ho lavorato poi da Can Fabes, dove è avvenuta la mia formazione da chef. In seguito ho avuto diverse esperienze in ristoranti di tutto il mondo, come Mugaritz, RyuGin, Pujol e Central.
Qual è stato il vero “salto”?
Non posso dire ce ne sia stato uno maggiore di altri. Per me ogni posto in cui ho lavorato ha rappresentato un piccolo salto in avanti e mi ha regalato numerosi insegnamenti.
Come ha iniziato a lavorare con Massimo Bottura?
Dopo cinque anni in qualità di sous chef al ristorante Central di Lima, mi sono sposata con Takahiko Kondo, che lavora con Massimo come sous chef dell'Osteria Francescana, e mi sono quindi trasferita a Modena. Massimo mi ha fatto sentire da subito parte della sua squadra
e dopo qualche tempo mi ha coinvolto nel progetto della Gucci Osteria.
Quale ritiene sia stato il maggiore insegnamento che le ha dato?
Da Massimo ho appreso tanti insegnamenti. Con la sua energia e il modo in cui ci incoraggia a fare ciò che ci piace ogni giorno, con le parole sagge che condivide con noi, mi ha mostrato per la prima volta cosa sia il vero lavoro di squadra. Il valore umano che si crea nei suoi team di lavoro è bellissimo. E con un team che si basa su questi solidi principi puoi fare davvero tutto.
Com'è stato il suo approccio alla nuova realtà di Gucci Osteria da Massimo Bottura?
Mi ha molto affascinato entrare nel mondo della moda, conoscerlo da vicino mi ha aperto la mente. E devo ammettere che in cucina ho avuto la fortuna di creare un team bellissimo, super divertente!
Foto: Courtesy of Gucci - Gucci Osteria da Massimo Bottura
Come descriverebbe l’esperienza gastronomica di questo ristorante?
È un viaggio divertente per il mondo, dove si uniscono gli insegnamenti di Massimo sulla cucina italiana, i viaggi e le esperienze che tutti i componenti del team hanno fatto all’estero, la tecnica e i sapori garantiti da eccellenti prodotti italiani.
Tre piatti iconici che consiglierebbe da Gucci Osteria da Massimo Bottura?
La Tostada di Palamita, un piatto che mi rappresenta al 100%, raccontando perfettamente i sapori del mio Paese. Il Charley Marley, un dolce che abbiamo dedicato a Charley, il figlio di Massimo, che ama tantissimo il cioccolato. Infine lo Zuccotto, un risotto con zucca e arancia bruciata.
C'è un ingrediente di cui proprio non potrebbe fare a meno?
Un buon olio d’oliva.
È recentemente stata premiata da S.Pellegrino e Acqua Panna come migliore Chef della Guida Identità Golose 2019. Una bella soddisfazione…
Sì, sono davvero felice per questo riconoscimento, che per me rappresenta un premio per tutto il team. Sono davvero grata a Massimo e al Dottor Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, per la fiducia che hanno in me.
Un consiglio ad una giovane ragazza che vuole iniziare il suo percorso nel mondo della ristorazione?
Le direi che tutto è possibile, che tutte le soddisfazioni si trovano nel lavoro stesso. E che la tenacia è fondamentale.
Segui FineDiningLovers anche su Facebook