Dopo aver passato parte della vita facendo altri lavori, Vincenzo Pagano e Alessandro Auricchio sono diventati I Fratelli Caponi, brand della pizza campana che sta avendo sempre maggiore successo con la pizzeria Casa Caponi di Torre Annunziata.
Se Pagano si occupa della gestione del ristorante, Auricchio, da sempre appassionato di cucina, ha perfezionato negli anni i suoi impasti e, continuandoli a studiare, si occupa delle pizze.
Abbiamo chiesto a I Fratelli Caponi quali sono le loro cinque regole per realizzare una buona pizza. Ecco cosa ci hanno detto.
Le cinque regole per la pizza perfetta de I Fratelli Caponi
1. Dedicarsi all'impasto
L'impasto è il cuore della pizza. Senza un buon impasto non esiste una buona pizza. Per ottenerlo, sono necessari una farina di qualità e lunghe lievitazioni. Sono questi gli aspetti fondamentali per ottenere un prodotto buono al palato e sempre digeribile.
2. Scegliere materie prime di qualità
La ricerca e la qualità di ogni singolo ingrediente, compresa la sua provenienza e il modo in cui viene trattato, fanno senza dubbio la differenza.
3. Conoscere le cotture alla perfezione
Possiamo produrre un grande impasto, utilizzare le migliori materie prime presenti sul mercato, ma se non abbiamo un valido fornaio in pizzeria, la pizza non potrà mai raggiungere livelli di eccellenza. A casa? Bisogna fare diverse prove e conoscere tanto il proprio impasto quanto il proprio forno.
4. Metterci passione, creatività, studio
Non si tratta di un aspetto astratto, ma di ciò che va a fare la differenza. La passione è fondamentale per creare un qualcosa di unico, secondo il proprio gusto e modo di intendere la pizza, differente da ciò che propongono altri. La creatività ti permette di realizzare invece sempre cose nuove, lasciandosi ispirare. Certo, alla base è necessario un continuo studio delle materie prime per creare qualcosa di diverso, ma che al contempo non risulti un azzardo per il palato.
5. Avere umiltà
Senza retorica, anche questo aspetto è importante. L'umiltà è la voglia di mettersi in gioco, sperimentare senza avere paura di seguire i sentieri più tortuosi. Chi pensa di essere arrivato impedisce a se stesso di migliorare. Mantenendo una buona dose di umiltà, si è invece disposti ad apprendere, cambiare, migliorare sé e il prodotto.