Un locale a Bologna con un concetto democratico di cucina - di pesce, alla portata di tutti - e una situazione informale
Così ci aveva detto Andrea Bartolini quando, in un'intervista di dicembre 2015, gli avevamo chiesto dei suoi progetti futuri. Pochi mesi dopo, il progetto si è concretizzato: l'Osteria Bartolini ha aperto a settembre 2016.
Dopo La Buca (una stella Michelin), l'Osteria del Gran Fritto e la Terrazza Bartolini, questo è il primo locale con cui la famiglia Bartolini si allontana dalla Riviera. Gli spazi sono quelli di un'ex banca in Piazza Malpighi, affacciati su uno splendido giardino che di sera il grande platano avvolto da lucine trasforma nel cortile più romantico della città (preparate i filtri Instagram). L'interno, luminoso e accogliente, è stato progettato da Andrea - architetto - seguendo il concept dell'osteria contemporanea, ma mantenendo le linee da vecchia Bologna nelle volte intonacate o nelle grandi finestre.
Il menu segue l'impostazione dell'Osteria del Gran Fritto: pochi piatti, pesce rigorosamente dell'Adriatico - ogni mattina Gregorio Grippo, chef della Buca, si reca al mercato ittico all'ingrosso di Cesenatico - e nessuna concessione a piatti "arruffiana turisti". Niente spaghetti allo scoglio ("da noi in Romagna non ci sono scogli", ricorda il menu), ma Spaghetti alla chitarra alle vongole 'poverazze' (12 euro). E al posto del risotto alla marinara troviamo il Risotto alla moda di una volta (10 euro), un piatto nato in onore del nonno di Andrea, Marcello, che sul peschereccio portava il riso da cuocere nel pentolino. All'Osteria Bartolini i protagonisti del risotto, servito in padella, sono il paganello e la fettuccia: "Per me è come lo champagne" racconta Andrea "I paganelli sono il Pinot Noir, danno corpo e sapore, mentre la fettuccia è lo Chardonnay, più sottile ed elegante. Il brodo di pesce viene passato allo chinois, e non al canovaccio come si faceva una volta".
Ovviamente non si può prescindere dal Gran fritto di pesce dell'Adriatico (14.50 euro), didascalico nella sua impeccabile croccantezza, che riesce a valorizzare tutti i tipi di pesce utilizzati, dalle sarde ai totanetti. Disponibile in menu anche la versione Fritto di pesce senza spine per i vagabondi (14.50 euro) e gli Sfizi fritti vegetariani (11.50 euro). Da non perdersi mai i fuori carta: in stagione, se siete fortunati, vi potrebbero capitare le moeche.
Si conclude la cena un'ottima selezione di dolci e sorbetti fatti in casa. Limitata ma curatissima la carta vini, con un occhio particolare per il versante regionale e uno per quello champagne.
La Romagna ha conquistato l'Emilia, che si arrende con piacere.
Cosa Osteria Bartolini
Tel. 051 262192
Dove Piazza Malpighi 16, Bologna