Fino a una decina di anni fa, l'abbinamento pizza & cocktail suonava decisamente strano, soprattutto in Italia, dove la tradizione in tema di lievitati è uscita a fatica dai vecchi cliché, per assumere le declinazioni attuali e le sfumature contemporanee. Poi, nel 2013, a Milano, la città dove le tendenze da tutto il mondo trovano terreno fertile, ha aperto Dry: la prima pizzeria che ha caratterizzato le proprie creazioni con un piglio "gourmet", ma anche il primo locale a proporre una vera e propria drink list con tanto di signature cocktail, da cui attingere sorsi perfetti anche per l'aperitivo. Una visione nuova, all'epoca inedita.
L'indirizzo meneghino ha fatto da apripista, ma oggi il trend continua: nascono sempre più pizzerie di qualità dove vengono proposti drink con cui accompagnare i lievitati.
Ecco qui, di seguito, una selezione di 10 locali in tutta Italia, dove provare l'abbinamento pizza e cocktail.
La Gintoneria di Carlo Sammarco, Aversa e Frattamaggiore
Uno degli ultimi ad aver ceduto al fascino dei cocktail è Carlo Sammarco, enfant prodige della pizza canotto napoletana, che - dopo un restyling nei suoi locali Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 di Aversa (Caserta) e Frattamaggiore (Napoli) - ha da poco inaugurato La Gintoneria, un progetto studiato con il bartender Andrea Lai. Ecco allora una carta di 18 cocktail per altrettanti gin artigianali provenienti da tutto il mondo, pensati per essere proposti in pairing con le celebri ricette del pizzaiolo. Qualche esempio? Alla Bufalina si abbina lo Xoriguer Mahon, un gin nato dalla distillazione di un alcool di vino di alta qualità e una miscela di bacche di ginepro e erbe aromatiche raccolte alle pendici delle montagne che degradano verso il mare di Minorca, adatto anche a una Vegetariana.
Perché un focus proprio sul gin tonic? Per favorire la digestione, grazie al chinino contenuto nella tonica. Tutto sta all'uso delle giuste dosi: a differenza di un drink ideato per l'after dinner (dove la dose di distillato è superiore ai 45 ml), in un gin tonic pensato per il pairing la quantità è pari a 35 ml. Il risultato è un cocktail a bassa gradazione alcolica (inferiore a quella di una birra artigianale), dall'effetto simile a quello di un digestivo.
Pizza Social Lab, Napoli
Rimanendo in Campania, ecco un'altra recente novità. Si chiama Pizza Social Lab e si trova a Napoli, nei locali della storica Brasserie. Uno spazio di 800 metri quadrati che punta sul concetto di condivisione, con tanto di area drink e tavolo sociale, dove vengono serviti i cocktail. Il primo locale della regione a proporre un'esperienza di pizza sharing, già diffusa in altre città. Tre linee di pizze in menu - Le Classiche, Le Creative e Le Ricette della tradizione (farcite con classici della cucina napoletana come la genovese o il ragù) - ideate da altrettanti maestri pizzaioli, che sono rispettivamente: il giovane Rosario Ferraro, che ha maturato una lunga esperienza con i Condurro, all’Antica Pizzeria da Michele a Napoli e a Milano, Gennaro Melillo, classe 1983, formatosi da Giuseppe Vesi Pizza Gourmet, e Antonio Mascia, storico maestro pizzaiolo della Brasserie.
La carta dei cocktail? Esplora diversi abbinamenti, con 8 signature drink ideati dal barman Carlo Migliarotti, che consiglia il pairing perfetto. Così, se suggerisce di bere un Ginger fritz in accompagnamento alla pizza Lardiata, con le classiche Margherita e Marinara propone il cocktail Only Basil, con London Dry gin, succo di limone ed estratto di basilico.
Bioesserì Porta Nuova, Milano
Novità anche a Milano, dove l'insegna Bioesserì, dopo la location di Brera (la prima nata) raddoppia con un altro locale nell'avveniristico quartiere di Porta Nuova. Alle spalle di questo indirizzo vocato al biologico, e che sigla anche un ristorante-pizzeria a Palermo, ci sono i fratelli siciliani Vittorio e Saverio Borgia, che si sono affidati all'executive chef Federico Della Vecchia per la supervisione della cucina e dei lievitati.
Qui alle pizze si possono abbinare i cocktail biologici ideati dal bartender Andrea Di Prinzio, che propone originali creazioni mixologiche dall’aperitivo all’after dinner: 10 signature drink che cavalcono il trend della mixology bio, tra sorsi freschi, colorati e leggeri. Un approccio sostenibile, caratterizzato dall'utilizzo di materie prime di recupero. Ecco allora El Floridita, a base di rum invecchiato, Sherbet di mirtillo home made e Lime, oppure il Trinacria, con Bitter, Gin, Fernet bio, Marmellata di arancia amara.
Battil'Oro, Querceta (Lucca)
Nel mondo anglosassone l'idea del pairing pizza-cocktail ha preso piede ben prima che in Italia. Si è ispirato a quanto ha visto negli States Gennaro Battiloro, fuoriclasse della pizza di grande sensibilità, allievo del numero uno della lista 50 Top Pizza Franco Pepe e originario di Torre del Greco, che - dopo un'esperienza di vita negli Stati Uniti e in giro per il mondo - è tornato in Italia e ha aperto una pizzeria fondata sul format Fuochi+Lieviti+Spiriti. Si chiama Battil'Oro e si trova a Querceta, nel cuore della Versilia.
Qui propone pizze con topping originali che gli sono valsi diversi riconoscimenti, dal titolo di Miglior Pizzaiolo per Identità Golose ai Tre spicchi del Gambero Rosso, per citarne alcuni. Nel menu, a ogni pizza viene suggerito un cocktail in pairing: si va dalla Napoli, da abbinare all'Americano 2.0, alla Calabrese, con provola affumicata e 'nduja artigianale, da assaggiare in compagnia di un Whiskey Sour.
Vola Bontà Per Tutti, Castino (Cuneo)
Stefano Vola è un altro enfant prodige dei lievitati, che dopo un'esperienza accanto a Gabriele Bonci ha trovato l'ispirazione per la sua pizza d'autore. Vola Bontà per Tutti - il locale che gestisce assieme alla sua famiglia - si trova a Castino, nel cuore delle Langhe. Qui, nel bel mezzo delle colline Patrimonio Unesco, propone assieme al fratello Edoardo, barman e sommelier, l'abbinamento pizza e cocktail.
Per le sue creazioni, spesso, si ispira al territorio. E così, i piatti langaroli diventano golosi topping di pizze siglate da Tre spicchi del Gambero Rosso. Un esempio? La pizza con il vitello tonnato, da assaporare con il Langhe Mule, a base di grappa di Moscato, ginger beer e succo di lime.
Donatelli 3011, San Giovanni Lupatoto (Verona)
Foto: AROMI.group
La città di Verona può essere considerata la culla della pizza contemporanea italiana. Nella zona, dunque, non mancano locali che hanno deciso di esplorare le istanze più attuali del mondo della pizza. Tra questi c'è Donatelli 3011, a San Giovanni Lupatoto, dove lievitati dal cornicione alto racchiudono ingredienti che raccontano storie di prodotti e di territorio. Ecco allora le focacce come quella con I 4 Crudi (a base di burrata pugliese, crudo di Montagnana, San Daniele, Prosciutto di Parma e crudo Divino), oppure la pizza Tonno & Cipolla, con pomodoro artigianale, fiordilatte, carpaccio di tonno confit e cipolla di Tropea marinata.
La drink list? Narra di miscelati che prestano molta attenzione agli ingredienti usati per la loro realizzazione ed è suddivisa tra cocktail classici e signature. Ma il locale dà anche la possibilità di farsi costruire il proprio cocktail su misura, secondo il motto Make your own cocktail. Il consiglio? Scegliete un drink con succo di agrumi, che vengono spremuti rigorosamente al momento.
Settimo Cielo, Settimo (Verona)
Foto: Settimo Cielo | Facebook
Si chiama Settimo Cielo e si trova alle porte di Verona questo ristorante e pizzeria che propone anche il senza glutine, con tanto di certificazione gluten free dell'AIC. Una pizza che porta la firma della pizzaiola Petra Antolini.
Sono 7 i drink proposti in abbinamento ai lievitati, con il suggerimento del pairing perfetto nell'elenco delle Pizze Innovative. Pizze di ricerca, dove l'ingrediente territorio è spesso presente. Un esempio? La Veronese (pomodoro San Marzano, mozzarella, salsiccia della Lessinia, radicchio invernale e formaggio Monte Veronese), che viene suggerita in abbinamento al Bitter&Sweet, un drink che pure parla veneto, a base di Campari, Recioto e Gin.
Qvinto, Roma
Foto: Qvinto Ristorante | Facebook
Anche la Capitale non è rimasta immune al fenomeno pizza-cocktail. Così, per assaggiare un lievitato in compagnia di un drink, a Roma si fa tappa da Qvinto, ristorante e pizzeria. Nell'area lounge, in particolare, le star su cui si accendono i riflettori sono proprio i drink, che sperimentano con sapori e contrasti.
La pizza viene preparata in stile napoletano, da un team di pizzaioli provenienti da Ischia e capitanati dal maestro Ivano Veccia.
Giolina, Milano
Tra le pizzerie che hanno aperto a Milano lo scorso anno, Giolina si è fatta decisamente notare. Non solo per l'arredamento e l'atmosfera che strizza l'occhio alle atmosfere vintage, ma anche e soprattutto per l'impasto dei suoi lievitati messo a punto dal pizzaiolo Danilo Brunetti, che riprende quello napoletano con il cornicione alto. A fare da deus ex machina dietro il successo di Giolina c'è l'imprenditrice e creatrice di format food Ilaria Puddu, già artefice del successo della pasticceria Gelsomina e dei locali Marghe.
Da Giolina le pizze si possono abbinare ai cocktail. In lista, quattro drink classici: Spritz, Negroni, Gin Tonic e Paloma.
Dry, Milano
Nella nostra playlist dedicata ai migliori indirizzi che in tutta Italia propongono pizza e cocktail non poteva mancare il già citato locale milanese Dry, tra i pionieri in fatto di drink e lievitati. Qui le pizze del talentuoso Lorenzo Sirabella (premio Giovane pizzaiolo dell'anno a 50 Top Pizza 2019), di origini ischitane, si abbinano ai signature cocktail di Federico Volpe. Mitica la focaccia con vitello tonnato, ma ottima anche la Margherita o la pizza con pomodorino giallo e pancetta.
Un indirizzo dove fare tappa a tutte le ore, dall'aperitivo all'after dinner, anche solo per bere un cocktail. La drink list? Viene suddivisa in sezioni: "Made in Dry", "On The Wall" ed "Everyday Drinking", dove fanno capolino intriganti miscelati che vanno dal Ramos Gin Fizz al Dry Martini 2.0.
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