E' tra i piatti più conosciuti e amati della Valtellina e oggi ha anche il suo organo di tutela. Ieri, 18 luglio 2018, è nato il Consorzio di tutela dei Pizzoccheri della Valtellina IGP in presenza dei suoi soci fondatori: Gastroval, Pastai in Valtellina, Pastificio di Chiavenna, Pastificio Valtellinese e Raviolificio Dei Cas. Si tratta di un successo condiviso, frutto di un lungo percorso nato nel 2002 e che ha visto coinvolti tutti gli enti, le associazioni di categoria e gli attori del territorio.
Cosa sono i pizzoccheri
Piatto della tradizione contadina, i Pizzoccheri della Valtellina IGP sono diventati il vero e proprio simbolo gastronomico della Valtellina: la loro genuinità ha conquistato anche i palati più esigenti. La ricetta dei pizzoccheri è tramandata di generazione in generazione. Gli ingredienti sono farina nera di grano saraceno e bianca. La pasta ricavata, di colore scuro, viene lavorata fino ad ottenere delle tagliatelle che poi vengono cotte con verze e patate a tocchetti e, infine, condite generosamente con burro d’alpe e formaggio locale.La ricetta originale richiede anche un pizzico di pepe. Si possono gustare a Teglio, l’antico borgo dove sono nati, nei ristoranti e nelle trattorie di tutta la Valtellina. Tra i "paladini" del Pizzocchero anche l'Associazione "Accademia del Pizzocchero".
Il giro d'affari
Il Pizzocchero in Valtellina crea un importante giro d'affari: la capacità di vendita, infatti, può portare a produrre oltre 1 milione e mezzo di chili in forma secca e circa 300 mila chilogrammi in pasta fresca.