La pandemia non ha arrestato la voglia di viaggiare e il desiderio di scoprire nuove mete golose. Raddoppia l’interesse degli italiani per il viaggio a tema food, e le destinazioni preferite dai palati gourmand sono la Sicilia, l’Emilia Romagna e la Campania: è quanto emerge dal Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021, curato da Roberta Garibaldi e presentato oggi, 6 maggio, al Senato della Repubblica.
Il Covid ha senza dubbio accelerato le tendenze e incrementato la volontà di immergersi in contesti rurali e in esperienze che coinvolgono il turista a 360 gradi, dai percorsi di vendemmia attiva ai bike tour a tema gastronomico. “La crescita del fenomeno enogastronomico è costante”, ha spiegato Garibaldi, sottolineando come il gusto sia sempre più al centro delle scelte dei viaggiatori e dello sviluppo dei territori.
Il Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021
Il rapporto 2021 è stato realizzato con la collaborazione del Comitato Scientifico e di esperti nazionali e internazionali, con il patrocinio di ENIT, Fondazione Qualivita, Ismea e Touring Club Italiano, e il sostegno di PromoTurismoFVG, Visit Emilia, Valdichiana Living e UniCredit. Sebbene la pandemia abbia frenato la possibilità di vivere esperienze, i dati, nella loro globalità, mostrano una crescente attenzione al tema enogastronomico e anche un nuovo profilo del turista: se nel 2016 solo il 21% degli intervistati aveva svolto almeno un viaggio con la principale motivazione legata all’enogastronomia, nel 2018 la percentuale è salita al 30%, nel 2019 al 45%, sino al 55% nel 2021. Questo significa che, oggi, più della metà degli italiani sceglie un viaggio in base al gusto.
La crisi dovuta al Covid pesa sul numero di esperienze fruite (che diminuiscono in media del 27% rispetto al 2019) e sul potere di spesa (il 31% degli intervistati afferma di aver destinato un budget inferiore rispetto al 2019, mentre il 27% dispone di maggiori risorse).
Il turista enogastronomico è sempre più consapevole, attento alle tematiche della sostenibilità: se da un lato premia i territori più virtuosi, dall’alto diventa sentinella di uno sviluppo socio-ambientale. Ecco allora nuovi equilibri tra urbano e rurale, ma anche una nuova “maturità” da parte dei viaggiatori golosi, che scoprono sempre più l’entroterra a partire dal mare, e che contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione delle risorse locali.
L'identikit del nuovo turista enogastronomico e le mete più amate
Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2021 di fatto traccia il profilo dei "viaggiatori di gusto". Come si comportano gli italiani, quali sono le preferenze nella scelta delle destinazioni a tema food? Ecco qui di seguito tutte le risposte.
- Riscopre il territorio italiano e l'entroterra a partire dal mare: nel 2020 i turisti italiani hanno riscoperto il Belpaese come meta per i propri viaggi, a causa delle restrizioni relative agli spostamenti internazionali, dettate dalla pandemia. Le località di mare sono quelle preferite e rappresentano la porta di accesso per andare alla scoperta dell'entroterra per il 53% dei turisti enogastronomici, che le prediligono alle città d’arte e alla montagna.
- Desidera vivere all'aria aperta: il che porta alla ricerca di sistemazioni come agriturismi (l’86% ha intenzione di alloggiarvi) e relais di campagna (59%), con un dato interessante circa nuove soluzioni di alloggio come gli alberghi a tema cibo-vino (56%), il glamping (29%) e le case sugli alberi (32%); nella scelta degli hotel, cerca strutture che valorizzino le tipicità e l’80% degli intervistati si aspetta una prima colazione a base dei prodotti del luogo.
- Vuole da protagonista e non da spettatore l'esperienza gastronomica: alle tradizionali visite in cantina, che vengono percepite come troppo simili tra loro dal 60% dei turisti enogastronomici, il turista enogastronomico preferisce attività che lo vedono protagonista in maniera immersiva, coinvolto in prima persona nella vita agricola e in armonia con la natura (come, per esempio, la vendemmia attiva); raddoppia la percentuale di chi vuole raggiungere i produttori e le aziende in bicicletta e, allo stesso tempo, scende di 9 punti la quota di chi vorrebbe usare l’automobile.
- È sensibile alle tematiche ambientali e allo sviluppo etico-sostenibile del territorio e delle aziende: la scelta di una destinazione diventa una sorta di “premio” alle aree e alle aziende agricole che hanno operato per lo sviluppo autentico e armonico, tutelando la cultura locale e creando nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani e per le donne.
- È attento alle atematiche del benessere: il 65% dei turisti enogastronomici sarebbe interessato a frequentare percorsi e workshop nelle aziende di produzione con informazioni utili sul benessere psicofisico, il 64% vi vorrebbe praticare attività sportiva all’aria aperta. Ecco perché, nella scelta di una destinazione food, tiene conto di offerte come corsi di yoga o forest bathing.
- Si affida al mondo digital per la scelta dell'esperienza enogastronomica: se nella scelta di visitare un’azienda o un territorio continua a prevalere il passaparola tra amici e conoscenti (55%), il rappoorto evidenzia tuttavia un peso sempre più importante dei social network (con Instagram in crescita del +4% rispetto a Facebook, che si conferma il social più utilizzato. Nelle modalità di prenotazione, come effetto della pandemia, viene a galla la necessità di una prenotazione o conseguente possibilità di disdetta, un ricorso rafforzato alla chiamata diretta via telefono (62%) o tramite mail (46%). Il digitale è diventato il mezzo per acquistare i prodotti con consegna a domicilio (che interessa il 70% degli intervistati), ma anche dopo l'esperienza enogastronomica, ma anche per le degustazioni.
- Predilige la Sicilia e Napoli come mete gastronomiche in Italia: tra le regioni italiane, in cima alla classifica sale la Sicilia come meta enogastronomica più desiderata, seguita dall’Emilia-Romagna, dalla Campania, dalla Puglia e dalla Toscana. La città preferita invece è Napoli, seguita, nell'ordine, da Bologna e da Palermo per gli italiani in generale e da Roma per i turisti enogastronomici.
- Predilige la Spagna e Parigi come mete gastronomiche all'estero: la classifica dei Paesi ritenuti più interessanti dal punto di vista enogastronomico vede in vetta la Spagna, seguita dalla Francia e dalla Grecia. Parigi conquista la prima posizione tra le città straniere preferite per l’enogastronomia, seguita da Barcellona e da Madrid.