Tutti i numeri dietro il gelato, dalle calorie al consumo in litri per persona, perché le curiosità dietro l'alimento principe dell'estate sono tante e tutte molto interessanti.
0.1 i litri di gelato all’anno consumati dagli abitanti dell’India, che guida la classifica dei paesi dove se ne mangia meno. A fare buona compagnia al paese asiatico c’è l’Indonesia (0.1 litri), seguita dal Pakistan (0.2 litri). Le ricerche di mercato, tuttavia, indicano questi paesi come quelli con le maggiori prospettive di crescita nei prossimi anni.
6-10% la quantità di grassi che deve avere un gelato per essere considerato “artigianale”, contro l’8-12% di quella tipica dei prodotti industriali. L’etichetta “artigianale”, in realtà, ha anche altri requisiti. Per esempio, ci deve essere al massimo il 35% di aria (contro il 70% dei gelati industriali), e l’ingrediente principale deve essere il latte, presente per almeno il 60%, insieme al 5-20% di panna fresca.
11.4 miliardi di dollari è il valore del mercato del gelato in Cina, che ha superato quello americano, fermo a 11.2 miliardi. Eppure, al momento, i cinesi consumano ancora una modesta quantità di gelato: una media di “appena” 4 litri all’anno.
16% degli americani preferisce il gelato al cioccolato, che guida la classifica dei gusti preferiti. A seguire ci sono “cookies and cream” (13%), vaniglia (12%), “cookie dough” (11%) e “mint chocolate chip” (11%).
26 litri per persona è il consumo medio annuale di gelato da parte degli americani, che si trovano al primo posto al mondo. Sono seguiti, a breve distanza, dai neozelandesi, che ne consumano 23 litri all’anno. Terzi classificati gli australiani, con 18 litri, seguiti da danesi (9 litri) e belgi (6 litri). Si stima che il consumo annuale di gelato, nel mondo, sia di circa 15,4 miliardi di litri.
29% è la percentuale di chi sceglie, nel mondo, il gusto vaniglia, che è il più apprezzato in assoluto. La sua popolarità deriva dal fatto che è uno dei gusti più antichi. Fu addirittura il primo in uso tra gli Atzechi, nel 1500.
69,3 miliardi di dollari il valore del mercato dei gelati previsto per il 2022. È dal 2013 (49,4 miliardi) che questa industria non conosce crisi, mostrando un incremento costante. Anche il 2016 si è chiuso con un fatturato record di 54,7 miliardi. Pensate che, per raffronto, l’industria musicale, nello stesso periodo, ha toccato quota 15,7 miliardi.
78% dei polacchi è interessato al consumo di gelati senza latte. Gli abitanti del paese europeo guida questa particolare classifica che tiene conto di una delle principali tendenze in fatto di gelato. Al secondo posto Italia (69%), e poi Spagna (68%), Germania e Francia (entrambe al 63%). Il Regno Unito, invece, guida la classifica dei paesi che hanno introdotto il maggior numero di gelati privi di latte, con il 19% sul totale dell’offerta. È seguito da Germania (16%) e Italia (14%).
100 grammi di gelato alla panna contengono circa 200 Kcal. Parlando di valori nutrizionali del gelato, si considera questo gusto classico, che è la base da cui si ottengono gli altri. Nella stessa quantità di prodotto troviamo 4 grammi di proteine, 26 grammi di carboidrati e 9 di grassi. Circa 60, invece, i grammi di acqua presente, mentre il Calcio è presente con 80 milligrammi. Nel gelato troviamo anche una discreta quantità di fosforo: 160 milligrammi.
500 A.C. . il periodo a cui risale la nascita del gelato. Gli antichi Greci erano soliti mescolare neve, miele e frutta e venderli nel mercato di Atene. Nel 400 B.C. i Persiani inventarono il Faloodeh, un piatto a base di noodle, sciroppo ghiacciato di acqua di rose e zucchero, con una spruzzata di limone e granella di pistacchio. Non si hanno notizie certe sull’origine del gelato al latte, mentre per scoprire il cono edibile dobbiamo arrivare addirittura ai primi anni del ‘900: nel 1904 venne presentato il cono gelato alla World’s Fair di St. Louis, nel Missouri.