Un 5 stelle alle porte di Venezia che fonde un'eleganza ricca di storia con una natura incontaminata.
Stiamo parlando di Villa Franceschi Hotel & Resort, che accoglie i propri ospiti a Mira. È attorno a questa cittadina nei pressi della foce del Brenta, che si raggiunge percorrendo a ritroso le acque del Canal Grande, abbandonando la frenesia della città lagunare, che tra il Cinquecento e il Settecento la nobiltà veneziana costruì splendide residenze di campagna, come la palladiana Villa Malcontenta. E ancora Villa Pisani e Villa Venier.
In questo contesto sorse anche Villa Franceschi, che la famiglia Dal Corso, da generazione ha trasformato in un autentico gioiello veneto dell'ospitalità.
Villa Franceschi, la struttura
Villa Franceschi Hotel & Resort racchiude infatti tutte le caratteristiche, sia stilistiche sia storiche, che sono l'essenza stessa delle ville del Brenta. Una magione immersa in una verde e tranquilla ansa del fiume, capace di mostrare la sua facciata più ricca, con piano nobile munito di balcone in pietra e timpano, come sancito dal Sansovino, verso il canale.
All'interno del parco ecco poi l'ingresso e la barchessa.
La volontà e l'impegno per trasformare questo gioiello palladiano in un hotel di lusso è stata la vera impresa di Remigio Dal Corso e di sua moglie Valeria, a cui hanno poi dato seguito i figli Alessandro e Dario. La famiglia, da sempre in Riviera, è oggi alla terza generazione impegnata in questo importante progetto.
Ad oggi la prestigiosa casa ha mantenuto inalterata la struttura del corpo centrale, dove sono appunto stati conservati i due saloni nobili al primo e al secondo piano, con i loro pavimenti originali e su cui si affacciano quattro junior suite per piano, più una suite con Jacuzzi privata.
Il pregio di questo luogo storico è in ogni dettaglio: nei soffitti con la travatura originale, negli antichi camini di marmo, nei pavimenti in un raro cotto veneto e negli splendidi lampadari Ca' Rezzonico di Murano, nei tendaggi.
Ristorante Margherita, menu e recensione
Il risultato è un'accoglienza contemporanea che piacevolmente si fonde con un'atmosfera d'altri tempi da dimora di campagna.
Dall'edificio principale, ci si sposta poi verso le vecchie barchesse, dove si sviluppa il resto del resort e dove ha sede il rinomato Ristorante Margherita.
Qui gli chef Emanuele Formica, Marco Randazzo e Massimiliano Elamszaj , Antonio De Gregorio, e Dayana Valantin, ispirati da Remigio Dal Corso e adesso dai figli Dario ed Alessandro, padroni di casa e soprattutto grandi gourmet, trasformano i migliori prodotti della campagna e della laguna in irresistibili portate.
Parliamo spesso di un menu in cui il km 0 è letterale: le verdure, ad esempio, nascono nell’orto biologico della villa o vengono dalle terre sabbiose e salmastre dell’Isola di Sant’Erasmo.
Il pesce, neanche a dirlo, è quello della laguna. Pertanto un consiglio spassionato agli ospiti e senza dubbio quelli di provare la grancevola al naturale con gli asparagi bianchi di Giare, le moeche. E ancora schie e seppioline con polenta bianca, i risotti, le tagliatelle.