Non è una mera questione di pairing tra cocktail e cibo (e nemmeno di chimica), ma semplicemente un connubio vincente ben studiato, un’alchimia magica che si viene a creare tra l’offerta food e il beverage. I cocktail bar con cucina oggi esprimono la quintessenza dell’ospitalità: drink ricercati tanto quanto la proposta gastronomica rendono ancora più affascinanti locali che offrono un’esperienza sia mixologica sia gastronomica decisamente memorabile. I cocktail bar con cucina a Milano sono sempre più numerosi: il capoluogo lombardo conferma la sua attitudine a captare mode e tendenze come questa.
Non a caso, si trovano nella città meneghina due dei tre indirizzi italiani da poco rientrati nella rosa dei dieci “Best International Restaurant Bar” d'Europa agli Spirited Awards 2022 di Tales of Cocktail Foundation: Carico e Ceresio7. Scoprite questi e altri indirizzi dove si mangia e si beve bene a Milano.
Cocktail bar con cucina a Milano: 10 indirizzi da non perdere
Carico

È diventato un caso di successo, grazie alla personalità forte e definita che lo caratterizza sin dall’inizio e che lo ha fatto entrare subito nel cuore dei milanesi e non solo: Carico, il “casual risto cocktail” fondato dal fuoriclasse della mixology Domenico Carella assieme Lorenzo Ferraboschi, è da poco entrato nella lista dei dieci migliori Restaurant Bar d’Europa. Quando è nato, all’inizio del 2020, poco prima della pandemia, si è subito distinto per il concept: un hub capace di puntare sul doppio binario del food e dei drink, pensati con pari importanza e con un’idea di percorso. In cucina c’è lo chef Leonardo D’Ingeo, che prepara i piatti della tasting experience, un percorso che abbina 5 o 7 portate ad altrettanti drink, variazioni di grandi classici in porzione compact, vini, sake, fermentati e spiriti. L’esperienza più nuova che si può fare da Carico, però, è la Martini Room: il format che parte da un concetto di fruibilità del tempo, perché qui si acquista a tempo e non a drink, in base a 3 formule (30, 60 o 90 minuti). Solo sette persone stanno sedute attorno a un tavolo a mezzaluna e ogni 15 minuti esce un piatto. I Martini sono illimitati e serviti in coppe da mezzo drink in modo da avere la possibilità di assaggiarne più tipologie: dal Dry Martini al Gibson, dal Vesper al Dirty. Il percorso è guidato dal mitico Dom Carella.
Ceresio7

Altra gloria tutta milanese è Ceresio7, che ha visto il coinvolgimento nel progetto degli stilisti Dean e Dan Caten di Dsquared2. Alla regia ci sono tre affiatati padroni di casa, che sanno come far sentire coccolati gli ospiti: Edoardo Grassi, Luca Pardini e Marco Civitelli. Si trova in zona Monumentale e per molti rappresenta il rooftop più cool di Milano, con tanto di piscine. Senza dubbio è uno dei luoghi dove meglio si beve e si mangia allo stesso tempo. I piatti risentono della mano sicura e della solidità dello chef Elio Sironi, e spaziano dal tonno rosso al risotto agli asparagi, dal crudo di mare alla guancia di vitello. Tra i signature drink proposti ecco il Darlin, a base di Michter's bourbon, banana, caffè, miele, Pedro Ximenez, lime e wash milk o il Sergeant Pepper, con Tanqueray 10 al cardamomo, cordiale di pepe di Sichuan e cetriolo, italicus, lime e soda al pompelmo rosa. Una curiosità: forse non tutti sanno che Ceresio7 ha aperto anche a Mykonos. Per bere e mangiare bene anche in vacanza.
Mandarin Garden

Tra i cocktail bar con cucina a Milano, senza dubbio da non perdere il Mandarin Garden, bar & bistrot all’interno dell’hotel cinque stelle lusso Mandarin Oriental, Milan. Si trova in pieno centro ed è stato presentato da poco, come naturale evoluzione del Mandarin Bar & Bistrot. Fresco di restyling, rivela una personalità elegante e frizzante allo stesso tempo, con tanto di corte esterna. Ecco allora gli iconici marmi policromi in bianco e nero, arricchiti da piante tropicali e da vivaci sedute colorate, ma anche uno spazio all’aperto glamour e accogliente allo stesso tempo. Il menu è firmato dallo chef Antonio Guida (due stelle Michelin al ristorante Seta) e propone a pranzo e a cena piatti della cucina italiana e milanese, oltre a classici come il Club Sandwich, il Mandarin Burger e la Focaccia Pugliese con culatello e burrata. Ai cocktail ci pensa il team di mixologists che vede alla regia l’abile Guglielmo Miriello, che realizza cocktail tailor made, ma anche originali twist on classic. La nuova drink list, che porta la firma di Miriello, si ispira al romanzo di Jules Verne Il Giro del Mondo in 80 Giorni, un volume che quest’anno ha spento 150 candeline, e include 11 signature cocktail, uno per ogni lama del ventaglio di Mandarin Oriental. Il numero 11, inoltre, riprende anche i viaggi raccontati nel libro, da Londra all’Italia, dall’India ad Hong Kong: per ogni tappa un cocktail che assicura un vero e proprio viaggio sensoriale.
Emporio Armani Caffè e Ristorante

Non si sbaglia mai andando all’Emporio Armani Caffè e Ristorante. Restiamo in un cocktail bar con cucina a Milano in pieno centro, a due passi dal “quadrilatero della moda”. La drink list qui si basa sui Contemporary Classic Cocktails, rivisitazioni dei grandi classici, a cui si aggiunge qualche signature che riflette le tendenze della mixologia attuale, a partire dai richiestissimi cocktail low alcool: si va dal Paradise, con Masticha (liquore greco), Italicus, lime, cetriolo e lemon bitter al Gentle Mimosa, con Solerno, Bloody Orange, succo d’arancia, Ca del Bosco brut e Lytchi velvet. Non mancano i cocktail analcolici e una lista di Champagne Cocktails creati ad hoc. Creazioni liquide che si abbinano anche ai piatti dello chef di casa, Ferdinando Palomba, che da poco ha lanciato il nuovo menu primavera-estate, scandito dai profumi del Mediterreno: si spazia dall’Italia alla salsa tsatsiki e alla taramasalata greche, alla Spagna con le alici cantabriche. E ancora, Ricciola in salsa pazza, una sorta di ceviche all’italiana preparato con una marinatura di acqua di pomodoro, aglio di Nubia, coriandolo, busiate trapanesi con fagioli e cozze e maccheroni alla Nerano. Con la bella stagione, si mangia e si beve all’aperto, negli spazi dell’elegante dehors.
Moebius

Stile industrial e attitudine contemporanea. Versatile e camaleontico, Moebius è un locale dalla triplice anima: ristorante sperimentale, cocktail bar e tapa bistrot. Qui si provano le creazioni d’autore firmate dallo chef Enrico Croatti, che propone veri e propri percorsi ritmati da assaggi creativi, da abbinare ai drink. Ecco allora, al tapa bistrot, una carta che coniuga tapas (dalle 18), piatti di portata (dalle 19) e cocktail, tra divanetti e poltrone. Non manca un tavolo social da trenta coperti. Tra le proposte food, ecco il Moebius Guacamole, con pistacchio tostato e foglie in insalata, e la Tartare di barbabietole con lamponi freschi, ma anche gli Spaghetti alle seppie nere. In abbinamento? Drink come Icaro, con Campari al cocco, fragole e Perrier, ma anche il Baba Yaga, con rum, passion fruit, liquore al caffè e Perrier. Segnaliamo che, periodicamente, Moebius ospita bartender che arrivano da altri importanti cocktail bar di portata internazionale. A dare il benvenuto ci pensa il bar manager di casa, Teo Rizzolo.
Carlo al Naviglio

Tra gli ultimi locali nati della galassia Cracco, ecco Carlo al Naviglio. Si trova in via Lodovico il Moro 117, lungo il Naviglio Grande. Resident chef del bistrot è Luca Pedata, giovane cuoco partenopeo classe 1989, che si è già fatto conoscere (e amare) dai milanesi da Carlo e Camilla in Segheria. Mentre alla regia del fronte beverage troviamo la bar manager Yasmine Montesano. Il luogo perfetto per provare un menu degustazione con abbinamento di cocktail. Ci sono, infatti, diverse opzioni: “I Classici”, menu degustazione 4 portate; “L’Esperienza”, menu degustazione di 7 portate e “Il Percorso”, menu degustazione di 4 portate. In abbinamento? Si può optare per il “La Ricerca”, il pairing con i drink a 45 euro. Il tutto in una location super cool che vi avevamo raccontato qui, con tanto di spazio all’aperto.
Rita’s Tiki Room

In zona Navigli, per la precisione in Ripa di Porta Ticinese, di fronte allo storico Rita & Cocktail, nel 2019 è stato aperto il Rita’s Tiki Room, da un’idea di Edoardo Nono e Gianluca Chiaruttini, entrambi soci fondatori dello storico Rita, assieme alla nuova socia Chiara Buzzi. Lo scenografo Matteo Oioli ha studiato gli spettacolari interni del locale, che riprendono nell'allestimento il mood e l’atmosfera dei Tiki Bar, tra richiami polinesiani e caraibici ed elementi di arredo scelti ad hoc. La costante? I cocktail a base di rum (la rumeria conta più di 200 etichette) e gli assaggi di cucina fusion nati dalla consulenza dello chef Eugenio Roncoroni. Un cocktail bar con cucina a Milano che fa viaggiare nello spazio e nel tempo, dove provare specialità che mixano sapori orientali e tropicali, tra Calamari fritti con ananas fresco e maionese al cumino, Green Samosas (i fagottini indiani speziati), Nachos di wonton fritti i con crema di cheddar e cole slaw, BBQ Ribs, Noodles vietnamiti con crema di cocco, gamberi, baccalà, cappasanta e pak choi e un ventaglio di dim sum. Con la bella stagione, il consiglio è di prenotare nell’ampio spazio all'aperto.
Rotonda Bistro

Ha ufficialmente riaperto da pochi giorni il Rotonda Bistro, all’interno della storica Rotonda della Besana, con una veste nuova e inedita. Un progetto di accoglienza gastronomica e mixologica a 360 gradi, che coinvolge da un lato lo chef Tommaso Arrigoni per lo studio dei piatti e dell’altro Fabio “Benjamin” Cavagna del 1930 per l’ideazione dei cocktail. La Rotonda Bistro condivide gli spazi della settecentesca chiesa di San Michele Arcangelo ai nuovi sepolcri con il MUBA, il Museo dei bambini. E c’è anche uno spazio all’aperto molto ampio, tanto che nei weekend c’è la possibilità di fare il pic-nic sui prati del parco della Rotonda della Besana. Il menu? Oltre a salumi dop e igp, sfoggia i classici della cucina italiana, con piatti interregionali (disponibili anche nel formato della mezza porzione), dalle uova cotte a bassa temperatura servite in ceramiche che ne ricordano la forma, alla guancetta di maiale, al filetto d’ombrina.
Turbo Milano

Foto Instagram | Turbo Milano
Ha inaugurato nel 2020 in uno spazio dal mood contemporaneo Turbo Milano, cocktail bar con cucina in zona Navigli che vede alla regia il patron e bar manager Maximiliano Ruiz. Si chiama Fil Bleu la nuovissima proposta gastronomica, di scena dal lunedì al giovedì: un percorso di cinque portate che declinano un ingrediente comune. Il primo prodotto protagonista? Il caviale italiano di Adamas Caviar. Ecco allora una serie di creazioni firmate dal duo Alberto Perelli e Michelangelo Gallicchio, da abbinare ai drink creati dal team di mixologist di Turbo, con l’idea di esaltare ogni sfumatura di gusto. In carta, per chi sceglie il menu classico, ci sono piatti o sapori della tradizione interpretati con piglio moderno: dalla costoletta alla milanese all’assoluto di carciofi. Tra i signature drink, ecco il Per Milano, a base di Campari, Punt e Mes, rabarbaro, orzo e rafano. Una curiosità: il locale è dotato di serra idroponica, da cui ricava direttamente le erbe per la preparazione dei cocktail.
Dry Milano

Come abbiamo visto, Dry Milano è stato un indirizzo pioniere in Italia, il primo a proporre il pairing pizza e cocktail. Molto popolare in città, è ormai una mecca dell’accoppiata lievitati e drink. Le pizze sono firmate dal pluripremiato Lorenzo Sirabella, giovane e abile pizzaiolo originario di Ischia, che negli impasti porta tutto il suo sapere e il suo amore per i prodotti di qualità e i cibi buoni. Dietro il bancone, invece, da poco c’è Edris Al Malat, che ha sviluppato una drink list di twist sui grandi classici della miscelazione. Tra gli abbinamenti da non perdere? L'Hibiscus Tommy's, un drink a base di Tequila, Mezcal, Cordiale di Ibisco, lemon grass e Agave, in pairing con la pizza Provola e Pepe: le note terrose e minerali unite all'affumicatura del Mezcal si sposano perfettamente con la provola affumicata e la speziatura del pepe, sul sottofondo di una nota floreale e acida allo stesso tempo, data dal cordiale di ibisco e lemongrass.