Il Veneto è una regione ricca di bellezza e di sapori, ci basta pensare a tutti i prodotti tipici veneti che caratterizzano questo meraviglioso territorio.
Quella del Veneto è una cucina versatile ed eclettica, fatta di vegetali prestigiosi, carni dal sapore intenso e prodotti ittici lavorati con maestria.
Ecco i 10 piatti tipici del Veneto da provare!
10 piatti tipici veneti: le ricette
Risi e bisi
Si tratta di una ricetta originariamente povera. I piselli, protagonisti di questa preparazione insieme al riso, fornivano infatti l’apporto proteico necessario ai contadini più umili. La ricetta è semplice, ma il suo gusto è confortevole e instancabile. Trovate qui tutti i passaggi per prepararla.
Ingredienti:
- Sedano: 1
- Carote: 1
- Cipolle: 1 e 1/2
- Prezzemolo
- Pancetta: 50 g
- Olio Extravergine di Oliva
- Piselli: 600 g
- Riso: 200 g, varietà Vialone
- Parmigiano Reggiano
Preparazione:
- Fate bollire sedano, carota e cipolla e preparate un brodo vegetale leggero.
- Poi, in un’altra pentola, fate soffriggere mezza cipolla tritata in olio extravergine, aggiungete la pancetta tagliata a dadini, i piselli sgranati, prezzemolo tritato e fate cuocere per qualche minuto.
- Unite con il brodo bollente e aggiungete il riso per minestre: il migliore è quello di varietà Vialone.
- Servite nei piatti e cospargete con abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato.
Sarde in saor
Il sapore agrodolce delle sarde in saor è inconfondibile. Si tratta di un piatto tipico della cucina veneziana che ha però conquistato l’intera regione. Potrete servire le sarde in saor come secondo o preparare deliziosi cicchetti per un aperitivo tipicamente veneziano. Qui la ricetta!
Ingredienti:
- Sarde: 500 g
- Aceto di Vino Bianco: 200 ml
- Zucchero: 1 cucchiaio
- Pinoli: 30 g
- Cipolle Bianche: 5, grosse
- Alloro: 2 foglie
- Uvetta: 30 g
- Farina: q.b.
- Olio Extravergine di Oliva: q.b.
- Sale: q.b.
- Pepe: q.b.
- Olio per Friggere: 1 lt
Preparazione:
- Per prima cosa, per la preparazione delle sarde in saor, pulite bene il pesce eliminando coda e testa e aprendo a libro ogni sardina.
- Sbucciate le cipolle e lasciatele a bagno in acqua fredda per almeno 30 minuti, in questo modo perderanno parte del loro sapore pungente e risulteranno più dolci e delicate.
- Ammollate l’uvetta in acqua tiepida per una decina di minuti e poi strizzatela bene.
- Tagliate le cipolle a fettine molto sottili e lasciatele appassire in un ampio tegame con un filo d’olio per circa 20 minuti. Quando saranno completamente morbide, alzate la fiamma e aggiungete lo zucchero e l’aceto. Lasciate insaporire per qualche minuto e poi spegnete il fuoco.
- Infarinate bene le sarde da entrambi i lati, scuotetele leggermente e poi friggetele in olio bollente per pochi minuti. Scolatele su carta assorbente.
- Prendete ora una pirofila e fate uno strato di sarde fritte, uno di cipolle, aggiungete uvetta, pinoli e salate e pepate. Aggiungete anche l’alloro.
- Fate riposare in luogo fresco per 24 ore prima di servire.
Fegato alla veneziana
Il sapore intenso e ferroso del fegato, nella ricetta veneziana, viene ingentilito dalla dolcezza delle cipolle. Una foglia di alloro non potrà mai mancare in questa preparazione tanto antica quanto amata. Trattare il fegato non è difficile, ma è necessario seguire alcune semplici regole per ottenere ricette perfette. Ecco una guida pratica alla cottura del fegato!
Ingredienti:
- Fegato di maiale: 500 g
- Cipolle bianche: 2
- Burro: 50 g
- Aceto bianco: 2 cucchiai
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
Preparazione:
- Si prende mezzo chilo di fegato di maiale (ma ormai si usa anche il vitello) e lo si fa a listarelle.
- Nel frattempo, si fanno stufare due cipolle bianche tagliate a fette in 50 grammi di burro, a fuoco molto dolce.
- A metà cottura, si aggiungono tre cucchiai di aceto bianco e due cucchiai di acqua.
- Poi si alza la fiamma e si unisce il fegato, cuocendolo non più di cinque minuti, e aggiungendo alla fine sale e molto pepe nero.
Baccalà alla vicentina
Vicenza è un’altra delle mete gastronomiche venete da non perdere. La sua ricetta iconica è certamente il baccalà alla vicentina accompagnato dalla polenta, altro prodotto tipico di questo territorio. Ecco la ricetta!
Ingredienti:
- Stoccafisso secco: 1 kg
- Cipolle: 250 g
- Olio di Oliva: 1/2 litro, non fruttato
- Sarde: 3-4, sotto sale
- Latte: 1/2 litro, fresco
- Farina
- Grana Padano: 50 g, grattugiato
- Prezzemolo: un ciuffo
- Sale
- Pepe
Preparazione:
- Ammollare lo stoccafisso, già ben battuto, in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni.
- Aprire il pesce per il lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi.
- Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde sotto sale e tagliate a pezzetti; per ultimo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato.
- Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorati con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o alluminio oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto).
- Ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana grattugiato, il sale, il pepe.
- Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli.
- Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare (questa fase di cottura in dialetto vicentino si chiama “pipare”).
- Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare a esemplare, può differire di consistenza.
- Il baccalà alla vicentina è ottimo anche dopo un riposo di 12/24 ore.
- Servire con polenta.
Sopa coada
Piccioni, pane raffermo e Parmigiano: sono questi i tre ingredienti principe di questa ricetta trevigiana. La sopa coada è un piatto tradizionalmente povero dei contadini che in origine si preparava con gli avanzi di carne e il brodo di piccione. Preparare questa zuppa è abbastanza impegnativo, ma con un po’ di pazienza potrete portare in tavola uno dei sapori tradizionali veneti per eccellenza.
Ingredienti:
- 4 piccioni
- 4 fette di pane raffermo
- 1 costa di sedano
- mezza cipolla
- 1 carota
- mezzo bicchiere di vino bianco
- brodo di carne
- Parmigiano Reggiano
- 1 noce di burro
Preparazione:
- Tritate finemente sedano, carota e cipolla.
- Rosolate le verdure nel burro all’interno di una pentola capiente.
- Unite i piccioni tagliati a metà e fateli rosolare bene.
- Regolate di sale e di pepe e sfumate poi con il vino.
- Lasciate evaporare e poi aggiungete un paio di mestoli di brodo che saranno necessari per portare a cottura la carne.
- Quando i piccioni saranno cotti, estraeteli dal tegame e ricavate la loro carne sfilacciandola con le mani.
- Tostate le fette di pane in una padella antiaderente con una noce di burro.
- Ungete una pirofila, fate uno strato di pane e coprite con la carne di piccione.
- Aggiungete il sugo di cottura della carne e un mestolo di brodo.
- Coprite con il formaggio grattugiato e infornate a 130° C per circa 4 ore.
- Prima di servire aggiungete un altro mestolo di brodo.
Macafame
Torna il riutilizzo del pane raffermo anche nella ricetta del macafame, un dolce veneto tipico con frutta secca e mele. Anche per la ricetta di questo dolce dobbiamo scavare nelle tradizioni della cucina popolare povera della regione. Oggi questo dolce è perfetto per recuperare il pane vecchio!
Ingredienti:
- 250 g di pane raffermo
- 500 ml di latte
- 500 g di mele
- mezzo limone
- 70 g di uvetta
- 100 g di burro
- 3 uova
- noci
- nocciole
- mandorle
- 100 g di zucchero
- 1 bustina di lievito per dolci
- zucchero a velo
Preparazione:
- Scaldate il latte in un pentolino.
- Eliminate la crosta del pane, spezzettate la mollica e mettetela in una terrina capiente, aggiungete il latte tiepido e lasciate in ammollo per una decina di minuti.
- Nel frattempo ricavate la scorza del limone e il suo succo filtrato.
- Sbucciate le mele, tagliatele a cubetti e irroratele con il succo di limone per non farle ossidare.
- Idratate l’uvetta in una ciotolina con acqua, poi strizzatela.
- Fondete il burro a bagnomaria.
- A questo punto strizzate il pane e unitelo al burro fuso. Unite la frutta secca tritata grossolanamente, la scorza di limone e l’uvetta.
- Mescolate tutto con cura, unite il lievito e le mele mescolando delicatamente.
- Foderate una teglia con la carta forno e versate all’interno l’impasto.
- Fate cuocere in forno a 180° C per circa 50 minuti.
- Sfornate, lasciate intiepidire e servite con una spolverata di zucchero a velo.
Bigoli di Bassano
Quando si parla di bigoli in Veneto la faccenda diventa seria. Si tratta di spaghettoni il cui nome deriva dallo strumento che si utilizza per realizzarli. I bigoli si possono condire in vari modi, con verdure, carne e pesce. Provateli con le vongole seguendo la ricetta qui!
Ingredienti:
- Vongole: 1 kg
- Spaghetti: 320 g
- Aglio: 4 spicchi
- Sale: 10 g
- Scorza di limone: 15 g
- Pepe: 1 pizzico, rosso in fiocchi
- Prezzemolo: 1 mazzetto
- Olio Extravergine di Oliva: 60 ml
- Sale
- Peperoncini: 2 (facoltativi)
Preparazione:
- Mettete le vongole in una terrina, copritele con acqua fredda.
- Aggiungete il sale grosso e lasciatele spurgare in frigorifero per 2 ore.
- Trascorso questo tempo, lavate le vongole sotto acqua corrente fredda e sbattetele una alla volta su un piano. In questo modo quelle vuote o morte si apriranno e potrete gettarle evitando così di riempire di sabbia il vostro piatto finale. Eliminate anche le vongole con i gusci rotti o aperti.
- In un tegame capiente mettete un ciuffo di prezzemolo, uno spicchio d’aglio in camicia e un peperoncino tagliato a metà.
- Aggiungete le vongole, coprite e lasciate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. Quando le vongole saranno aperte, spegnete il fuoco.
- Eliminate le vongole rimaste chiuse dopo la prima cottura.
- Sgusciatene la metà e conservate i gusci delle altre.
- Mettete un colino a maglie strette su una terrina. Rinforzate il sistema di filtraggio con un foglio di carta assorbente da cucina e filtrate il succo di cottura delle vongole che vi servirà per la preparazione del condimento.
- Strizzate bene il foglio di carta assorbente per ricavare tutto il liquido. In questo modo avrete eliminato tutte le impurità e la sabbia delle vongole.
- Soffriggete in una padella antiaderente due spicchi d’aglio e il peperoncino in un filo d’olio. Quando l’aglio sarà imbiondito, sfumate con il vino. Fate evaporare l’alcol per qualche istante e poi aggiungete il succo delle vongole che avete filtrato.
- Fate ridurre il condimento a fuoco vivace per qualche minuto e poi aggiungete le vongole e una macinata generosa di pepe. Dopo 5 minuti spegnete il fuoco. Nel frattempo lessate gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata. Scolate gli spaghetti al dente e tuffateli nel sugo di vongole. Mescolate con energia.
- Aggiungete un trito grossolano di prezzemolo sulla pasta e grattugiate la scorza di limone. Mescolate nuovamente e servite.
Polenta
È la preparazione iconica del Veneto. La polenta si mangia da sola o si accompagna a piatti come stufati di carne, fegato, baccalà e tanto altro. La polenta è un piatto tradizionale molto importante, qui la potete trovare nella sua versione più cremosa.
Ingredienti:
- Acqua: 750 ml
- Farina di Polenta: 200 g
- Sale: 1 cucchiaino
- Burro: 60 g
- Formaggio fresco: 100 g, spalmabile
- Pepe: q.b.
Preparazione:
- Per preparare la polenta cremosa, mettete l’acqua in un pentolino. Salate l’acqua e portate a ebollizione.
- Quando l’acqua comincerà a bollire, versate la farina a pioggia mescolando con una frusta o con un cucchiaio di legno.
- Abbassate il fuoco e fate cuocere la polenta per circa 25 minuti.
- Quando la polenta sarà pronta, aggiungete il burro e mescolate.
- Unite ora il formaggio cremoso e mescolate nuovamente. Servite insaporendo con una macinata di pepe.
Radicchio
Il radicchio tardivo di Treviso è uno degli ingredienti più nobili di tutta la Penisola. Il suo lieve sapore amaricante è ideale per preparare risotti e primi piatti, ma anche per essere gustato come contorno di carni. Scoprite la ricetta del risotto al radicchio!
Ingredienti:
- Riso Carnaroli: 280 g
- Scalogno: 1
- Burro: 100 g
- Radicchio: 250 g
- Vino Bianco: mezzo bicchiere
- Brodo: 1 l
- Parmigiano Reggiano: 120 g, grattugiato
- Olio Extravergine di Oliva: Sale
- Pepe
Preparazione:
- Cominciate a preparare il risotto al radicchio lavando bene il radicchio. Asciugatelo e tagliatelo a striscioline, poi lasciatelo da parte.
- Affettate finemente lo scalogno dopo averlo privato della buccia e poi rosolatelo in un tegame con un filo d’olio.
- Una volta appassito, mettete lo scalogno e il suo olio in un piattino e nella stessa pentola tostate il riso per qualche minuto. Sfumate il riso con il vino bianco.
- Unite al riso lo scalogno stufato in precedenza. Procedete con la cottura del riso aggiungendo un mestolo di brodo bollente ogni volta che si asciugherà.
- A 3/4 di cottura del riso aggiungete il radicchio tagliato all’inizio. Mescolate bene e portate a cottura.
- Una volta cotto il riso, spegnete il fuoco e aggiungete i cubetti di burro. Coprite e lasciate risposare per un minuto.
- Aggiungete il Parmigiano Reggiano grattugiato e mantecate il riso. Servite il risotto al radicchio ben caldo.
Tiramisù
Passano gli anni ma la simbolica battaglia tra Piemonte e Veneto per contendersi il titolo di regione del tiramisù è ancora calda. Tuttavia questo dolce al cucchiaio potrete trovarlo come dessert nella maggior parte delle trattorie venete. Qui trovate la versione di Fine Dining Lovers.
Ingredienti:
- Savoiardi: 300 g
- Mascarpone: 500 g
- Uova: 3
- Zucchero: 100 g
- Caffè: 200 ml
- Caffè: 200 ml
- Cacao: q.b.
Preparazione:
- Per prima cosa, per preparare il vostro tiramisù, rompete le uova e separate con precisione i tuorli dagli albumi.
- Mettete lo zucchero nei tuorli e sbattete con una frusta fino ad ottenere un composto spumoso.
- Aggiungete il mascarpone al composto di tuorli e zucchero. Fatelo poco alla volta cercando di incorporarlo bene con un cucchiaio o una spatola. Dovrete ottenere una crema prima di grumi.
- A questo punto montate gli albumi con le fruste elettriche. Gli albumi dovranno essere montati a neve ferma.
- Incorporate gli albumi montati a neve alla crema di uova e mascarpone. Aggiungete gli albumi poco alla volta e amalgamate con lenti movimenti dal basso verso l’alto per mantenere la giusta spumosità.
- È arrivato il momento di comporre il tiramisù. Create uno strato di crema nella pirofila. Immergete i biscotti savoiardi nel caffè per pochissimi istanti e metteteli nella pirofila sopra la crema. Ricoprite con un altro strato di crema e procedete così fino a concludere gli ingredienti.
- Concludete con uno strato di crema e coprite con il cacao amaro a pioggia.