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sarde in saor

Foto: iStockPhoto

Sarde in saor

Considerato uno dei più famosi piatti tipici della cucina veneziana, le sarde in saor sono un antipasto gustoso dal gusto agrodolce: scopri come realizzare la ricetta.

15 Settembre, 2021
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Cucina

porzioni

4

Tempo Totale

1 HR 0 MIN

ingredienti

Sarde
500 g
Aceto di Vino Bianco
200 ml
Zucchero
1 cucchiaio
Pinoli
30 g
Cipolle Bianche
5, grosse
Alloro
2 foglie
Uvetta
30 g
Farina
q.b.
Olio Extravergine di Oliva
q.b.
Sale
q.b.
Pepe
q.b.
Olio per Friggere
1 lt

Preparazione

La ricetta delle sarde in saor è uno dei capisaldi della cucina veneziana. La ricetta originale veneziana delle sarde in saor prevede la frittura del pesce, ma alcuni preparano anche le sarde in saor non fritte a discapito del gusto e a favore di una versione più leggera. Ma come si prepara questo capolavoro tra gli antipasti veneziani? Ecco la ricetta e la storia delle sarde in saor!

Step 01

Per prima cosa, per la preparazione delle sarde in saor, pulite bene il pesce eliminando coda e testa e aprendo a libro ogni sardina.

Step 02

Sbucciate le cipolle e lasciatele a bagno in acqua fredda per almeno 30 minuti, in questo modo perderanno parte del loro sapore pungente e risulteranno più dolci e delicate.

Step 03

Ammollate l’uvetta in acqua tiepida per una decina di minuti e poi strizzatela bene.

Step 04

Tagliate le cipolle a fettine molto sottili e lasciatele appassire in un ampio tegame con un filo d’olio per circa 20 minuti. Quando saranno completamente morbide, alzate la fiamma e aggiungete lo zucchero e l’aceto. Lasciate insaporire per qualche minuto e poi spegnete il fuoco.

Step 05

Infarinate bene le sarde da entrambi i lati, scuotetele leggermente e poi friggetele in olio bollente per pochi minuti. Scolatele su carta assorbente.

Step 06

Prendete ora una pirofila e fate uno strato di sarde fritte, uno di cipolle, aggiungete uvetta, pinoli e salate e pepate. Aggiungete anche l’alloro.

Step 07

Fate riposare in luogo fresco per 24 ore prima di servire.

Storia e origini delle sarde in saor

Le sarde in saor, come molte ricette della tradizione italiana, nascono come una preparazione povera fatta di pesce azzurro e cipolle. Con il tempo, questo piatto è diventato il simbolo indiscusso della cucina veneziana. Ma come è nata questa ricetta? Pare che risalga ai primi anni del 1300 e che sia nata dalla necessità dei marinai di conservare più a lungo il pesce in mancanza dei moderni mezzi di refrigerazione. Il mix di cipolle e aceto permetteva al pesce di durare molto a lungo. Icona della cucina veneziana, la ricetta delle sarde in saor è anche simbolo della sentita festa del Redentore che si tiene a Venezia ogni anno durante la terza domenica del mese.

Abbinamenti

Il miglior modo per degustare le sarde in saor è sicuramente quello di adagiarle su una fetta di pane tostato. Il sapore acidulo e dolce si abbina perfettamente a verdure fresche e croccanti. Per sapere con quale vino accompagnare questo piatto prelibato, si consiglia di leggere questo articolo: “Brindisi in laguna. I vini perfetti da abbinare alla cucina veneziana

Conservazione

Il migliore metodo di conservazione delle sarde in saor è quello di conservarle in un contenitore ermetico, preferibilmente di vetro, e riporle in frigorifero. Prima di conservarle, è consigliabile farle raffreddare completamente a temperatura ambiente. In questo modo, il saor, composto da cipolle, aceto e uvetta, si svilupperà nel migliore dei modi e lascerà le sarde marinate nel sapore intenso e aromatico caratteristico. Le sarde in saor possono essere conservate per alcuni giorni e miglioreranno ulteriormente nel sapore col passare del tempo.

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